Iniziativa dell’Associazione nel nome del rispetto, 11 marzo, ore 17, piattaforma Zoom
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 8 marzo ‘21 -“Io e Caterina l'intelligenza artificiale nel rispetto dell'intelligenza emotiva” è il titolo dell’evento, in linea con i principi propugnati dall'Associazione nel nome del rispetto, sodalizio che torna giovedì 11 marzo alle ore 17 sulla piattaforma Zoom (ID: 6492101219 – Password: rispetto).
Evocando l'avveniristico film di Alberto Sordi dal 1980 in cui un robot in funzione di colf era capace di manifestare emozioni, l'associazione intende affrontare l'attuale dibattito
Sul rapporto ineludibile e sempre di maggiore coinvolgimento tra l'intelligenza artificiale e l'intelligenza emotiva nei vari contesti sociali ed economici rivalutandone i rapporti e gli scenari. Da qui l'esigenza di comprendere questi nuovi fenomeni con i quali la società e l'uomo debbono confrontarsi potenziando le capacità emotive e relazionali dell'uomo per gestire le applicazioni tecnologiche che pervadono ogni aspetto della vita quotidiana e far mantenere inalterato, anzi potenziarlo, il bagaglio delle proprie emozioni per interagire con se stessi e gli altri facilitando la comunicazione e la collaborazione in ogni ambito e azione umana.
A parlare di questi argomenti l'associazione ha coinvolto noti accademici esperti dei rispettivi ambiti i quali, coordinati dalla presidente Maria Cristina Zenobi esporranno argomenti, tesi e provocazioni per giungere all'esito del dibattito che si preannuncia vivace e stimolante, ed avere una visione di insieme sui fenomeni e il trend che ha già caratterizzato la svolta epocale che la società civile è chiamata a comprendere e gestire. Di fronte all'Impiego di tecnologie che cambiano il modo di pensare, di vivere, di relazionarsi, seppur consentono di ottenere risultati che in passato si ritenevano impossibile raggiungere con le sole capacità umane, sempre maggiore la necessità per l'uomo di mantenere inalterato il proprio ruolo decisionale senza rinunciare altresì agli ambiti delle emozioni e dei sentimenti che connotano scelta e stili di vita.
Ad affrontare tali argomenti sarà il professor Giuseppe Liotta coordinatore del corso di dottorato ingegneria industriale e dell'informazione, affrontando il tema "intelligenza artificiale e tecnologia digitale" e il dottor Francesco Merante primario del reparto di pneumologia dell'ospedale di Foligno parlando di "intelligenza artificiale ed umanità reale" nell'altro versante il professor Luigi Cimmino, docente di filosofia presso l'ateneo Perugino con l'intervento dal titolo "emozioni e intelligenza delle emozioni" e la professoressa Maria Martello docente e studiosa dei rapporti interpersonali presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e già giudice onorario presso la Corte di Appello di Milano Sezione minori, parlando di "il cuore dell'intelligenza". A trarre le conclusioni, la professoressa Cristina Virili vicepresidente dell'associazione con l'intervento "intelligenza emotiva una risorsa per la scuola" la quale, unitamente alla Zenobi e ad altri autorevoli ospiti del mondo della Cultura e del Lavoro invitati ad animare il dibattito e ad individuare momenti di riflessione evidenziando come l' intelligenza emotiva presidi ambiti comunque preclusi all'intelligenza artificiale, come la consapevolezza delle proprie intime risorse emotive e la gestione delle relazioni e dei sentimenti, affinché la tecnologia non sia vissuta e subita come sostituzione dell'uomo bensì posta al suo servizio, mantenendo un ruolo insostituibile nelle scelte e nei processi decisionali. Il rilievo dell'intelligenza emotiva è così imprescindibile che la stessa intelligenza artificiale se ne sta occupando con la affecting computing, cioè intelligenza artificiale emotiva, quale ramo dell'intelligenza artificiale che sviluppa tecnologia in grado di riconoscere ed esprimere emozioni come appunto la Caterina del film. Ancora una volta l'associazione nel nome del rispetto ha dimostrato con l'organizzazione di questo evento la sensibilità di affrontare, nell'ottica di conoscere, apprendere per rielaborare i grandi quanto attuali temi della società contemporanea ed offrirli per la valutazione che meritano soprattutto alle nuove generazioni di studenti, ai quali come ogni anno e in ambito Nazionale l'associazione propone un concorso sondaggio, che trova nel concetto del rispetto le sue molteplici declinazioni, come quelle del convegno in parola, il tema fondamentale con il quale muovere verso le più diverse soluzioni.
