Il Pane e le Rose - Letture, dialogo e confronto
Ciclo di incontri letterari organizzati dalla Consigliera di Parità in collaborazione con la Provincia di Perugia. Secondo incontro: 30 maggio 2025, Foligno
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Il Progetto, pensato come una serie di incontri letterari in materia di parità di genere, stereotipi di genere, violenza di genere e discriminazioni sui luoghi di lavoro, nei vari Comuni capofila delle zone sociali della provincia di Perugia, è organizzato dalla Consigliera di Parità in collaborazione con la Provincia di Perugia e le Associazioni del territorio.

Prosegue il viaggio attraverso il territorio provinciale, fatto di parole, dialogo e confronto, dove ogni tappa è arricchita dalla voce delle realtà associative locali. La seconda tappa di questo percorso è stata la città di Foligno dove il 30 maggio si sono incontrate le Associazioni locali impegnate in prima linea nell’accoglienza delle donne vittime di violenza, quali Libera...Mente Donna ets, che gestisce il centro Antiviolenza "MIA" di Foligno, l'Associazione Rete delle Donne AntiViolenza (RAV) ed Opere Segno Fondazione Arca del Mediterraneo ets. All'iniziativa, insieme alla Consigliera di Parità della Provincia di Perugia, Elena Bistocchi, ha partecipato anche l'Assessora del Comune di Foligno con delega alle Pari Opportunità, Elisabetta Ugolinelli e Sandra Ansuini, Dirigente Area Diritti e Cittadinanza del Comune di Foligno.

Nel presentare l’iniziativa, Bistocchi ha sottolineato come essa sia anche un modo per far conoscere il ruolo della Consigliera di Parità, strumento ancora poco conosciuto e pertanto poco utilizzato.
Focus dell’incontro folignate “La violenza di genere: riconoscerla e contrastarla”, su cui si è sviluppato un dibattito vivace e partecipato, a partire dalla lettura proposta dal CAV "MIA" di Foligno, tratta dalla raccolta di lettere scritte a Lina Merlin dalle donne che vivevano nelle case chiuse.
A portare il saluto del Comune di Foligno è stata, in apertura dei lavori, l'Assessora con delega alle Pari opportunità Elisabetta Ugolinelli, che ha sottolineato come l’Amministrazione comunale ritenga prioritaria la questione della violenza di genere e da anni sia impegnata attivamente anche con propri mezzi e risorse.
“Le cronache ci dicono che è in aumento la violenza di genere sulle giovani donne – ha riflettuto Bistocchi – segno che la battaglia culturale è tutt’altro che vinta. La violenza di genere non è solo quella fisica, ma ci sono tante violenze più difficili da riconoscere, come quella psicologica che toglie autonomia e autodeterminazione o quella economica. Da qui l’importanza del riconoscimento delle associazioni femministe e dei centri antiviolenza.
“Nel nostro Centro – ha testimoniato Simona Branchinelli (Associazione Libera...Mente Donna) - accogliamo tante ragazze giovani. Le statistiche ci dicono infatti che sono sempre più giovani le donne che chiedono aiuto. Il Centro antiviolenza di Foligno garantisce una reperibilità telefonica h24, ed è aperto 5 giorni a settimana. C’è un’équipe con operatrici esperte. Prima di tutto siamo un luogo politico perché si crede alle donne, e questo è il primo passaggio di cui la donna ha bisogno. La donna deve sentirsi libera di parlare ed esprimersi come non ha mai fatto. Deve sapere di essere creduta”.
Braccio operativo della Caritas, Opere Segno Fondazione Arca del Mediterraneo lavora molto sul fronte della tratta delle donne destinate alla prostituzione. “La tratta è la forma di violenza totale – sono state le parole della referente Lucia Marinangeli - che aggiunge come la rete tra associazioni e istituzioni, e la circolarità delle informazioni tra i vari soggetti impegnati nel contrasto, è fondamentale per poter dare risposte complete e concrete”.
Tra gli argomenti emersi nel dibattito anche il problema della violenza assistita e di come poter gestire la condizione dei minori che hanno subìto indirettamente violenza domestica.