(Cittadino e Provincia) – Trevi, 12 maggio ‘21 – La Torre Matigge di Trevi si illumina di viola per far luce sulla Fibromialgia, di cui oggi (mercoledì) si celebra la giornata mondiale.
La giunta comunale di Trevi ha approvato l’adesione a questa iniziativa promossa dal Comitato Fibromialgici Uniti.
La fibromialgia - una malattia comune, che colpisce circa due milioni di italiani - è una patologia caratterizzata da dolori muscolari diffusi associati ad affaticamento, rigidità e problemi di insonnia.
"Fare rete e sensibilizzare l’opinione pubblica su una patologia ancora poco conosciuta”, è questo il motivo che sta alla base dell’adesione alla proposta, ha spiegato l’assessora comunale alle politiche socio sanitarie di Trevi, Stefania Moccoli.“Il Comune di Trevi si impegna nel progetto di divulgazione e riconoscimento della fibromialgia o sindrome fibromialgica, affinchè le istituzioni sostengano le persone affette da tale patologia che ad oggi, non essendo inserita nei livelli essenziali di assistenza (LEA) non hanno diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale”.
Trevi21023.RB
(Cittadino e Provincia) – Trevi, 12 maggio ‘21 – La Torre Matigge di Trevi si illumina di viola per far luce sulla Fibromialgia, di cui oggi (mercoledì) si celebra la giornata mondiale.
La giunta comunale di Trevi ha approvato l’adesione a questa iniziativa promossa dal Comitato Fibromialgici Uniti.
La fibromialgia - una malattia comune, che colpisce circa due milioni di italiani - è una patologia caratterizzata da dolori muscolari diffusi associati ad affaticamento, rigidità e problemi di insonnia.
"Fare rete e sensibilizzare l’opinione pubblica su una patologia ancora poco conosciuta”, è questo il motivo che sta alla base dell’adesione alla proposta, ha spiegato l’assessora comunale alle politiche socio sanitarie di Trevi, Stefania Moccoli.“Il Comune di Trevi si impegna nel progetto di divulgazione e riconoscimento della fibromialgia o sindrome fibromialgica, affinchè le istituzioni sostengano le persone affette da tale patologia che ad oggi, non essendo inserita nei livelli essenziali di assistenza (LEA) non hanno diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale”.
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