Cs21007.RM
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 8 marzo ‘21 -“Io e Caterina l'intelligenza artificiale nel rispetto dell'intelligenza emotiva” è il titolo dell’evento, in linea con i principi propugnati dall'Associazione nel nome del rispetto, sodalizio che torna giovedì 11 marzo alle ore 17 sulla piattaforma Zoom (ID: 6492101219 – Password: rispetto).
Evocando l'avveniristico film di Alberto Sordi dal 1980 in cui un robot in funzione di colf era capace di manifestare emozioni, l'associazione intende affrontare l'attuale dibattito
Sul rapporto ineludibile e sempre di maggiore coinvolgimento tra l'intelligenza artificiale e l'intelligenza emotiva nei vari contesti sociali ed economici rivalutandone i rapporti e gli scenari. Da qui l'esigenza di comprendere questi nuovi fenomeni con i quali la società e l'uomo debbono confrontarsi potenziando le capacità emotive e relazionali dell'uomo per gestire le applicazioni tecnologiche che pervadono ogni aspetto della vita quotidiana e far mantenere inalterato, anzi potenziarlo, il bagaglio delle proprie emozioni per interagire con se stessi e gli altri facilitando la comunicazione e la collaborazione in ogni ambito e azione umana.
A parlare di questi argomenti l'associazione ha coinvolto noti accademici esperti dei rispettivi ambiti i quali, coordinati dalla presidente Maria Cristina Zenobi esporranno argomenti, tesi e provocazioni per giungere all'esito del dibattito che si preannuncia vivace e stimolante, ed avere una visione di insieme sui fenomeni e il trend che ha già caratterizzato la svolta epocale che la società civile è chiamata a comprendere e gestire. Di fronte all'Impiego di tecnologie che cambiano il modo di pensare, di vivere, di relazionarsi, seppur consentono di ottenere risultati che in passato si ritenevano impossibile raggiungere con le sole capacità umane, sempre maggiore la necessità per l'uomo di mantenere inalterato il proprio ruolo decisionale senza rinunciare altresì agli ambiti delle emozioni e dei sentimenti che connotano scelta e stili di vita.
Ad affrontare tali argomenti sarà il professor Giuseppe Liotta coordinatore del corso di dottorato ingegneria industriale e dell'informazione, affrontando il tema "intelligenza artificiale e tecnologia digitale" e il dottor Francesco Merante primario del reparto di pneumologia dell'ospedale di Foligno parlando di "intelligenza artificiale ed umanità reale" nell'altro versante il professor Luigi Cimmino, docente di filosofia presso l'ateneo Perugino con l'intervento dal titolo "emozioni e intelligenza delle emozioni" e la professoressa Maria Martello docente e studiosa dei rapporti interpersonali presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e già giudice onorario presso la Corte di Appello di Milano Sezione minori, parlando di "il cuore dell'intelligenza". A trarre le conclusioni, la professoressa Cristina Virili vicepresidente dell'associazione con l'intervento "intelligenza emotiva una risorsa per la scuola" la quale, unitamente alla Zenobi e ad altri autorevoli ospiti del mondo della Cultura e del Lavoro invitati ad animare il dibattito e ad individuare momenti di riflessione evidenziando come l' intelligenza emotiva presidi ambiti comunque preclusi all'intelligenza artificiale, come la consapevolezza delle proprie intime risorse emotive e la gestione delle relazioni e dei sentimenti, affinché la tecnologia non sia vissuta e subita come sostituzione dell'uomo bensì posta al suo servizio, mantenendo un ruolo insostituibile nelle scelte e nei processi decisionali. Il rilievo dell'intelligenza emotiva è così imprescindibile che la stessa intelligenza artificiale se ne sta occupando con la affecting computing, cioè intelligenza artificiale emotiva, quale ramo dell'intelligenza artificiale che sviluppa tecnologia in grado di riconoscere ed esprimere emozioni come appunto la Caterina del film. Ancora una volta l'associazione nel nome del rispetto ha dimostrato con l'organizzazione di questo evento la sensibilità di affrontare, nell'ottica di conoscere, apprendere per rielaborare i grandi quanto attuali temi della società contemporanea ed offrirli per la valutazione che meritano soprattutto alle nuove generazioni di studenti, ai quali come ogni anno e in ambito Nazionale l'associazione propone un concorso sondaggio, che trova nel concetto del rispetto le sue molteplici declinazioni, come quelle del convegno in parola, il tema fondamentale con il quale muovere verso le più diverse soluzioni.
Cs21007.RM