Venerdì 12 maggio il documento andrà al vaglio dell’Assemblea dei Sindaci per poi tornare in Consiglio
(Cittadino e Provincia) Perugia 5 maggio – Con 7 voti favorevoli e 3 contrari il Consiglio provinciale di Perugia ha adottato il Bilancio di previsione 2023-2025 che ammonta a circa 300 milioni di euro di cui 113.600.000 euro di spesa corrente, 181.000.000 euro di investimenti e 4.658.000 euro per rimborso prestiti.
Ad illustrare nel dettaglio in aula il documento contabile di programmazione dell’ente, la consigliera con delega al bilancio che ha, altresì, ringraziato gli uffici competenti per il lavoro svolto e il Collegio dei Revisori dei Conti.
“Tale documento che si chiude in pareggio - ha detto la consigliera - è costruito nel rispetto degli equilibri finanziari previsti per legge. Le tre principali entrate dell’Ente derivano da: tributi di esercizio per funzioni ambientali (TEFA) per 6.600.000 euro, dall’imposta provinciale di trascrizione (IPT) per 19.400.000 euro, da RCA per 24.400.000 euro e da trasferimenti statali per 3.121.000 euro.
La spesa corrente è di 113.000.000 euro di cui circa 8 milioni riguardano spese di manutenzione ordinaria, suddivisa per edilizia scolastica e patrimoniale (3.800.000 euro) e viabilità (4.200.000 euro).
Nel futuro triennio la spesa per investimenti sarà di 197.166.000 euro, di cui 83 milioni circa per interventi sulla Viabilità e 113 milioni per interventi sull'edilizia scolastica e patrimoniale.
Il bilancio di previsione, inoltre, stanzia un fondo crediti di dubbia esigibilità di 4.542.000 euro, di cui 2.800.000 euro riguardano i mancati trasferimenti regionali relativi alla gestione delle strade regionali in carico alla Provincia di Perugia.
Le due criticità principali che si riscontrano sono: il contributo alla finanza pubblica, che l’ente ormai dal 2015 paga annualmente allo stato per 13.647.000 euro e l’assoluta inadeguatezza dei finanziamenti della Regione Umbria relativi alla gestione e manutenzione di strade e trasporti, per i quali attualmente non si ha alcun atto ufficiale.
Questa situazione costringe l’Ente ad accantonare una quota rilevante nel fondo crediti, ingessando sostanziali risorse. Altre criticità del bilancio di previsione riguardano la riduzione delle entrate derivanti dall’IPT che da 21.900.000 euro è scesa a 19.400.000 euro e l’aumento di circa 1.500.000 euro dei costi energetici.
In questo quadro la notizia positiva è che il comma 775 della Legge finanziaria, permette di usare fin dal Bilancio di previsione, l’avanzo libero, che con il consuntivo 2022 è stato quantificato in 17.000.000 euro. Del bilancio approvato ne viene utilizzata una quota di 11.800.000 euro, di cui 3.500.000 euro andranno a copertura delle minori entrate, 3.600.000 euro saranno investiti nella manutenzione ordinaria nei settori dell’edilizia scolastica, viabilità e patrimonio e i restanti 4.700.000 euro serviranno a coprire interventi straordinari sempre su scuole, patrimonio e viabilità. Viene altresì finanziato, il rinnovo del parco auto della polizia provinciale e l’acquisto di mezzi d’opera per lavori sulle strade di competenza della Provincia”.
Il Collegio dei Revisori dei conti ha espresso giudizio positivo del Bilancio con dei suggerimenti su alcuni aspetti che potrebbero presentare qualche criticità sul versante delle entrate come la riscossione dell’IPT (imposta provinciale di trascrizione) che dipende dall’andamento del mercato dell’auto, la riscossione delle sanzioni per violazione al codice della strada, le spese per i consumi energetici. Infine, per quanto riguarda il capitolo dei finanziamenti della Regione per lo svolgimento delle funzioni rimane in sospeso la posta di 6.735.000 euro con l’invito a risolvere la pendenza”.
Dai banchi dell'opposizione è stato posto l’accento sui consumi energetici ribadendo che su questo aspetto le azioni poste in essere dall’ente sono risultate po' indietro con l’auspicio che gli interventi in programma vadano nella direzione della transizione energetica per una loro riduzione.
E’ stato, inoltre, sottolineato l’aspetto dell’insufficiente finanziamento della quota che la Regione deve alla Provincia per lo svolgimento delle funzioni che non deve essere oggetto di una trattativa politica ma di considerazioni di ordine tecnico dell'impegno documentato dei costi da parte dell’amministrazione provinciale.
“Bisogna motivare con atti concreti le ragioni dell’inadeguatezza – è stato detto - altrimenti rimane una mera affermazione di principio catalogata come spot politico”.
Ora il Bilancio di previsione 2023-2025 dovrà essere approvato dall’Assemblea dei sindaci che si riunirà venerdì 12 maggio per poi tornare nuovamente in Consiglio, nella stessa giornata, per passare all'approvazione definitiva.
