(Cittadino e Provincia - Perugia 12 giugno 2012) – Durante lo scorso Consiglio provinciale si è discusso, attraverso due interpellanze presentate dai capigruppo Luca Baldelli (Prc) e Franco Granocchia (Idv) del protocollo d’intesa tra Regione Umbria, Provincia di Perugia e Comune di Bettona su le azioni per la riqualificazione dell’impianto per il trattamento dei reflui zootecnici. “La Regione e il Comune di Bettona hanno approvato uno schema - ha esordito Baldelli – nel quale non viene prevista né l’informazione né la partecipazione alla formazione degli atti da parte dei comitati e dei cittadini che hanno avuto un ruolo fondamentale di denuncia dell’emergenza ambientale”. “Sottolineato anche che la questione relativa ai reflui zootecnici deve essere trattata con estrema attenzione e che i processi decisionali devono essere presi sempre alla luce del sole e che gli enti coinvolti devono essere aperti al confronto, chiedo di sapere – ha concluso – lo stato di avanzamento del percorso di attuazione delle azioni finalizzate alla risoluzione delle criticità ambientali del territorio di Bettona”. Granocchia ha posto l’accento, nella sua interrogazione, sulla maxi stalla: “Nel giugno del 2010 è stato presentato al Comune di Perugia un progetto per realizzare un maxi impianto per circa 900 capi di bovini con annesso impianto a biogas e è stata chiesta una variante al Prg”. “Dato che la Provincia di Perugia dovrà esprimersi in materia –ha concluso Granocchia – vorrei sapere dalla Giunta se abbia ricevuto il materiale inviato dal comitato per la tutela dell’ambiente e se abbia verificato la fondatezza della contestazione”. La risposta è stata data dall’assessore all’Ambiente Roberto Bertini. “Posto che – ha sottolineato – la maggior parte della competenza in materia è regionale, siamo ancora in attesa di sapere ciò che il Comune di Bettona ha intenzione di fare. In generale, la discussione dovrebbe allargarsi: che futuro ha la suinicoltura in Umbria? Noi stiamo, ripeto, ancora in attesa di conoscere la volontà dell’amministrazione bettonese riguardo al protocollo in questione”. Esponendo il suo documento e nella replica alla risposta della Giunta Baldelli ha aggiunto che suinicoltura deve fare rima con qualità e che bisogna avere la filiera completa dei capi. Per Granocchia sarà l’amministrazione di Bettona che dovrà rilanciare l’attività propria di quel territorio.
Gc12224.MLF
(Cittadino e Provincia - Perugia 12 giugno 2012) – Durante lo scorso Consiglio provinciale si è discusso, attraverso due interpellanze presentate dai capigruppo Luca Baldelli (Prc) e Franco Granocchia (Idv) del protocollo d’intesa tra Regione Umbria, Provincia di Perugia e Comune di Bettona su le azioni per la riqualificazione dell’impianto per il trattamento dei reflui zootecnici. “La Regione e il Comune di Bettona hanno approvato uno schema - ha esordito Baldelli – nel quale non viene prevista né l’informazione né la partecipazione alla formazione degli atti da parte dei comitati e dei cittadini che hanno avuto un ruolo fondamentale di denuncia dell’emergenza ambientale”. “Sottolineato anche che la questione relativa ai reflui zootecnici deve essere trattata con estrema attenzione e che i processi decisionali devono essere presi sempre alla luce del sole e che gli enti coinvolti devono essere aperti al confronto, chiedo di sapere – ha concluso – lo stato di avanzamento del percorso di attuazione delle azioni finalizzate alla risoluzione delle criticità ambientali del territorio di Bettona”. Granocchia ha posto l’accento, nella sua interrogazione, sulla maxi stalla: “Nel giugno del 2010 è stato presentato al Comune di Perugia un progetto per realizzare un maxi impianto per circa 900 capi di bovini con annesso impianto a biogas e è stata chiesta una variante al Prg”. “Dato che la Provincia di Perugia dovrà esprimersi in materia –ha concluso Granocchia – vorrei sapere dalla Giunta se abbia ricevuto il materiale inviato dal comitato per la tutela dell’ambiente e se abbia verificato la fondatezza della contestazione”. La risposta è stata data dall’assessore all’Ambiente Roberto Bertini. “Posto che – ha sottolineato – la maggior parte della competenza in materia è regionale, siamo ancora in attesa di sapere ciò che il Comune di Bettona ha intenzione di fare. In generale, la discussione dovrebbe allargarsi: che futuro ha la suinicoltura in Umbria? Noi stiamo, ripeto, ancora in attesa di conoscere la volontà dell’amministrazione bettonese riguardo al protocollo in questione”. Esponendo il suo documento e nella replica alla risposta della Giunta Baldelli ha aggiunto che suinicoltura deve fare rima con qualità e che bisogna avere la filiera completa dei capi. Per Granocchia sarà l’amministrazione di Bettona che dovrà rilanciare l’attività propria di quel territorio.
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