(Cittadino e Provincia) – Perugia, 26 gennaio ‘23 - La presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti alla vigilia del Giorno della Memoria del 27 gennaio ha inviato una lettera a tutte le studentesse e gli studenti, i dirigenti scolastici, insegnanti e personale degli Istituti scolastici della provincia.
“Domani 27 gennaio, insieme con le Nazioni Unite celebreremo, ancora una volta, la Giornata Internazionale della memoria delle vittime dell'Olocausto.
Quel giorno ricorderemo i sei milioni di uomini, donne e bambini ebrei, rom, sinti, oppositori politici, disabili, omosessuali, testimoni di Geova, perseguitati e sterminati, a freddo, con una metodicità ossessiva, dal regime nazista e dal silenzio complice di molti altri.
Lo facciamo perché quella tremenda atrocità non può e non deve essere mai dimenticata, perché il rifiuto di quell’orrore deve continuare a crescere ovunque, in tutte le generazioni, perché ricordare il passato è fondamentale per proteggere il futuro.
Un anno fa, la guerra è tornata a infuriare in Europa dopo che noi tutti, a 78 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e a oltre vent’anni dalle guerre nella ex Jugoslavia, credevamo di averla cancellata per sempre dalla storia del vecchio continente. Così è per l’odio, l’intolleranza, il razzismo, l’antisemitismo e la xenofobia che continuano a provocare sempre nuovi crimini intollerabili in tante parti del mondo. Per evitare che tutto questo possa diffondersi e prendere il sopravvento è necessario che tutti ci impegniamo a non essere mai indifferenti davanti alla sofferenza altrui, a contrastare tutte le forme di violenza e a essere sempre vigili.
75 anni fa, in questi giorni entrava in vigore la nostra Costituzione dove è stato solennemente sancito che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Nello stesso anno, il 10 dicembre del 1948, veniva proclamata anche la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani in cui si riconosce che “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti... e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
Queste Carte Fondamentali sono tra le più importanti conquiste dell’umanità che ciascuno di noi è chiamato a difendere ogni giorno, in ogni momento della giornata, sostenendo i diritti umani e la dignità di tutti, a cominciare dalle minoranze e le diversità.
Il virus dell’odio muta facilmente e, spesso, invece di sparire si nasconde. Ma è sempre in agguato. Così è, come ci ricorda spesso Papa Francesco, anche per l’indifferenza che “paralizza e impedisce di fare quel che è giusto anche quando si sa che è giusto”.
Facciamo dunque memoria, prendiamoci cura della memoria con la mente e con il cuore, e impegniamoci tutti a costruire un presente e un futuro più umano per tutti.
Oi23009.red/RB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 26 gennaio ‘23 - La presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti alla vigilia del Giorno della Memoria del 27 gennaio ha inviato una lettera a tutte le studentesse e gli studenti, i dirigenti scolastici, insegnanti e personale degli Istituti scolastici della provincia.
“Domani 27 gennaio, insieme con le Nazioni Unite celebreremo, ancora una volta, la Giornata Internazionale della memoria delle vittime dell'Olocausto.
Quel giorno ricorderemo i sei milioni di uomini, donne e bambini ebrei, rom, sinti, oppositori politici, disabili, omosessuali, testimoni di Geova, perseguitati e sterminati, a freddo, con una metodicità ossessiva, dal regime nazista e dal silenzio complice di molti altri.
Lo facciamo perché quella tremenda atrocità non può e non deve essere mai dimenticata, perché il rifiuto di quell’orrore deve continuare a crescere ovunque, in tutte le generazioni, perché ricordare il passato è fondamentale per proteggere il futuro.
Un anno fa, la guerra è tornata a infuriare in Europa dopo che noi tutti, a 78 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e a oltre vent’anni dalle guerre nella ex Jugoslavia, credevamo di averla cancellata per sempre dalla storia del vecchio continente. Così è per l’odio, l’intolleranza, il razzismo, l’antisemitismo e la xenofobia che continuano a provocare sempre nuovi crimini intollerabili in tante parti del mondo. Per evitare che tutto questo possa diffondersi e prendere il sopravvento è necessario che tutti ci impegniamo a non essere mai indifferenti davanti alla sofferenza altrui, a contrastare tutte le forme di violenza e a essere sempre vigili.
75 anni fa, in questi giorni entrava in vigore la nostra Costituzione dove è stato solennemente sancito che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Nello stesso anno, il 10 dicembre del 1948, veniva proclamata anche la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani in cui si riconosce che “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti... e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
Queste Carte Fondamentali sono tra le più importanti conquiste dell’umanità che ciascuno di noi è chiamato a difendere ogni giorno, in ogni momento della giornata, sostenendo i diritti umani e la dignità di tutti, a cominciare dalle minoranze e le diversità.
Il virus dell’odio muta facilmente e, spesso, invece di sparire si nasconde. Ma è sempre in agguato. Così è, come ci ricorda spesso Papa Francesco, anche per l’indifferenza che “paralizza e impedisce di fare quel che è giusto anche quando si sa che è giusto”.
Facciamo dunque memoria, prendiamoci cura della memoria con la mente e con il cuore, e impegniamoci tutti a costruire un presente e un futuro più umano per tutti.
Oi23009.red/RB