(Cittadino e Provincia) – Perugia, 29 gennaio ’22 – La Presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, ha partecipato questo pomeriggio, a fianco del sindaco Andrea Romizi e dell’assessore regionale Paola Agabiti, alla solenne celebrazione eucaristica di San Costanzo, Patrono di Perugia. Alla cerimonia, fortemente sentita dai perugini, officiata dal cardinale Gualtiero Bassetti nella cattedrale di San Lorenzo, insieme ai fedeli erano presenti numerose autorità locali e regionali.
Il Santo è stato il primo vescovo di Perugia, martirizzato al tempo delle persecuzioni dell'imperatore Marco Aurelio nei confronti dei cristiani.
Brutalmente martirizzato, intorno alla sua passione ruotano diverse leggende. Secondo una di queste sarebbe stato rinchiuso nel calidarium delle terme romane, scaldato per l’occasione alla temperatura di un forno. San Costanzo uscì però illeso dal bagno mortale. Ricondotto in carcere convertì i suoi guardiani, e riuscì a scappare. Rifugiatosi in casa di un certo Anastasio cristiano, fu, insieme con questi, di nuovo arrestato. Chiamato in giudizio, venne condannato a camminare sui carboni ardenti. Ma né questo né altri supplizi ebbero potere su di lui. Liberato miracolosamente e arrestato una terza volta, fu decapitato a Foligno, intorno all’anno 178.
Il corpo del santo, dopo il martirio, fu portato a Perugia e sepolto non lontano dalla città in un luogo detto Areola fuori Porta San Pietro, dove venne costruita la prima cattedrale di Perugia.
Nel 1781 fu fatta una ricognizione delle sue reliquie e nel 1825, con grande solennità, la traslazione delle medesime dal vecchio al nuovo altare, sempre nella attuale chiesa di San Costanzo.
Oi22017.IC
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 29 gennaio ’22 – La Presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, ha partecipato questo pomeriggio, a fianco del sindaco Andrea Romizi e dell’assessore regionale Paola Agabiti, alla solenne celebrazione eucaristica di San Costanzo, Patrono di Perugia. Alla cerimonia, fortemente sentita dai perugini, officiata dal cardinale Gualtiero Bassetti nella cattedrale di San Lorenzo, insieme ai fedeli erano presenti numerose autorità locali e regionali.
Il Santo è stato il primo vescovo di Perugia, martirizzato al tempo delle persecuzioni dell'imperatore Marco Aurelio nei confronti dei cristiani.
Brutalmente martirizzato, intorno alla sua passione ruotano diverse leggende. Secondo una di queste sarebbe stato rinchiuso nel calidarium delle terme romane, scaldato per l’occasione alla temperatura di un forno. San Costanzo uscì però illeso dal bagno mortale. Ricondotto in carcere convertì i suoi guardiani, e riuscì a scappare. Rifugiatosi in casa di un certo Anastasio cristiano, fu, insieme con questi, di nuovo arrestato. Chiamato in giudizio, venne condannato a camminare sui carboni ardenti. Ma né questo né altri supplizi ebbero potere su di lui. Liberato miracolosamente e arrestato una terza volta, fu decapitato a Foligno, intorno all’anno 178.
Il corpo del santo, dopo il martirio, fu portato a Perugia e sepolto non lontano dalla città in un luogo detto Areola fuori Porta San Pietro, dove venne costruita la prima cattedrale di Perugia.
Nel 1781 fu fatta una ricognizione delle sue reliquie e nel 1825, con grande solennità, la traslazione delle medesime dal vecchio al nuovo altare, sempre nella attuale chiesa di San Costanzo.
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