Oi23037.DB/RB
(Cittadino e Provincia) Perugia 5 maggio – Con 7 voti favorevoli e 3 contrari il Consiglio provinciale di Perugia ha adottato il Bilancio di previsione 2023-2025 che ammonta a circa 300 milioni di euro di cui 113.600.000 euro di spesa corrente, 181.000.000 euro di investimenti e 4.658.000 euro per rimborso prestiti.
Ad illustrare nel dettaglio in aula il documento contabile di programmazione dell’ente, la consigliera con delega al bilancio che ha, altresì, ringraziato gli uffici competenti per il lavoro svolto e il Collegio dei Revisori dei Conti.
“Tale documento che si chiude in pareggio - ha detto la consigliera - è costruito nel rispetto degli equilibri finanziari previsti per legge. Le tre principali entrate dell’Ente derivano da: tributi di esercizio per funzioni ambientali (TEFA) per 6.600.000 euro, dall’imposta provinciale di trascrizione (IPT) per 19.400.000 euro, da RCA per 24.400.000 euro e da trasferimenti statali per 3.121.000 euro.
La spesa corrente è di 113.000.000 euro di cui circa 8 milioni riguardano spese di manutenzione ordinaria, suddivisa per edilizia scolastica e patrimoniale (3.800.000 euro) e viabilità (4.200.000 euro).
Nel futuro triennio la spesa per investimenti sarà di 197.166.000 euro, di cui 83 milioni circa per interventi sulla Viabilità e 113 milioni per interventi sull'edilizia scolastica e patrimoniale.
Il bilancio di previsione, inoltre, stanzia un fondo crediti di dubbia esigibilità di 4.542.000 euro, di cui 2.800.000 euro riguardano i mancati trasferimenti regionali relativi alla gestione delle strade regionali in carico alla Provincia di Perugia.
Le due criticità principali che si riscontrano sono: il contributo alla finanza pubblica, che l’ente ormai dal 2015 paga annualmente allo stato per 13.647.000 euro e l’assoluta inadeguatezza dei finanziamenti della Regione Umbria relativi alla gestione e manutenzione di strade e trasporti, per i quali attualmente non si ha alcun atto ufficiale.
Questa situazione costringe l’Ente ad accantonare una quota rilevante nel fondo crediti, ingessando sostanziali risorse. Altre criticità del bilancio di previsione riguardano la riduzione delle entrate derivanti dall’IPT che da 21.900.000 euro è scesa a 19.400.000 euro e l’aumento di circa 1.500.000 euro dei costi energetici.
In questo quadro la notizia positiva è che il comma 775 della Legge finanziaria, permette di usare fin dal Bilancio di previsione, l’avanzo libero, che con il consuntivo 2022 è stato quantificato in 17.000.000 euro. Del bilancio approvato ne viene utilizzata una quota di 11.800.000 euro, di cui 3.500.000 euro andranno a copertura delle minori entrate, 3.600.000 euro saranno investiti nella manutenzione ordinaria nei settori dell’edilizia scolastica, viabilità e patrimonio e i restanti 4.700.000 euro serviranno a coprire interventi straordinari sempre su scuole, patrimonio e viabilità. Viene altresì finanziato, il rinnovo del parco auto della polizia provinciale e l’acquisto di mezzi d’opera per lavori sulle strade di competenza della Provincia”.
Il Collegio dei Revisori dei conti ha espresso giudizio positivo del Bilancio con dei suggerimenti su alcuni aspetti che potrebbero presentare qualche criticità sul versante delle entrate come la riscossione dell’IPT (imposta provinciale di trascrizione) che dipende dall’andamento del mercato dell’auto, la riscossione delle sanzioni per violazione al codice della strada, le spese per i consumi energetici. Infine, per quanto riguarda il capitolo dei finanziamenti della Regione per lo svolgimento delle funzioni rimane in sospeso la posta di 6.735.000 euro con l’invito a risolvere la pendenza”.
Dai banchi dell'opposizione è stato posto l’accento sui consumi energetici ribadendo che su questo aspetto le azioni poste in essere dall’ente sono risultate po' indietro con l’auspicio che gli interventi in programma vadano nella direzione della transizione energetica per una loro riduzione.
E’ stato, inoltre, sottolineato l’aspetto dell’insufficiente finanziamento della quota che la Regione deve alla Provincia per lo svolgimento delle funzioni che non deve essere oggetto di una trattativa politica ma di considerazioni di ordine tecnico dell'impegno documentato dei costi da parte dell’amministrazione provinciale.
“Bisogna motivare con atti concreti le ragioni dell’inadeguatezza – è stato detto - altrimenti rimane una mera affermazione di principio catalogata come spot politico”.
Ora il Bilancio di previsione 2023-2025 dovrà essere approvato dall’Assemblea dei sindaci che si riunirà venerdì 12 maggio per poi tornare nuovamente in Consiglio, nella stessa giornata, per passare all'approvazione definitiva.
Oi23037.DB/RB