(Cittadino e Provincia) – Assisi, 4 aprile ‘22 – Una giornata dedicata alla cultura della legalità. Nella mattinata di oggi, al Teatro Lyrick di Assisi, gli studenti dell’Istituto alberghiero hanno ascoltato la storia di vita della testimone di giustizia, l’onorevole Piera Aiello, che ancora oggi vive sotto scorta per avere avuto il coraggio di denunciare l'appartenenza alla mafia della famiglia di suo marito.
Aveva appena 18 anni Piera, quando fu costretta a sposare il figlio di un boss, a sua volta piccolo boss del trapanese, Nicola Atria. Poco dopo però, rimase vedova: il marito ed il suocero furono uccisi da Cosa Nostra, contro la quale lei si ribellò denunciando i killer e diventando testimone di giustizia. Da quel momento però la sua vita fu completamente stravolta. Per 27 lunghi anni ha vissuto sotto falsa identità e nel 2018 si è candidata con il M5s, salvo poi andare via nel settembre 2020. La Aiello ha parlato anche del suo rapporto con il giudice Paolo Borsellino, tanto da chiamarlo “zio Paolo”. Oggi Piera Aiello ha 54 anni ma la sua storia è nota anche fuori dai confini italiani. Basti pensare che nel 2020 il New York Times le dedicò un ritratto e l’anno prima la Bbc la inserì tra le 100 donne più influenti del pianeta.
Accolta dalla dirigente scolastica Bianca Maria Tagliaferri e dalle alte cariche delle forze dell’ordine regionali, presente anche il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, la Aiello ha ringraziato “i ragazzi che le danno la spinta di continuare a lottare per gli ideali di giustizia e legalità”. Ideali che guidano la sua azione politica da dentro le istituzioni, in quanto componente della Commissione Giustizia e della Commissione parlamentare antimafia, presentando disegni di legge sugli imprenditori vittime del racket.
“Voi giovani – sono state le parole del sindaco di Assisi – dovete fare della legalità un faro, perché nell’avere coraggio non ci si pente mai”.
“Questa di oggi è stata una testimonianza di vita – ha detto Bianca Maria Tagliaferri rivolgendosi agli studenti - e sono convinta che il messaggio che esce da questo incontro vi servirà in futuro”.
Assisi22009.RB
(Cittadino e Provincia) – Assisi, 4 aprile ‘22 – Una giornata dedicata alla cultura della legalità. Nella mattinata di oggi, al Teatro Lyrick di Assisi, gli studenti dell’Istituto alberghiero hanno ascoltato la storia di vita della testimone di giustizia, l’onorevole Piera Aiello, che ancora oggi vive sotto scorta per avere avuto il coraggio di denunciare l'appartenenza alla mafia della famiglia di suo marito.
Aveva appena 18 anni Piera, quando fu costretta a sposare il figlio di un boss, a sua volta piccolo boss del trapanese, Nicola Atria. Poco dopo però, rimase vedova: il marito ed il suocero furono uccisi da Cosa Nostra, contro la quale lei si ribellò denunciando i killer e diventando testimone di giustizia. Da quel momento però la sua vita fu completamente stravolta. Per 27 lunghi anni ha vissuto sotto falsa identità e nel 2018 si è candidata con il M5s, salvo poi andare via nel settembre 2020. La Aiello ha parlato anche del suo rapporto con il giudice Paolo Borsellino, tanto da chiamarlo “zio Paolo”. Oggi Piera Aiello ha 54 anni ma la sua storia è nota anche fuori dai confini italiani. Basti pensare che nel 2020 il New York Times le dedicò un ritratto e l’anno prima la Bbc la inserì tra le 100 donne più influenti del pianeta.
Accolta dalla dirigente scolastica Bianca Maria Tagliaferri e dalle alte cariche delle forze dell’ordine regionali, presente anche il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, la Aiello ha ringraziato “i ragazzi che le danno la spinta di continuare a lottare per gli ideali di giustizia e legalità”. Ideali che guidano la sua azione politica da dentro le istituzioni, in quanto componente della Commissione Giustizia e della Commissione parlamentare antimafia, presentando disegni di legge sugli imprenditori vittime del racket.
“Voi giovani – sono state le parole del sindaco di Assisi – dovete fare della legalità un faro, perché nell’avere coraggio non ci si pente mai”.
“Questa di oggi è stata una testimonianza di vita – ha detto Bianca Maria Tagliaferri rivolgendosi agli studenti - e sono convinta che il messaggio che esce da questo incontro vi servirà in futuro”.
Assisi22009.RB