Avvelenamento
Cosa fare in caso di bocconi avvelenati
Se viene rinvenuta un’esca avvelenata si deve avvertire uno degli organi competenti:
- Corpo Forestale dello Stato
- altre forze di Polizia Locale e dell’Ordine
- Servizi Veterinari delle ASL
Fare in modo che non si avvicini nessuno.
NON toccare MAI direttamente l’esca con le mani, ma usare sempre una protezione (sacchetti di plastica, guanti in lattice)
NON annusare MAI l’esca perché potrebbe contenere prodotti volatili altamente tossici (es. cianuri).
A CHI PRESENTARE LA DENUNCIA
A tutti gli Organi competenti per materia. Tutti i cittadini hanno il dovere civico di segnalare agli organi competenti la presenza di esche avvelenate sul territorio al fine di intervenire prontamente a tutela della salute umana e animale.
IN CASO DI SOSPETTO AVVELENAMENTO
Se il nostro amico a 4 zampe presenta i seguenti sintomi: perde rapidamente l'equilibrio, ha difficoltà a sostenersi sulle zampe, trema, presenta una salivazione intensa, respira affannosamente, è spossato, sembra perdere la vista o si muove quasi disorientato , manifesta tremori e convulsioni
CONTATTARE IMMEDIATAMENTE IL VETERINARIO più vicino o la GUARDIA MEDICA VETERINARIA e attenersi strettamente alle sue indicazioni, senza prendere iniziative fini all’arrivo dei soccorsi
COME INTERVENGONO LE AUTORITA’ COMPETENTI
Ordinanza Ministeriale 10 febbraio 2012 Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati
- Il medico veterinario che, sulla base di una sintomatologia conclamata, fa una diagnosi di sospetto avvelenamento, dà immediata comunicazione al Sindaco e al Servizio Veterinario dell'Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente;
- Il medico veterinario, inoltre, invia all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente per territorio, campioni di materiale (contenuto gastrico, vomito, esche eventualmente trovate integre) e in caso di decesso dell’animale, anche la carcassa al fine dell'identificazione del veleno o della sostanza che ha provocato l'avvelenamento;
- L’Istituto Zooprofilattico esegue la necroscopia entro quarantotto ore e le analisi entro trenta giorni dall'arrivo del campione, comunicandone gli esiti a:
- Medico veterinario che ha segnalato l'evento
- Servizio veterinario dell'azienda sanitaria locale territorialmente competente
- Sindaco
- Autorità Giudiziaria, in caso di accertato avvelenamento
- Il Sindaco, a seguito delle segnalazioni, dà disposizioni per l'apertura di un’indagine da effettuare in collaborazione con le altre Autorità competenti;
- Il Sindaco, entro 48 ore dall'accertamento della violazione, individua le modalità di bonifica del luogo interessato dall'avvelenamento, segnala con apposita cartellonistica e a sollecita i controlli da parte delle Autorità preposte