Un incontro inclusivo organizzato dal Comune
(Cittadino e Provincia) – San Giustino, 30 ottobre 2025 – Un pomeriggio di confronto e condivisione dedicato al tema del Progetto di Vita delle persone con disabilità. E’ quanto realizzato sabato 25 ottobre al Museo del Tabacco dal Comune di San Giustino, in collaborazione con l’Associazione Altomare, all’interno del Festival Sociale “L’Officina dell’Espressività”.
L’iniziativa ha sviluppato un percorso articolato in cinque ambiti fondamentali – scuola, famiglia, tempo libero, abitare e lavoro – offrendo spunti di riflessione e buone pratiche per costruire percorsi di autonomia, inclusione e partecipazione attiva nella comunità.
L’evento ha registrato una grande partecipazione di associazioni, famiglie, persone con disabilità, operatori sociali e sanitari, oltre a rappresentanti del mondo della scuola, che hanno contribuito con esperienze, testimonianze e proposte per favorire reti di collaborazione e progettualità condivise.
L’atmosfera è stata quella di un dialogo aperto e costruttivo, in cui ogni voce ha trovato spazio per raccontare bisogni e possibilità, confermando l’importanza di momenti come questo per dare continuità e forza ai percorsi di inclusione sociale.
“Il progetto di vita non è solo un percorso individuale, ma diventa un progetto di comunità, perché riguarda tutti noi - ha dichiarato il sindaco di San Giustino, Stefano Veschi -. È fondamentale che le persone con disabilità possano essere protagoniste del proprio futuro, determinando in prima persona il proprio profilo di vita, le proprie scelte e aspirazioni. Solo così possiamo costruire una comunità davvero inclusiva, capace di valorizzare le differenze come una risorsa per tutti”.
Nel corso del pomeriggio, spazio anche all’arte e alle emozioni con la performance espressiva dell’artista internazionale Dominique Landucci e della danzatrice Stefania Ceccarini, che attraverso musica, movimento e improvvisazione hanno offerto un momento di forte intensità simbolica, accompagnando il pubblico in una riflessione sul linguaggio universale dell’espressività e sull’importanza di rendere visibili le emozioni e le identità di ciascuno.
A seguire si è tenuto il tavolo di restituzione, moderato dal team organizzatore del Festival, che ha rappresentato un importante momento di confronto tra istituzioni, mondo accademico, enti del terzo settore e realtà territoriali. Al tavolo sono intervenuti, Michaela Chiodini, esperta in disabilità della ASL Umbria 1, che ha sottolineato il ruolo centrale dei servizi socio-sanitari, Federico Santi, Presidente di ATER Umbria, che ha approfondito il tema delle politiche abitative inclusive, evidenziando come il diritto all’abitare rappresenti un elemento essenziale per l’autonomia e la partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità, e come ATER stia lavorando per sviluppare modelli abitativi innovativi e sostenibili, Moira Sannipoli, docente dell’Università degli Studi di Perugia, che ha posto l’accento sull’importanza di sperimentare nuovi modelli educativi e sociali basati sul concetto di Progetto di Vita, promuovendo la formazione di professionisti capaci di leggere i bisogni e valorizzare i desideri delle persone con disabilità lungo tutto l’arco della vita.
Sangiustino25053.IC
(Cittadino e Provincia) – San Giustino, 30 ottobre 2025 – Un pomeriggio di confronto e condivisione dedicato al tema del Progetto di Vita delle persone con disabilità. E’ quanto realizzato sabato 25 ottobre al Museo del Tabacco dal Comune di San Giustino, in collaborazione con l’Associazione Altomare, all’interno del Festival Sociale “L’Officina dell’Espressività”.
L’iniziativa ha sviluppato un percorso articolato in cinque ambiti fondamentali – scuola, famiglia, tempo libero, abitare e lavoro – offrendo spunti di riflessione e buone pratiche per costruire percorsi di autonomia, inclusione e partecipazione attiva nella comunità.
L’evento ha registrato una grande partecipazione di associazioni, famiglie, persone con disabilità, operatori sociali e sanitari, oltre a rappresentanti del mondo della scuola, che hanno contribuito con esperienze, testimonianze e proposte per favorire reti di collaborazione e progettualità condivise.
L’atmosfera è stata quella di un dialogo aperto e costruttivo, in cui ogni voce ha trovato spazio per raccontare bisogni e possibilità, confermando l’importanza di momenti come questo per dare continuità e forza ai percorsi di inclusione sociale.
“Il progetto di vita non è solo un percorso individuale, ma diventa un progetto di comunità, perché riguarda tutti noi - ha dichiarato il sindaco di San Giustino, Stefano Veschi -. È fondamentale che le persone con disabilità possano essere protagoniste del proprio futuro, determinando in prima persona il proprio profilo di vita, le proprie scelte e aspirazioni. Solo così possiamo costruire una comunità davvero inclusiva, capace di valorizzare le differenze come una risorsa per tutti”.
Nel corso del pomeriggio, spazio anche all’arte e alle emozioni con la performance espressiva dell’artista internazionale Dominique Landucci e della danzatrice Stefania Ceccarini, che attraverso musica, movimento e improvvisazione hanno offerto un momento di forte intensità simbolica, accompagnando il pubblico in una riflessione sul linguaggio universale dell’espressività e sull’importanza di rendere visibili le emozioni e le identità di ciascuno.
A seguire si è tenuto il tavolo di restituzione, moderato dal team organizzatore del Festival, che ha rappresentato un importante momento di confronto tra istituzioni, mondo accademico, enti del terzo settore e realtà territoriali. Al tavolo sono intervenuti, Michaela Chiodini, esperta in disabilità della ASL Umbria 1, che ha sottolineato il ruolo centrale dei servizi socio-sanitari, Federico Santi, Presidente di ATER Umbria, che ha approfondito il tema delle politiche abitative inclusive, evidenziando come il diritto all’abitare rappresenti un elemento essenziale per l’autonomia e la partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità, e come ATER stia lavorando per sviluppare modelli abitativi innovativi e sostenibili, Moira Sannipoli, docente dell’Università degli Studi di Perugia, che ha posto l’accento sull’importanza di sperimentare nuovi modelli educativi e sociali basati sul concetto di Progetto di Vita, promuovendo la formazione di professionisti capaci di leggere i bisogni e valorizzare i desideri delle persone con disabilità lungo tutto l’arco della vita.
Sangiustino25053.IC