Borghesi: “Il compito delle Istituzione è preservare la memoria”
(Cittadino e Provincia) Perugia 8 marzo ‘21 – Nessuna festa oggi, ma una commemorazione sotto la targa commemorativa delle partigiane, recentemente ripristinata dalla Provincia di Perugia. Una cerimonia semplice ma molto sentita, ai piedi una corona di garofani rossi e mimose per non dimenticare. Roberta Perfetti dell’ANPI sezione partigiane d’Italia prende la parola ringraziando la Provincia di Perugia per aver riposizionato la targa con i nomi della detenute nell’allora Carcere femminile di Perugia “Abbiamo cominciato l'anno scorso a mettere fiori ai piedi di questa lapide come omaggio alle antifasciste prigioniere politiche che nel ‘42-’43 hanno partecipato alla lotta armata. Quello di oggi è un atto di riconoscenza per aver lottato e sofferto per conquistare i diritti che ci sembravano scontati e che non lo sono. Essere sotto questa lapide dà uno spessore più forte a questa giornata che da festa diventa atto di riconoscenza”.
“Era un dovere della Provincia ripristinare questa targa. Il dovere delle istituzione è quello – ha ricordato Erika Borghesi in rappresentanza della Provincia di Perugia - di preservare la memoria, unico modo per affermare i diritti della donne. Oggi ricordiamo le donne antifasciste imprigionate nel carcere di Perugia, donne fortemente determinate ad affermare libertà, democrazie e emancipazioni. Molte di loro furono partigiane altre si impegnarono nelle Istituzioni. Oggi non è la festa della donna è un giorno che deve ricordare a tutti che i diritti conquistati dalle donne non vanno messi in discussione, a fare le spese della pandemie sono le donne dal punto di vista lavorativo, sociale e personale senza contare i tanti femminicidi di questi primi mesi dell’anno. Parleremo di festa quando veramente le donne saranno un valore aggiunto per la nostra società”.
“Queste sono state donne straordinarie – ha detto Mirella Alloisio partigiana classe 1926 –. In carcere si facevano portare libri (era molto difficile reperirli) perché avevano capito che solo studiando sarebbero riuscite a cambiare le cose. Si stavano preparando per affrontare la società dopo la caduta del fascismo perché sapevano che sarebbe caduto”.
Hanno partecipato alla cerimonia API Partigiane d’Italia, ANPI 28 Marzo, ANPI Bonfigli-Tomovic, ANPI Studentesca, UDI, OMPHALOS, ANPPIA, RU2020, CGIL e Francesca Candori ANPI Perugia.
Pariopportunità21003.DB
(Cittadino e Provincia) Perugia 8 marzo ‘21 – Nessuna festa oggi, ma una commemorazione sotto la targa commemorativa delle partigiane, recentemente ripristinata dalla Provincia di Perugia. Una cerimonia semplice ma molto sentita, ai piedi una corona di garofani rossi e mimose per non dimenticare. Roberta Perfetti dell’ANPI sezione partigiane d’Italia prende la parola ringraziando la Provincia di Perugia per aver riposizionato la targa con i nomi della detenute nell’allora Carcere femminile di Perugia “Abbiamo cominciato l'anno scorso a mettere fiori ai piedi di questa lapide come omaggio alle antifasciste prigioniere politiche che nel ‘42-’43 hanno partecipato alla lotta armata. Quello di oggi è un atto di riconoscenza per aver lottato e sofferto per conquistare i diritti che ci sembravano scontati e che non lo sono. Essere sotto questa lapide dà uno spessore più forte a questa giornata che da festa diventa atto di riconoscenza”.
“Era un dovere della Provincia ripristinare questa targa. Il dovere delle istituzione è quello – ha ricordato Erika Borghesi in rappresentanza della Provincia di Perugia - di preservare la memoria, unico modo per affermare i diritti della donne. Oggi ricordiamo le donne antifasciste imprigionate nel carcere di Perugia, donne fortemente determinate ad affermare libertà, democrazie e emancipazioni. Molte di loro furono partigiane altre si impegnarono nelle Istituzioni. Oggi non è la festa della donna è un giorno che deve ricordare a tutti che i diritti conquistati dalle donne non vanno messi in discussione, a fare le spese della pandemie sono le donne dal punto di vista lavorativo, sociale e personale senza contare i tanti femminicidi di questi primi mesi dell’anno. Parleremo di festa quando veramente le donne saranno un valore aggiunto per la nostra società”.
“Queste sono state donne straordinarie – ha detto Mirella Alloisio partigiana classe 1926 –. In carcere si facevano portare libri (era molto difficile reperirli) perché avevano capito che solo studiando sarebbero riuscite a cambiare le cose. Si stavano preparando per affrontare la società dopo la caduta del fascismo perché sapevano che sarebbe caduto”.
Hanno partecipato alla cerimonia API Partigiane d’Italia, ANPI 28 Marzo, ANPI Bonfigli-Tomovic, ANPI Studentesca, UDI, OMPHALOS, ANPPIA, RU2020, CGIL e Francesca Candori ANPI Perugia.
Pariopportunità21003.DB