Biagiotti, "Non solo ente pagatore ma promotore"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 21 dicembre 2010) – Le perdite della S.A.S.E. Spa, la società che gestisce l’aeroporto di Sant’Egidio, hanno fatto scattare la richiesta da parte del consiglio di amministrazione di una ricapitalizzazione dei soci. Alla Provincia di Perugia “il sacrificio” richiesto per ripianare le perdite è pari a 85.376 euro. Perdite che, come ha spiegato l’assessore provinciale al Bilancio Ornella Bellini, sono sottintese nel piano finanziario approvato nel 2008 e che con un potenziale di almeno 250 mila passeggeri l’anno non ci sarebbero più. Di tutto questo se ne è discusso nel corso della II Commissione consiliare permanente presieduta dal consigliere Giampiero Fugnanesi. Un po’ di storia. L’11 giugno di quest’anno la S.A.S.E. ha convocato un’assemblea straordinaria nel corso della quale è stato comunicato ai soci la diminuzione del capitale sociale e le perdite. Ricordiamo che la Provincia di Perugia detiene il 4,27 per cento e questa ricapitalizzazione richiesta “servirà a ripianare le perdite accumulate nel corso del tempo anche nella prospettiva inclusa nel piano finanziario dell’ammodernamento e adeguamento dell’aeroporto per permettere a questa regione una promozione turistica, almeno europea”, ha spiegato l’assessore. “Ovviamente S.A.S.E – continua la Bellini - si deve interrogare sulla opportunità di creare sinergie di collegamento anche con aeroporti regionali limitrofi con scali su altre città europee in modo da evitare duplicati di collegamenti e dare al tempo stesso la possibilità agli umbri e abitanti di zone vicine di usufruire di questo servizio”. Per Bruno Biagiotti (Pdl) “la ricapitalizzazione sta nelle cose, ma solo a patto che si potenzi l’aeroporto. Il mezzo aereo è il più economico, in termini di infrastrutture, ma c’è la necessità di farlo funzionare, magari mettendosi in rete con quelli di regioni confinanti. Non possiamo essere solamente ente pagatore ma promotore, che dia indirizzo. Se non si riempie questo aeroporto di contenuti (cioè tratte) a giugno si rischia il collasso”. Polemiche sono state sollevate da parte di Biagiotti sul nuovo terminal di prossima inaugurazione. A questo Daniela Frullani (Pd) ha replicato che “senza avere una infrastruttura adeguata non si può nemmeno pensare di mettere in rete questo servizio essenziale. Le due cose – ha affermato – devono andare di pari passo e come Provincia abbiamo dato un contributo essenziale”. Daniele Pinaglia (Pd) “auspica” che questo traffico aereo decolli anche in virtù della struttura.
Oi10768.RB
(Cittadino e Provincia – Perugia, 21 dicembre 2010) – Le perdite della S.A.S.E. Spa, la società che gestisce l’aeroporto di Sant’Egidio, hanno fatto scattare la richiesta da parte del consiglio di amministrazione di una ricapitalizzazione dei soci. Alla Provincia di Perugia “il sacrificio” richiesto per ripianare le perdite è pari a 85.376 euro. Perdite che, come ha spiegato l’assessore provinciale al Bilancio Ornella Bellini, sono sottintese nel piano finanziario approvato nel 2008 e che con un potenziale di almeno 250 mila passeggeri l’anno non ci sarebbero più. Di tutto questo se ne è discusso nel corso della II Commissione consiliare permanente presieduta dal consigliere Giampiero Fugnanesi. Un po’ di storia. L’11 giugno di quest’anno la S.A.S.E. ha convocato un’assemblea straordinaria nel corso della quale è stato comunicato ai soci la diminuzione del capitale sociale e le perdite. Ricordiamo che la Provincia di Perugia detiene il 4,27 per cento e questa ricapitalizzazione richiesta “servirà a ripianare le perdite accumulate nel corso del tempo anche nella prospettiva inclusa nel piano finanziario dell’ammodernamento e adeguamento dell’aeroporto per permettere a questa regione una promozione turistica, almeno europea”, ha spiegato l’assessore. “Ovviamente S.A.S.E – continua la Bellini - si deve interrogare sulla opportunità di creare sinergie di collegamento anche con aeroporti regionali limitrofi con scali su altre città europee in modo da evitare duplicati di collegamenti e dare al tempo stesso la possibilità agli umbri e abitanti di zone vicine di usufruire di questo servizio”. Per Bruno Biagiotti (Pdl) “la ricapitalizzazione sta nelle cose, ma solo a patto che si potenzi l’aeroporto. Il mezzo aereo è il più economico, in termini di infrastrutture, ma c’è la necessità di farlo funzionare, magari mettendosi in rete con quelli di regioni confinanti. Non possiamo essere solamente ente pagatore ma promotore, che dia indirizzo. Se non si riempie questo aeroporto di contenuti (cioè tratte) a giugno si rischia il collasso”. Polemiche sono state sollevate da parte di Biagiotti sul nuovo terminal di prossima inaugurazione. A questo Daniela Frullani (Pd) ha replicato che “senza avere una infrastruttura adeguata non si può nemmeno pensare di mettere in rete questo servizio essenziale. Le due cose – ha affermato – devono andare di pari passo e come Provincia abbiamo dato un contributo essenziale”. Daniele Pinaglia (Pd) “auspica” che questo traffico aereo decolli anche in virtù della struttura.
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