Questa mattina la cerimonia organizzata dal figlio Giovanni Paoletti. Per la Provincia presente la consigliera Borghesi
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 20 novembre ‘23 - Cento anni fa nasceva Rina Gatti, la scrittrice umbra scomparsa nel 2005, che con i suoi libri ha contribuito a tenere viva la memoria del mondo contadino del 900, rappresentando un quadro universale di sentimenti, speranze e conquiste ottenute dalle donne per la propria emancipazione.
E proprio nel giorno del Centenario dalla nascita, questa mattina al cimitero di Montebello di Perugia, dove la scrittrice è sepolta, si è tenuta una piccola ma intensa cerimonia per ricordarla.
Un momento particolarmente toccante, organizzato dal figlio di Rina Gatti, Giovanni Paoletti, in cui è stato sottolineato anche l’impegno della scrittrice nel trasmettere alle nuove generazioni un messaggio positivo e stimolante, attraverso la sua attività diretta con le scuole.
“Rina è diventata simbolo di un piccolo patrimonio - ha detto con emozione Paoletti -. Siamo riusciti a portare avanti quello che era il suo desiderio: dare un seguito al contenuto dei suoi scritti e lasciare qualcosa di utile alle future generazioni. Dalle pagine dei suoi libri sono gemmate 3 riduzioni teatrali, delle quali una rappresentata anche all’estero, e un infinito numero di letture, incontri, convegni, lezioni universitarie. Il ricordo di mia madre Rina è vivo, suscita interesse in Italia e all’estero ed è capace di attrarre centinaia di autori che ogni anno partecipano al Concorso Nazionale Letterario per racconti brevi a lei intitolato”.
A soffermarsi sulla forza della scrittura è stato poi il sindaco di Perugia, Andrea Romizi: “Rina Gatti – ha detto - ci consente di non perdere la nostra memoria, un bel pezzo di storia e cultura che rischiava diversamente di andare perso. E’ bello a distanza di un secolo dalla nascita essere qui e ricordare la sua volontà di rivolgersi ai ragazzi, nonché la sua capacità di conquistare il consenso e l’apprezzamento di critici e persone qualificate a livello nazionale”.
“Una donna straordinaria e assolutamente contemporanea – ha affermato la consigliera della Provincia di Perugia Erika Borghesi -, protagonista di un percorso molto originale che l’ha portata, dopo una vita dedicata al lavoro e alla famiglia, a cimentarsi come scrittrice quando già era in età matura. Attraverso la scrittura, uno strumento fondamentale, Rina ha saputo riscattarsi nonostante le difficoltà e le condizioni delle donne del Novecento, ma soprattutto parlare ai nostri giovani. Nelle sue pagine, infatti, troviamo messaggi sempre attuali che hanno preso ancora più forma nelle rappresentazioni teatrali realizzate negli anni con le scuole”.
La cerimonia ha visto la deposizione di un mazzo di fiori sulla tomba della scrittrice e la lettura di poesie e scritti di Rina Gatti.
Tra i presenti, oltre ai familiari, anche la regista Caterina Fiocchetti, il presidente di FilosofiAmo, Francesco Berardi, l’attore teatrale Leandro Corbucci e la presidente dell’associazione Monte+Bello, Alba Asfalti.
Pariopp23020.IC
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 20 novembre ‘23 - Cento anni fa nasceva Rina Gatti, la scrittrice umbra scomparsa nel 2005, che con i suoi libri ha contribuito a tenere viva la memoria del mondo contadino del 900, rappresentando un quadro universale di sentimenti, speranze e conquiste ottenute dalle donne per la propria emancipazione.
E proprio nel giorno del Centenario dalla nascita, questa mattina al cimitero di Montebello di Perugia, dove la scrittrice è sepolta, si è tenuta una piccola ma intensa cerimonia per ricordarla.
Un momento particolarmente toccante, organizzato dal figlio di Rina Gatti, Giovanni Paoletti, in cui è stato sottolineato anche l’impegno della scrittrice nel trasmettere alle nuove generazioni un messaggio positivo e stimolante, attraverso la sua attività diretta con le scuole.
“Rina è diventata simbolo di un piccolo patrimonio - ha detto con emozione Paoletti -. Siamo riusciti a portare avanti quello che era il suo desiderio: dare un seguito al contenuto dei suoi scritti e lasciare qualcosa di utile alle future generazioni. Dalle pagine dei suoi libri sono gemmate 3 riduzioni teatrali, delle quali una rappresentata anche all’estero, e un infinito numero di letture, incontri, convegni, lezioni universitarie. Il ricordo di mia madre Rina è vivo, suscita interesse in Italia e all’estero ed è capace di attrarre centinaia di autori che ogni anno partecipano al Concorso Nazionale Letterario per racconti brevi a lei intitolato”.
A soffermarsi sulla forza della scrittura è stato poi il sindaco di Perugia, Andrea Romizi: “Rina Gatti – ha detto - ci consente di non perdere la nostra memoria, un bel pezzo di storia e cultura che rischiava diversamente di andare perso. E’ bello a distanza di un secolo dalla nascita essere qui e ricordare la sua volontà di rivolgersi ai ragazzi, nonché la sua capacità di conquistare il consenso e l’apprezzamento di critici e persone qualificate a livello nazionale”.
“Una donna straordinaria e assolutamente contemporanea – ha affermato la consigliera della Provincia di Perugia Erika Borghesi -, protagonista di un percorso molto originale che l’ha portata, dopo una vita dedicata al lavoro e alla famiglia, a cimentarsi come scrittrice quando già era in età matura. Attraverso la scrittura, uno strumento fondamentale, Rina ha saputo riscattarsi nonostante le difficoltà e le condizioni delle donne del Novecento, ma soprattutto parlare ai nostri giovani. Nelle sue pagine, infatti, troviamo messaggi sempre attuali che hanno preso ancora più forma nelle rappresentazioni teatrali realizzate negli anni con le scuole”.
La cerimonia ha visto la deposizione di un mazzo di fiori sulla tomba della scrittrice e la lettura di poesie e scritti di Rina Gatti.
Tra i presenti, oltre ai familiari, anche la regista Caterina Fiocchetti, il presidente di FilosofiAmo, Francesco Berardi, l’attore teatrale Leandro Corbucci e la presidente dell’associazione Monte+Bello, Alba Asfalti.
Pariopp23020.IC