'La Provincia auspica che lo spazio del dialogo diventi ogni giorno più ampio e sia tempo della maturazione della solidarietàfra esseri umani'
(Cittadino e Provincia – Perugia, 3 ottobre ’12) – “Nell'incontro del "Cortile dei gentili", che completa l'annuale ricorrenza del 4 ottobre ad Assisi, il grande cuore ecumenico di San Francesco riaccende un dialogo al quale sono chiamati tutti gli uomini e le donne che intendono parlare in nome della loro responsabilità di fronte alla vita e al creato”. E’ la nota del presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi in occasione della ricorrenza di San Francesco. “L'evento ha, quest'anno, la dimensione particolarmente forte – prosegue Guasticchi - della "testimonianza". E testimonianze molto autorevoli sono destinate a lasciare un segno indelebile nella comunità francescana, nella città di Assisi, in tutta la regione dell'Umbria: il presidente Napolitano, il cardinale Ravasi, il ministro Passera. Con loro molti intellettuali che, in diversi campi della cultura, offrono le loro riflessioni ad incremento di quello spirito di confidente comprensione dell'altro che san Francesco ha fatto nascere dal seme della sua conversione”. “La traccia del santo, con tutto il carico delle difficoltà patite e della bontà ovunque seminata, invita – aggiunge Guasticchi - ancora oggi a muovere i nostri passi nella direzione dell'incontro fra anime con diverse visioni del mondo, un mondo secondo molti privo di quella luce immortale che riscalda e illumina la fede di tanti altri fratelli. Poiché però il creato, o il mondo, pone a tutti gli stessi interrogativi, è importante che il "Cortile dei gentili" risuoni delle voci discordanti dei figli dell'universo. Così il riconoscimento verso chi, dal pontefice a mons. Ravasi ai frati del Sacro Convento, ha voluto aprire in Assisi questo spazio di riferimento per le coscienze di credenti e non credenti è grande e convinto”. “La Provincia di Perugia – conclude Guasticchi - auspica che intorno al fulcro del "Cortile" lo spazio ideale del dialogo diventi ogni giorno più ampio e si faccia ovunque tempo della maturazione della solidarietà fra esseri umani”.
Oi12591.GC/PORT.GG
(Cittadino e Provincia – Perugia, 3 ottobre ’12) – “Nell'incontro del "Cortile dei gentili", che completa l'annuale ricorrenza del 4 ottobre ad Assisi, il grande cuore ecumenico di San Francesco riaccende un dialogo al quale sono chiamati tutti gli uomini e le donne che intendono parlare in nome della loro responsabilità di fronte alla vita e al creato”. E’ la nota del presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi in occasione della ricorrenza di San Francesco. “L'evento ha, quest'anno, la dimensione particolarmente forte – prosegue Guasticchi - della "testimonianza". E testimonianze molto autorevoli sono destinate a lasciare un segno indelebile nella comunità francescana, nella città di Assisi, in tutta la regione dell'Umbria: il presidente Napolitano, il cardinale Ravasi, il ministro Passera. Con loro molti intellettuali che, in diversi campi della cultura, offrono le loro riflessioni ad incremento di quello spirito di confidente comprensione dell'altro che san Francesco ha fatto nascere dal seme della sua conversione”. “La traccia del santo, con tutto il carico delle difficoltà patite e della bontà ovunque seminata, invita – aggiunge Guasticchi - ancora oggi a muovere i nostri passi nella direzione dell'incontro fra anime con diverse visioni del mondo, un mondo secondo molti privo di quella luce immortale che riscalda e illumina la fede di tanti altri fratelli. Poiché però il creato, o il mondo, pone a tutti gli stessi interrogativi, è importante che il "Cortile dei gentili" risuoni delle voci discordanti dei figli dell'universo. Così il riconoscimento verso chi, dal pontefice a mons. Ravasi ai frati del Sacro Convento, ha voluto aprire in Assisi questo spazio di riferimento per le coscienze di credenti e non credenti è grande e convinto”. “La Provincia di Perugia – conclude Guasticchi - auspica che intorno al fulcro del "Cortile" lo spazio ideale del dialogo diventi ogni giorno più ampio e si faccia ovunque tempo della maturazione della solidarietà fra esseri umani”.
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