Esperte e docenti a confronto con gli studenti del Pieralli e dell’Istituto comprensivo 9 nell’incontro promosso da Provincia e Consigliera di parità
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 8 marzo ‘24 – Il “gender gap” nelle scelte formative ed educative “non è solo un problema di diritti, ma di benessere”.
Questo il messaggio uscito a chiare note dall’incontro dal titolo “Ragazze e percorsi formativi tecnoscientifici: il binomio che funziona”, promosso questa mattina da Provincia di Perugia e Consigliera di parità della Provincia di Perugia per celebrare la Giornata internazionale della donna.
Un incontro rivolto ad alcune scolaresche del Liceo Assunta Pieralli e dell’Istituto comprensivo Perugia 9, alle quali le relatrici, anche attraverso esempi concreti, hanno voluto far comprendere come il mondo della scienza e della tecnologia non sia affatto precluso alle donne, bensì abbia sempre più bisogno di loro.
La dirigente del Pieralli Simona Zoncheddu, coordinatrice dell’incontro, ha scelto di aprire con l’immagine di Ipazia, un simbolo ante litteram dell’emancipazione femminile, provando così a interrogarsi su quali progressi siano stati compiuti dal quarto secolo in avanti sul piano del superamento degli stereotipi.
“I numeri parlano di un forte divario anche in Italia – ha ricordato – eppure le donne si possono affermare in ambito scientifico, come dimostrano i tanti esempi che la storia anche contemporanea ci propone”. E il pensiero è corso all’umbra Ursula Grohmann, ricercatrice d’eccellenza in ambito medico, recentemente scomparsa.
La presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti, nel ricordare come l’Ente sia stato il primo ad aver inserito nello statuto il tema delle pari opportunità e ad aver istituito un apposito ufficio, ha scelto di portare la sua testimoniare personale. “Il 6 aprile del 2000 mi sono laureata in ingegneria meccanica – ha riferito – per poi diventare dottore di ricerca e creare una start up dedicata all'efficienza energetica. La mia esperienza dimostra che nessun percorso è segnato. Il nostro carisma femminile serve al settore tecnologico e fa la differenza”.
Dalla consigliera provinciale con delega alle pari opportunità Erika Borghesi è giunto l’invito a continuare a battersi per il raggiungimento della parità di genere. “A questo ritmo – ha spiegato - ci vorranno oltre 130 anni per colmare il divario. È importante incentivare le giovani ad avvicinarsi alle discipline stem e valorizzare i talenti, perché la parità di genere è motore dello sviluppo economico”. Borghesi ha quindi apprezzato la scelta dell’Istituto comprensivo 9 di intitolare la propria scuola a Margherita Hack, simbolo di tante battaglie civili e politiche.
Giuliana Astarita Consigliera di parità della Provincia di Perugia ha ricordato come secondo un rapporto Onu l’istruzione in Italia è caratterizzata da una sottorappresentazione femminile soprattutto nelle discipline stem e nel campo dell’intelligenza artificiale e dalla persistenza di una differenza di genere nei libri di testo. “È molto importante – ha sostenuto - riconoscere il valore di ciascuno di noi, il percorso delle donne che ci hanno preceduto ed utilizzare un linguaggio capace di superare gli stereotipi”.
A seguire sono intervenute Mirella Damiani e Maria Giovanna Ranalli, docenti del Dipartimento di scienze politiche dell’Università degli studi di Perugia, secondo le quali “non c’è solo un problema di diritti, ma di benessere, perché vuol dire che c'è stato uno spreco di talenti ai danni di tutta la collettività”.
Valentina Falucca, docente del Pieralli, ha esortato a “scardinare nelle nostre menti i pregiudizi ancora così radicati”. Ed ha illustrato alcuni progetti laboratoriali sviluppati presso il suo istituto per contrastare il divario di genere.
La docente del Dipartimento di ingegneria dell’Università di Perugia Linda Barelli ha parlato di possibili nuovi modelli didattici più funzionali affinché le discipline stem siano più abbordabili da tutti gli studenti. “I mutamenti in atto – ha detto - e la rivoluzione del competenze fanno sì che si abbia sempre più bisogno anche sul nostro territorio di competenze stem e di persone che le sviluppino”.
Morena Passeri, dirigente dell’Istituto comprensivo Perugia 9 ha ricordato come insieme al dipartimento di matematica siano state implementate le conoscenze stem già dall'infanzia, con un curriculum verticale che culmina alle medie.
A chiudere l’incontro con gli studenti è stata l’astrofisica Cristiana Spingola e la sua testimonianza in qualità di ricercatrice dell’Istituto radioastronomia di Bologna.
