Presidente Provincia "Arma, partner insostituibile per le istituzioni locali per garantire sicurezza e tutela cittadini "
(Cittadino e Provincia – Perugia, 6 giugno ‘11) - “Nella nostra provincia, l'Arma è oggi un insostituibile partner, votato alla dedizione totale per le istituzioni locali e alla messa in campo di un'esperienza nella lotta alla criminalità e alle insidie dei “malviventi” della quale tutti possiamo avvantaggiarci.” E’ quanto dichiarato dal Presidente della Provincia di Perugia in occasione del 197° della fondazione dell'Arma dei Carabinieri. “Nell'anno del 150° anniversario dell'unità d'Italia spicca la data di oggi come ricordo e celebrazione dell'Annuale – il 197° - della fondazione dell'Arma dei Carabinieri. Molte ricorrenze, alla luce dei festeggiamenti per l'unità nazionale, ricevono un'attenzione nuova, testimoniano una partecipazione, popolare e delle istituzioni, particolarmente sentita. La ricorrenza legata alla storia dell'Arma dei Carabinieri ha, fra gli eventi destinati a rendere stabile il legame fra la società e le sue istituzioni, un posto del tutto originale e significativo.” “Essa, infatti – precisa il presidente dell’ente - ci mette in contatto con il lunghissimo periodo antecedente l'affermazione dell'unità del 1861, ci porta indietro nel tempo come a farci rivivere, anche attraverso le vicende dei Carabinieri, il lungo periodo risorgimentale, le lotte e le passioni che, tra sacrifici e sconfitte, hanno preparato materialmente il processo unitario.” “Nella storia esaltante degli eroi del nostro Risorgimento, i Carabinieri hanno, sin dall'inizio, un ruolo di “prossimità”, di vicinanza alle esigenze di quanti si sentono minacciati nella propria incolumità individuale e sociale. Colpisce molto il fatto che qualunque intervento dei Carabinieri voluti da Vittorio Emanuele I nel 1814 dovesse rispondere immediatamente, nel quadro di una gerarchia molto puntigliosa e ordinata in termini di difesa dell'ordine pubblico, alle esigenze espresse dalla popolazione. La storia dell'Arma è la costante traduzione in una pratica che, col passare degli anni e le trasformazioni della società e della politica, si è fatta ogni giorno più difficile e delicata, ma anche più esaltante e densa di realizzazioni esaltanti”. “Nella nostra provincia – conclude il Presidente della Provincia di Perugia - l'Arma è oggi un insostituibile partner, votato alla dedizione totale per le istituzioni locali e alla messa in campo di un'esperienza nella lotta alla criminalità e alle insidie dei “malviventi” della quale tutti possiamo avvantaggiarci. Ciò è tanto più vero per un'amministrazione come la Provincia di Perugia, dotatasi di un corpo di polizia che, molto più giovane dei Carabinieri, ha fatto del principio dell'ascolto delle richieste dei cittadini il proprio cardine operativo. La nostra polizia ripercorre lo stesso entusiasmo, la stessa abnegazione, la stessa volontà di risultati che ha segnato la nascita dell'Arma dei Carabinieri e, come essa, saprà affrontare i mutamenti sociali e politici per mantenere intatta la propria lealtà, la propria professionalità, il proprio senso del dovere verso la collettività”.
OI11374.PORT/GG
(Cittadino e Provincia – Perugia, 6 giugno ‘11) - “Nella nostra provincia, l'Arma è oggi un insostituibile partner, votato alla dedizione totale per le istituzioni locali e alla messa in campo di un'esperienza nella lotta alla criminalità e alle insidie dei “malviventi” della quale tutti possiamo avvantaggiarci.” E’ quanto dichiarato dal Presidente della Provincia di Perugia in occasione del 197° della fondazione dell'Arma dei Carabinieri. “Nell'anno del 150° anniversario dell'unità d'Italia spicca la data di oggi come ricordo e celebrazione dell'Annuale – il 197° - della fondazione dell'Arma dei Carabinieri. Molte ricorrenze, alla luce dei festeggiamenti per l'unità nazionale, ricevono un'attenzione nuova, testimoniano una partecipazione, popolare e delle istituzioni, particolarmente sentita. La ricorrenza legata alla storia dell'Arma dei Carabinieri ha, fra gli eventi destinati a rendere stabile il legame fra la società e le sue istituzioni, un posto del tutto originale e significativo.” “Essa, infatti – precisa il presidente dell’ente - ci mette in contatto con il lunghissimo periodo antecedente l'affermazione dell'unità del 1861, ci porta indietro nel tempo come a farci rivivere, anche attraverso le vicende dei Carabinieri, il lungo periodo risorgimentale, le lotte e le passioni che, tra sacrifici e sconfitte, hanno preparato materialmente il processo unitario.” “Nella storia esaltante degli eroi del nostro Risorgimento, i Carabinieri hanno, sin dall'inizio, un ruolo di “prossimità”, di vicinanza alle esigenze di quanti si sentono minacciati nella propria incolumità individuale e sociale. Colpisce molto il fatto che qualunque intervento dei Carabinieri voluti da Vittorio Emanuele I nel 1814 dovesse rispondere immediatamente, nel quadro di una gerarchia molto puntigliosa e ordinata in termini di difesa dell'ordine pubblico, alle esigenze espresse dalla popolazione. La storia dell'Arma è la costante traduzione in una pratica che, col passare degli anni e le trasformazioni della società e della politica, si è fatta ogni giorno più difficile e delicata, ma anche più esaltante e densa di realizzazioni esaltanti”. “Nella nostra provincia – conclude il Presidente della Provincia di Perugia - l'Arma è oggi un insostituibile partner, votato alla dedizione totale per le istituzioni locali e alla messa in campo di un'esperienza nella lotta alla criminalità e alle insidie dei “malviventi” della quale tutti possiamo avvantaggiarci. Ciò è tanto più vero per un'amministrazione come la Provincia di Perugia, dotatasi di un corpo di polizia che, molto più giovane dei Carabinieri, ha fatto del principio dell'ascolto delle richieste dei cittadini il proprio cardine operativo. La nostra polizia ripercorre lo stesso entusiasmo, la stessa abnegazione, la stessa volontà di risultati che ha segnato la nascita dell'Arma dei Carabinieri e, come essa, saprà affrontare i mutamenti sociali e politici per mantenere intatta la propria lealtà, la propria professionalità, il proprio senso del dovere verso la collettività”.
OI11374.PORT/GG