(Cittadino e Provincia) – Perugia 8 giugno 2012 – “La sede della ASL che potrebbe andarsene - Afferma in una nota il Capogruppo dell’Udc in Consiglio Provinciale Maurizio Ronconi - lo spostamento della centrale del 118 a Perugia nonostante il centro di protezione civile regionale, la fine della Cassa di Risparmio di Foligno a favore della sede a Terni e della centrale operativa a Spoleto, la chiusura del Tribunale di Foligno con lo spostamento a Spoleto, rappresentano il segno drammatico del declino di una città, la terza dell’Umbria, evidentemente non ostacolato dai partiti di governo regionali ed in alcuni casi neppure da quelli di opposizione. Continuo a sostenere la necessità, ormai urgente, di una grande alleanza per Foligno, trasversale ai partiti e con tutti i partiti e movimenti presenti in città, sollecitare finalmente un impegno ai parlamentari locali sino ad oggi troppo assenti e a tutti gli eletti. Si deve guadagnare la consapevolezza che si avvicina l’ultima battaglia per impedire la trasformazione di Foligno in un sobborgo, per impedire una marginalità che non sarà certo evitata con la scelleratezza delle colate di cemento, con l’appalto del commercio alla solita cooperativa o imbalsamando il centro storico. Quello che è certo è che mentre altre città si stanno mobilitando, raccogliendo firme e sottoscrivendo mozioni, a difesa dei loro servizi, a Foligno si rimane incerti e anche apparentemente timorosi di alzare la voce. Il tempo è scaduto, a ciascuno le proprie responsabilità”.
Gc12219.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 8 giugno 2012 – “La sede della ASL che potrebbe andarsene - Afferma in una nota il Capogruppo dell’Udc in Consiglio Provinciale Maurizio Ronconi - lo spostamento della centrale del 118 a Perugia nonostante il centro di protezione civile regionale, la fine della Cassa di Risparmio di Foligno a favore della sede a Terni e della centrale operativa a Spoleto, la chiusura del Tribunale di Foligno con lo spostamento a Spoleto, rappresentano il segno drammatico del declino di una città, la terza dell’Umbria, evidentemente non ostacolato dai partiti di governo regionali ed in alcuni casi neppure da quelli di opposizione. Continuo a sostenere la necessità, ormai urgente, di una grande alleanza per Foligno, trasversale ai partiti e con tutti i partiti e movimenti presenti in città, sollecitare finalmente un impegno ai parlamentari locali sino ad oggi troppo assenti e a tutti gli eletti. Si deve guadagnare la consapevolezza che si avvicina l’ultima battaglia per impedire la trasformazione di Foligno in un sobborgo, per impedire una marginalità che non sarà certo evitata con la scelleratezza delle colate di cemento, con l’appalto del commercio alla solita cooperativa o imbalsamando il centro storico. Quello che è certo è che mentre altre città si stanno mobilitando, raccogliendo firme e sottoscrivendo mozioni, a difesa dei loro servizi, a Foligno si rimane incerti e anche apparentemente timorosi di alzare la voce. Il tempo è scaduto, a ciascuno le proprie responsabilità”.
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