Combattere il disagio attraverso il linguaggio delle arti. In Provincia l’evento conclusivo del progetto sperimentato a Perugia, Assisi e Spoleto
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 9 novembre ‘23 – Cento giovani coinvolti, nove laboratori ludico-ricreativi distribuiti in tre territori (Perugia, Assisi e Spoleto), sei soggetti no-profit partner. Questi i numeri del progetto “PG! Protagonismo ai giovani”, finanziato da UPI Unione Province Italiane, di cui oggi nella Sala Pagliacci della Provincia di Perugia sono state tirate le somme, dopo un anno di attuazione.
Promosso dalla Provincia di Perugia, in partenariato con soggetti non-profit del territorio e con il supporto del Comune di Perugia, il progetto si poneva l’obbiettivo di stimolare la socializzazione e il confronto tra esperienze e modi di essere propri del mondo giovanile; proporre a ragazzi e ragazze che frequentano i centri diurni l’opportunità di uscire e partecipare ad attività dislocate sul territorio insieme ai loro coetanei; creare occasioni di scambio peer to peer con il fine di favorire la partecipazione attiva dei giovani alla vita sociale; rendere i giovani partecipi delle attività di sensibilizzazione e diffusione sulle tematiche che più li coinvolgono.
Beneficiari diretti del progetto sono stati cento giovani in fascia d’età 14-35 anni, di cui una parte intercettati tra coloro che frequentano i centri diurni e residenziali e una parte intercettati attraverso una campagna di promozione delle attività, gratuite, veicolata attraverso i social media, le scuole e i luoghi aggregativi.
Nelle tre città interessate (Perugia, Assisi e Spoleto) sono stati proposti laboratori che hanno usato i linguaggi delle arti, con il fine di far scoprire ai giovani le proprie emozioni inespresse e condividere le loro aspirazioni.
Obiettivi questi pienamente raggiunti stando alle testimonianze che questa mattina in Provincia hanno riferito i rappresentanti dei sei soggetti partner: Coop. Sociale Asad, Coop. Sociale Il Cerchio, APS V.I.V.A., Scuola di Musica Piano Solo, APS Dance Gallery, Associazione culturale St. Art.
A loro giudizio si è trattato di esperienze altamente gratificanti e preziose nei percorsi di riabilitazione dei soggetti con disagio. “Il progetto – è stato detto – ha attivato risorse fondamentali per rompere il muro che la patologia innalza tra l’utente e il mondo circostante e per far uscire la voglia di sconfiggere il disagio stesso”. Da qui l’auspicio che possa essere data continuità al progetto visto anche il valore degli esperti messi in campo.
“La Provincia di Perugia – ha dichiarato la Consigliera delegata alle politiche giovanili Scilla Cavanna - è attiva da sempre su questo terreno, un tempo con la gestione delle risorse del Fondo Sociale Europeo, oggi, su scala molto più ridotta, con quelle del Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili. Da più di quindici anni partecipiamo ai bandi dell’Unione Province d’Italia, contribuendo alla promozione dell’occupabilità e della imprenditorialità, ma anche alla diffusione dei principi della cittadinanza attiva e, più di recente, di uno sviluppo più sostenibile, equo e inclusivo. Il fine ultimo è quello di offrire ai giovani partecipanti un’occasione di socialità, di scambio, di arricchimento reciproco di quelle competenze che gli esperti definiscono life skills”.
“Per far sì che le persone vivano bene in un luogo – ha osservato l’Assessora alle Politiche sociali del Comune di Perugia Edi Cicchi – c’è bisogno di comunità in grado di creare reti e relazioni come è accaduto in questo caso. Questo progetto ha fatto uscire l’arte che le persone con disabilità hanno dentro di sé”.
Ad entrare nel merito del progetto sono stati Damiana Raschi (Responsabile della gestione e rendicontazione e referente di progetto), Danilo Montagano (Project manager) e Barbara Sellari, delegata da Anna Schippa, referente dei partner privati.