Pariopportunità24008.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 8 marzo ‘24 – Il “gender gap” nelle scelte formative ed educative “non è solo un problema di diritti, ma di benessere”.
Questo il messaggio uscito a chiare note dall’incontro dal titolo “Ragazze e percorsi formativi tecnoscientifici: il binomio che funziona”, promosso questa mattina da Provincia di Perugia e Consigliera di parità della Provincia di Perugia per celebrare la Giornata internazionale della donna.
Un incontro rivolto ad alcune scolaresche del Liceo Assunta Pieralli e dell’Istituto comprensivo Perugia 9, alle quali le relatrici, anche attraverso esempi concreti, hanno voluto far comprendere come il mondo della scienza e della tecnologia non sia affatto precluso alle donne, bensì abbia sempre più bisogno di loro.
La dirigente del Pieralli Simona Zoncheddu, coordinatrice dell’incontro, ha scelto di aprire con l’immagine di Ipazia, un simbolo ante litteram dell’emancipazione femminile, provando così a interrogarsi su quali progressi siano stati compiuti dal quarto secolo in avanti sul piano del superamento degli stereotipi.
“I numeri parlano di un forte divario anche in Italia – ha ricordato – eppure le donne si possono affermare in ambito scientifico, come dimostrano i tanti esempi che la storia anche contemporanea ci propone”. E il pensiero è corso all’umbra Ursula Grohmann, ricercatrice d’eccellenza in ambito medico, recentemente scomparsa.
La presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti, nel ricordare come l’Ente sia stato il primo ad aver inserito nello statuto il tema delle pari opportunità e ad aver istituito un apposito ufficio, ha scelto di portare la sua testimoniare personale. “Il 6 aprile del 2000 mi sono laureata in ingegneria meccanica – ha riferito – per poi diventare dottore di ricerca e creare una start up dedicata all'efficienza energetica. La mia esperienza dimostra che nessun percorso è segnato. Il nostro carisma femminile serve al settore tecnologico e fa la differenza”.
Dalla consigliera provinciale con delega alle pari opportunità Erika Borghesi è giunto l’invito a continuare a battersi per il raggiungimento della parità di genere. “A questo ritmo – ha spiegato - ci vorranno oltre 130 anni per colmare il divario. È importante incentivare le giovani ad avvicinarsi alle discipline stem e valorizzare i talenti, perché la parità di genere è motore dello sviluppo economico”. Borghesi ha quindi apprezzato la scelta dell’Istituto comprensivo 9 di intitolare la propria scuola a Margherita Hack, simbolo di tante battaglie civili e politiche.
Giuliana Astarita Consigliera di parità della Provincia di Perugia ha ricordato come secondo un rapporto Onu l’istruzione in Italia è caratterizzata da una sottorappresentazione femminile soprattutto nelle discipline stem e nel campo dell’intelligenza artificiale e dalla persistenza di una differenza di genere nei libri di testo. “È molto importante – ha sostenuto - riconoscere il valore di ciascuno di noi, il percorso delle donne che ci hanno preceduto ed utilizzare un linguaggio capace di superare gli stereotipi”.
A seguire sono intervenute Mirella Damiani e Maria Giovanna Ranalli, docenti del Dipartimento di scienze politiche dell’Università degli studi di Perugia, secondo le quali “non c’è solo un problema di diritti, ma di benessere, perché vuol dire che c'è stato uno spreco di talenti ai danni di tutta la collettività”.
Valentina Falucca, docente del Pieralli, ha esortato a “scardinare nelle nostre menti i pregiudizi ancora così radicati”. Ed ha illustrato alcuni progetti laboratoriali sviluppati presso il suo istituto per contrastare il divario di genere.
La docente del Dipartimento di ingegneria dell’Università di Perugia Linda Barelli ha parlato di possibili nuovi modelli didattici più funzionali affinché le discipline stem siano più abbordabili da tutti gli studenti. “I mutamenti in atto – ha detto - e la rivoluzione del competenze fanno sì che si abbia sempre più bisogno anche sul nostro territorio di competenze stem e di persone che le sviluppino”.
Morena Passeri, dirigente dell’Istituto comprensivo Perugia 9 ha ricordato come insieme al dipartimento di matematica siano state implementate le conoscenze stem già dall'infanzia, con un curriculum verticale che culmina alle medie.
A chiudere l’incontro con gli studenti è stata l’astrofisica Cristiana Spingola e la sua testimonianza in qualità di ricercatrice dell’Istituto radioastronomia di Bologna.
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