Mascherine con il logo e la scritta dell’Ente per sostenere le famiglie in difficoltà
(Cittadino e Provincia) - Perugia, 26 gennaio ‘21 – Mascherine personalizzate al servizio della comunità e, in particolare, a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi economica legata all’emergenza Coronavirus.
E’ la nobile iniziativa di un dipendente della Provincia di Perugia che, facendo di necessità virtù, ha proposto all’intero Ente di indossare mascherine, oggi indispensabili per la salvaguardia della salute di tutti, con stampato il logo e la scritta Provincia di Perugia. Ogni mascherina acquistata permetterà di raccogliere fondi da destinare alla Caritas diocesana del territorio, impegnata a progettare un cammino a fianco delle famiglie in difficoltà abitative.
L’iniziativa ha subito riscosso molta partecipazione tra i lavoratori, tanto che questa mattina il presidente Luciano Bacchetta, per conto dei dipendenti ha consegnato la somma raccolta al direttore della Caritas di Perugia, don Marco Briziarelli, accompagnato dal diacono della parrocchia di San Raffaele, Silvio Rondoni.
“Questa iniziativa, spontanea, dei dipendenti della Provincia – ha affermato Bacchetta - rappresenta una bella pagina di vita quotidiana. L’acquisto di queste mascherine è un gesto di solidarietà per sostenere chi, come la Caritas, è in prima linea per aiutare le persone in difficoltà e, allo stesso tempo, testimonia il forte senso di appartenenza all’Ente per il quale ogni giorno lavorano con professionalità e dedizione. Sia io che il Consiglio provinciale, ne sono certo, le indosseremo con orgoglio per ribadire anche in maniera simbolica il ruolo delle Province e di chi ogni giorno si impegna nei vari settori di competenza per far funzionare al meglio la macchina amministrativa per il bene dei cittadini e della comunità provinciale”.
“Una donazione – ha detto don Marco Briziarelli - che ci permette di avere altri fondi da destinare alla campagna ‘Adotta un affitto”, nata a fronte delle difficoltà abitative di tante famiglie, impossibilitate a pagare bollette e affitti. Un gesto significativo per poter fare più interventi e costruire sempre più progetti intorno alle famiglie”.
Anche Lanfranco Ghiani, ideatore dell’iniziativa, ha espresso la propria soddisfazione per la buona riuscita del progetto: “Sono felice di aver messo in moto una vera catena di solidarietà. Questa è solo una prima donazione, stiamo realizzando altre mascherine e l’obiettivo è quello di coinvolgere e sensibilizzare sul tema più persone possibili. Il costo della mascherina è di 6 euro, di cui 5 sono per l’azienda che ha prodotto il dispositivo di protezione e 1 euro per beneficenza, ma ognuno può dare il contributo che desidera”.
Il difficile periodo che stiamo vivendo a causa del diffondersi del Covid-19 ha portato sempre più famiglie a rivolgersi alla Caritas.
Ogni giorno sono circa 25 le richieste di aiuto al Centro di ascolto diocesano. Nel 2020 con i fondi dell’8 per mille sono stati distribuiti 200 mila euro di aiuti in affitti e utenze domestiche. Attualmente sono circa 1800 le famiglie prese in carico per la distribuzione di alimenti tra empori e caritas parrocchiali.
Oi21006.IC
(Cittadino e Provincia) - Perugia, 26 gennaio ‘21 – Mascherine personalizzate al servizio della comunità e, in particolare, a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi economica legata all’emergenza Coronavirus.
E’ la nobile iniziativa di un dipendente della Provincia di Perugia che, facendo di necessità virtù, ha proposto all’intero Ente di indossare mascherine, oggi indispensabili per la salvaguardia della salute di tutti, con stampato il logo e la scritta Provincia di Perugia. Ogni mascherina acquistata permetterà di raccogliere fondi da destinare alla Caritas diocesana del territorio, impegnata a progettare un cammino a fianco delle famiglie in difficoltà abitative.
L’iniziativa ha subito riscosso molta partecipazione tra i lavoratori, tanto che questa mattina il presidente Luciano Bacchetta, per conto dei dipendenti ha consegnato la somma raccolta al direttore della Caritas di Perugia, don Marco Briziarelli, accompagnato dal diacono della parrocchia di San Raffaele, Silvio Rondoni.
“Questa iniziativa, spontanea, dei dipendenti della Provincia – ha affermato Bacchetta - rappresenta una bella pagina di vita quotidiana. L’acquisto di queste mascherine è un gesto di solidarietà per sostenere chi, come la Caritas, è in prima linea per aiutare le persone in difficoltà e, allo stesso tempo, testimonia il forte senso di appartenenza all’Ente per il quale ogni giorno lavorano con professionalità e dedizione. Sia io che il Consiglio provinciale, ne sono certo, le indosseremo con orgoglio per ribadire anche in maniera simbolica il ruolo delle Province e di chi ogni giorno si impegna nei vari settori di competenza per far funzionare al meglio la macchina amministrativa per il bene dei cittadini e della comunità provinciale”.
“Una donazione – ha detto don Marco Briziarelli - che ci permette di avere altri fondi da destinare alla campagna ‘Adotta un affitto”, nata a fronte delle difficoltà abitative di tante famiglie, impossibilitate a pagare bollette e affitti. Un gesto significativo per poter fare più interventi e costruire sempre più progetti intorno alle famiglie”.
Anche Lanfranco Ghiani, ideatore dell’iniziativa, ha espresso la propria soddisfazione per la buona riuscita del progetto: “Sono felice di aver messo in moto una vera catena di solidarietà. Questa è solo una prima donazione, stiamo realizzando altre mascherine e l’obiettivo è quello di coinvolgere e sensibilizzare sul tema più persone possibili. Il costo della mascherina è di 6 euro, di cui 5 sono per l’azienda che ha prodotto il dispositivo di protezione e 1 euro per beneficenza, ma ognuno può dare il contributo che desidera”.
Il difficile periodo che stiamo vivendo a causa del diffondersi del Covid-19 ha portato sempre più famiglie a rivolgersi alla Caritas.
Ogni giorno sono circa 25 le richieste di aiuto al Centro di ascolto diocesano. Nel 2020 con i fondi dell’8 per mille sono stati distribuiti 200 mila euro di aiuti in affitti e utenze domestiche. Attualmente sono circa 1800 le famiglie prese in carico per la distribuzione di alimenti tra empori e caritas parrocchiali.
Oi21006.IC