UC Umbria Contemporanea n.6 giugno 2006
L’organizzazione della vita sociale nello spazio ha fatto sempre riferimento a due elementi fondamentali: movimento e stanziamento. Come scrive Arnaldo Bagnasco richiamando Fernand Braudel:"Le città si nutrono di movimento […] le strade alimentano, spiegano le città, o almeno ne spiegano le funzioni, i compiti e i meccanismi di base […] . La strada, insieme realtà fisica e metafora potente, non congiunge solo città fra loro, ma sviluppa e regola un movimento interno”.
È una citazione che consente di sottolineare l’importanza delle vie di comunicazione nel rapporto città-strade come “aspetto di una stessa realtà”.
Tuttavia i due elementi debbono essere in equilibrio in modo che le strade siano funzionali alla città come istituzione sociale, all’ambiente naturale, cioè alle esigenze di vita delle popolazioni. Conviene ancora ricordare che le città sono gli uomini, che “il commercio crea le strade; ma le strade non bastano a creare il commercio” per dire che le strade di per sé non sono sufficienti a fare ricchezza se non c’è la virtù creativa delle comunità urbane . Il discorso vale anche per le ferrovie. È da capire in quale misura le strade e le ferrovie siano state in Umbria fattore di localizzazione di industrie e di sviluppo.
Una verità da non dimenticare anche riflettendo sulla storia della regione.
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