Francesca Pasquino: “Colpita dall’attualità dei loro valori”
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 13 novembre 2025 – Un’opera che intreccia memoria personale e storia collettiva.
Nella Sala del Consiglio provinciale di Perugia è stato presentato mercoledì pomeriggio il volume "Porte chiuse. Lettera ai genitori Erminia Romano – Tonino Tatò 1921–2021" della giornalista e scrittrice Giovanna Tatò che restituisce voce a due figure emblematiche del Novecento italiano. Attraverso la penna sensibile e appassionata della figlia, si ricostruiscono i profili di Erminia Romano, musicista e prima donna diplomata in direzione d’orchestra all’Accademia di Santa Cecilia, simbolo di emancipazione femminile, e di Tonino Tatò, partigiano e stretto collaboratore di Enrico Berlinguer, incarnazione di un’etica politica sobria e inclusiva.
Nel libro, scritto a San Gemini, l’autrice ripercorre eventi vissuti in prima persona, restituendo al lettore frammenti di storia poco noti, ma fondamentali per comprendere il tessuto politico e culturale del Novecento.
A presentare e commentare l’opera sono intervenuti ieri la giornalista Anna Lia Sabelli Fioretti, la scrittrice e parlamentare Alba Scaramucci e lo storico Fabrizio Bracco.
Presente all’incontro, in rappresentanza della Provincia di Perugia, la consigliera Francesca Pasquino. “Vi ringrazio – sono state le sue parole - per aver scelto come luogo di presentazione la sede istituzionale dell’Ente. Un Ente che da sempre si è caratterizzato per avere a cuore i temi della cultura e della memoria e non solo quelli della politica. Quest’opera non solo celebra le vite dei protagonisti, ma invita anche a riflettere sui valori civili e umani che hanno caratterizzato il Novecento italiano e che dovrebbero ritornare protagonisti anche delle agende politiche di questi tempi. In "Porte Chiuse" emergono diversi temi sociali e culturali significativi che mi hanno colpito particolarmente per la loro attualità”.
L’opera affronta con chiarezza tematiche centrali nel dibattito contemporaneo: parità di genere, attraverso il percorso pionieristico di Erminia Romano; etica e memoria storica, con l’impegno civile di Tonino Tatò; ruolo della cultura, come motore di trasformazione sociale.
Il libro è arricchito da documenti, testimonianze e un indice dei nomi, rendendo accessibili i contenuti anche alle nuove generazioni.
L’opera ha già trovato spazio in contesti scolastici e formativi umbri, con incontri presso la Scuola Secondaria di Primo Grado di Acquasparta (Palazzo Cesi) e l’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci Orazio Nucula di Terni. Un dialogo diretto con gli studenti che conferma il valore del libro come strumento educativo e civico.
CS25051.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 13 novembre 2025 – Un’opera che intreccia memoria personale e storia collettiva.
Nella Sala del Consiglio provinciale di Perugia è stato presentato mercoledì pomeriggio il volume "Porte chiuse. Lettera ai genitori Erminia Romano – Tonino Tatò 1921–2021" della giornalista e scrittrice Giovanna Tatò che restituisce voce a due figure emblematiche del Novecento italiano. Attraverso la penna sensibile e appassionata della figlia, si ricostruiscono i profili di Erminia Romano, musicista e prima donna diplomata in direzione d’orchestra all’Accademia di Santa Cecilia, simbolo di emancipazione femminile, e di Tonino Tatò, partigiano e stretto collaboratore di Enrico Berlinguer, incarnazione di un’etica politica sobria e inclusiva.
Nel libro, scritto a San Gemini, l’autrice ripercorre eventi vissuti in prima persona, restituendo al lettore frammenti di storia poco noti, ma fondamentali per comprendere il tessuto politico e culturale del Novecento.
A presentare e commentare l’opera sono intervenuti ieri la giornalista Anna Lia Sabelli Fioretti, la scrittrice e parlamentare Alba Scaramucci e lo storico Fabrizio Bracco.
Presente all’incontro, in rappresentanza della Provincia di Perugia, la consigliera Francesca Pasquino. “Vi ringrazio – sono state le sue parole - per aver scelto come luogo di presentazione la sede istituzionale dell’Ente. Un Ente che da sempre si è caratterizzato per avere a cuore i temi della cultura e della memoria e non solo quelli della politica. Quest’opera non solo celebra le vite dei protagonisti, ma invita anche a riflettere sui valori civili e umani che hanno caratterizzato il Novecento italiano e che dovrebbero ritornare protagonisti anche delle agende politiche di questi tempi. In "Porte Chiuse" emergono diversi temi sociali e culturali significativi che mi hanno colpito particolarmente per la loro attualità”.
L’opera affronta con chiarezza tematiche centrali nel dibattito contemporaneo: parità di genere, attraverso il percorso pionieristico di Erminia Romano; etica e memoria storica, con l’impegno civile di Tonino Tatò; ruolo della cultura, come motore di trasformazione sociale.
Il libro è arricchito da documenti, testimonianze e un indice dei nomi, rendendo accessibili i contenuti anche alle nuove generazioni.
L’opera ha già trovato spazio in contesti scolastici e formativi umbri, con incontri presso la Scuola Secondaria di Primo Grado di Acquasparta (Palazzo Cesi) e l’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci Orazio Nucula di Terni. Un dialogo diretto con gli studenti che conferma il valore del libro come strumento educativo e civico.
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