(Cittadino e Provincia) – Assisi, 6 marzo ‘23 - Giovanni Palatucci, “Giusto tra le Nazioni e Servo di Dio”, è stato il protagonista della Giornata europea dei Giusti 2023 grazie ad una iniziativa organizzata dalla Questura di Perugia e dal “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944”.
La cerimonia in ricordo del funzionario di polizia morto a Dachau si è tenuta lunedì mattina al Santuario della Spogliazione, alla presenza di numerose autorità civili, militari e religiose.
Prima di scoprire la targa posta ai piedi dell’ulivo dedicato a Palatucci nel Giardino dei Giusti, sono stati ricordati la sua vita e l’impegno eroico negli anni della deportazione nazista, mentre era in servizio a Fiume, città dove riuscì a mettere in salvo centinaia di ebrei.
Un parallelo con quanto successo ad Assisi, come ha ricordato monsignor Domenico Sorrentino: “In questa sala della Spogliazione, speciale per il suo significato ed evocazione millenaria della giustizia, non possiamo non ricordare che la parola Giusto viene usata anche nel Vangelo e per noi deve avere un valore universale. Ottocento anni fa, Francesco e il suo vescovo sono stati complici di giustizia: Francesco si è spogliato di tutto e il vescovo, compiendo un atto in quel momento impopolare, lo ha accolto. Centinaia di anni dopo, tutta la città si è messa nello stesso alveo della giustizia compiendo un atto di illegalità per salvare gli ebrei che era di profonda legalità morale. Lo stesso alveo in cui ha agito Palatucci, che proveniva da una famiglia profondamente religiosa e che è stato guidato dallo zio vescovo. Oggi è tempo di ritornare a questo concetto di giustizia, perché una società che non vive di profonda giustizia non vive di amore e solidarietà”.
“Leggendo la sua storia – ha dichiarato il sindaco, Stefania Proietti - si vede che quest’uomo di legge straordinario non ha esitato a compiere un atto di ‘insubordinazione a fin di bene’: a volte, come in quel caso, bisogna superare la legge umana perché il bene superiore è un altro. Dobbiamo dunque vedere dove stanno gli oppressi e da Assisi dobbiamo lanciare il messaggio che stare dalla parte giusta della storia è stare dalla parte di chi muore scappando da miseria, guerre, persecuzione e ingiustizia globale”.
Nel corso della cerimonia sono intervenuti anche il questore di Perugia Giuseppe Bellassai, il prefetto Armando Gradone e Marina Rosati, ideatrice e curatrice del Museo della Memoria.
La Provincia di Perugia è stata rappresentata dalla consigliera delegata Erika Borghesi. Presenti tra gli altri la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, una rappresentanza degli Allievi del 220° corso Allievi Agenti dell’Istituto per Sovrintendenti “Rolando Lanari” di Spoleto, il presidente del consiglio comunale di Montella (città natale di Palatucci) Ezio Moscariello, il coordinatore dell’associazione onlus Giovanni Palatucci di Trieste, Sergio Schirinzi, gli alunni del liceo Properzio e dell’Istituto Alberghiero di Assisi.
OI23024.ET
(Cittadino e Provincia) – Assisi, 6 marzo ‘23 - Giovanni Palatucci, “Giusto tra le Nazioni e Servo di Dio”, è stato il protagonista della Giornata europea dei Giusti 2023 grazie ad una iniziativa organizzata dalla Questura di Perugia e dal “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944”.
La cerimonia in ricordo del funzionario di polizia morto a Dachau si è tenuta lunedì mattina al Santuario della Spogliazione, alla presenza di numerose autorità civili, militari e religiose.
Prima di scoprire la targa posta ai piedi dell’ulivo dedicato a Palatucci nel Giardino dei Giusti, sono stati ricordati la sua vita e l’impegno eroico negli anni della deportazione nazista, mentre era in servizio a Fiume, città dove riuscì a mettere in salvo centinaia di ebrei.
Un parallelo con quanto successo ad Assisi, come ha ricordato monsignor Domenico Sorrentino: “In questa sala della Spogliazione, speciale per il suo significato ed evocazione millenaria della giustizia, non possiamo non ricordare che la parola Giusto viene usata anche nel Vangelo e per noi deve avere un valore universale. Ottocento anni fa, Francesco e il suo vescovo sono stati complici di giustizia: Francesco si è spogliato di tutto e il vescovo, compiendo un atto in quel momento impopolare, lo ha accolto. Centinaia di anni dopo, tutta la città si è messa nello stesso alveo della giustizia compiendo un atto di illegalità per salvare gli ebrei che era di profonda legalità morale. Lo stesso alveo in cui ha agito Palatucci, che proveniva da una famiglia profondamente religiosa e che è stato guidato dallo zio vescovo. Oggi è tempo di ritornare a questo concetto di giustizia, perché una società che non vive di profonda giustizia non vive di amore e solidarietà”.
“Leggendo la sua storia – ha dichiarato il sindaco, Stefania Proietti - si vede che quest’uomo di legge straordinario non ha esitato a compiere un atto di ‘insubordinazione a fin di bene’: a volte, come in quel caso, bisogna superare la legge umana perché il bene superiore è un altro. Dobbiamo dunque vedere dove stanno gli oppressi e da Assisi dobbiamo lanciare il messaggio che stare dalla parte giusta della storia è stare dalla parte di chi muore scappando da miseria, guerre, persecuzione e ingiustizia globale”.
Nel corso della cerimonia sono intervenuti anche il questore di Perugia Giuseppe Bellassai, il prefetto Armando Gradone e Marina Rosati, ideatrice e curatrice del Museo della Memoria.
La Provincia di Perugia è stata rappresentata dalla consigliera delegata Erika Borghesi. Presenti tra gli altri la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, una rappresentanza degli Allievi del 220° corso Allievi Agenti dell’Istituto per Sovrintendenti “Rolando Lanari” di Spoleto, il presidente del consiglio comunale di Montella (città natale di Palatucci) Ezio Moscariello, il coordinatore dell’associazione onlus Giovanni Palatucci di Trieste, Sergio Schirinzi, gli alunni del liceo Properzio e dell’Istituto Alberghiero di Assisi.
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