Borghesi, "Tratti molto ammalorati, interventi attesi"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 3 novembre ‘20 – “La nostra provincia si risveglia triste e più povera per la perdita di un uomo di Chiesa che ha saputo indicare ad intere generazioni nuove visioni culturali e spirituali”.
Così si esprime oggi il presidente della Provincia di Perugia Luciano Bacchetta che, insieme al consigliere provinciale eugubino Stefano Ceccarelli, esprime profondo cordoglio per la scomparsa di don Angelo Fanucci.
“Il ricordo che ci rimarrà – sono ancora le parole di Bacchetta – è di un religioso coraggioso, combattivo e capace di rompere gli schemi, entrando in sintonia soprattutto con le nuove generazioni, agli occhi delle quali ha interpretato un sistema diverso di valori e sensibilità. Il suo operato, anche in termini sociali con l’incessante impegno a favore della disabilità, lascia segni profondi sul tessuto non solo eugubino. E in chi lo ha incontrato e conosciuto più in profondità un’eredità importante che non può essere dispersa. Negli anni i suoi messaggi dirompenti non hanno lasciato indifferenti gli ambienti politici e culturali che con essi hanno avuto la possibilità e la fortuna di misurarsi. Il suo lascito pesante rimanga vivo e presente sul nostro territorio”.
OI20079.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 3 novembre ‘20 – “La nostra provincia si risveglia triste e più povera per la perdita di un uomo di Chiesa che ha saputo indicare ad intere generazioni nuove visioni culturali e spirituali”.
Così si esprime oggi il presidente della Provincia di Perugia Luciano Bacchetta che, insieme al consigliere provinciale eugubino Stefano Ceccarelli, esprime profondo cordoglio per la scomparsa di don Angelo Fanucci.
“Il ricordo che ci rimarrà – sono ancora le parole di Bacchetta – è di un religioso coraggioso, combattivo e capace di rompere gli schemi, entrando in sintonia soprattutto con le nuove generazioni, agli occhi delle quali ha interpretato un sistema diverso di valori e sensibilità. Il suo operato, anche in termini sociali con l’incessante impegno a favore della disabilità, lascia segni profondi sul tessuto non solo eugubino. E in chi lo ha incontrato e conosciuto più in profondità un’eredità importante che non può essere dispersa. Negli anni i suoi messaggi dirompenti non hanno lasciato indifferenti gli ambienti politici e culturali che con essi hanno avuto la possibilità e la fortuna di misurarsi. Il suo lascito pesante rimanga vivo e presente sul nostro territorio”.
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