AST23029.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 9 novembre ‘23 – Cento giovani coinvolti, nove laboratori ludico-ricreativi distribuiti in tre territori (Perugia, Assisi e Spoleto), sei soggetti no-profit partner. Questi i numeri del progetto “PG! Protagonismo ai giovani”, finanziato da UPI Unione Province Italiane, di cui oggi nella Sala Pagliacci della Provincia di Perugia sono state tirate le somme, dopo un anno di attuazione.
Promosso dalla Provincia di Perugia, in partenariato con soggetti non-profit del territorio e con il supporto del Comune di Perugia, il progetto si poneva l’obbiettivo di stimolare la socializzazione e il confronto tra esperienze e modi di essere propri del mondo giovanile; proporre a ragazzi e ragazze che frequentano i centri diurni l’opportunità di uscire e partecipare ad attività dislocate sul territorio insieme ai loro coetanei; creare occasioni di scambio peer to peer con il fine di favorire la partecipazione attiva dei giovani alla vita sociale; rendere i giovani partecipi delle attività di sensibilizzazione e diffusione sulle tematiche che più li coinvolgono.
Beneficiari diretti del progetto sono stati cento giovani in fascia d’età 14-35 anni, di cui una parte intercettati tra coloro che frequentano i centri diurni e residenziali e una parte intercettati attraverso una campagna di promozione delle attività, gratuite, veicolata attraverso i social media, le scuole e i luoghi aggregativi.
Nelle tre città interessate (Perugia, Assisi e Spoleto) sono stati proposti laboratori che hanno usato i linguaggi delle arti, con il fine di far scoprire ai giovani le proprie emozioni inespresse e condividere le loro aspirazioni.
Obiettivi questi pienamente raggiunti stando alle testimonianze che questa mattina in Provincia hanno riferito i rappresentanti dei sei soggetti partner: Coop. Sociale Asad, Coop. Sociale Il Cerchio, APS V.I.V.A., Scuola di Musica Piano Solo, APS Dance Gallery, Associazione culturale St. Art.
A loro giudizio si è trattato di esperienze altamente gratificanti e preziose nei percorsi di riabilitazione dei soggetti con disagio. “Il progetto – è stato detto – ha attivato risorse fondamentali per rompere il muro che la patologia innalza tra l’utente e il mondo circostante e per far uscire la voglia di sconfiggere il disagio stesso”. Da qui l’auspicio che possa essere data continuità al progetto visto anche il valore degli esperti messi in campo.
“La Provincia di Perugia – ha dichiarato la Consigliera delegata alle politiche giovanili Scilla Cavanna - è attiva da sempre su questo terreno, un tempo con la gestione delle risorse del Fondo Sociale Europeo, oggi, su scala molto più ridotta, con quelle del Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili. Da più di quindici anni partecipiamo ai bandi dell’Unione Province d’Italia, contribuendo alla promozione dell’occupabilità e della imprenditorialità, ma anche alla diffusione dei principi della cittadinanza attiva e, più di recente, di uno sviluppo più sostenibile, equo e inclusivo. Il fine ultimo è quello di offrire ai giovani partecipanti un’occasione di socialità, di scambio, di arricchimento reciproco di quelle competenze che gli esperti definiscono life skills”.
“Per far sì che le persone vivano bene in un luogo – ha osservato l’Assessora alle Politiche sociali del Comune di Perugia Edi Cicchi – c’è bisogno di comunità in grado di creare reti e relazioni come è accaduto in questo caso. Questo progetto ha fatto uscire l’arte che le persone con disabilità hanno dentro di sé”.
Ad entrare nel merito del progetto sono stati Damiana Raschi (Responsabile della gestione e rendicontazione e referente di progetto), Danilo Montagano (Project manager) e Barbara Sellari, delegata da Anna Schippa, referente dei partner privati.
AST23029.ET