Approvato all'unanimità ordine del giorno presentato dal presidente Capitani
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 13 novembre ’10 – Un documento che impegna il Presidente della Provincia e la Giunta a farsi promotori di iniziative nei confronti del Ministero dei Trasporti e dell'Enac affinchè sia data priorità assoluta al rilancio ed al potenziamento dell'aeroporto di Sant'Egidio e nei confronti dei parlamentari umbri e la Giunta regionale dell'Umbria affinché attraverso ogni strumento a loro disposizione si adoperino a proporre un progetto infrastrutturale strategico per l'intera regione. E’ l’ordine del giorno licenziato all’unanimità dalla prima Commissione consiliare permanente della Provincia di Perugia, presentato dal presidente della stessa, Massimiliano Capitani, e integrato con i contributi degli altri commissari. Nel documento, che fa seguito alla visita che la I Commissione ha compiuto a Sant’Egidio lo scorso 30 settembre, prende le mosse dallo studio che l'Enac ha commissionato a Nomisma, dal quale emerge che dei tanti scali presenti sul territorio nazionale, soltanto 14 vengono ritenuti strategici, mentre almeno 24 sono stati giudicati al di fuori dei target minimo di traffico per giustificarne l’attività. “Il rilancio dell'economia regionale – si legge nell’o.d.g. - passa necessariamente per il superamento dell'attuale gap infrastrutturale che esclude l'Umbria dal circuito della competitività nazionale e mondiale: non è assolutamente pensabile arrivare in ritardo all'appuntamento con l'incremento del traffico aereo previsto per gli anni a venire”. Per i membri della I Commissione “escludere l'aeroporto di Sant'Egidio dalle realtà da potenziare decretandone l'inutilità, significa in primo luogo condannare l'Umbria ad una situazione di perenne subalternità rispetto alle altre regioni italiane e nello stesso tempo vanificare gli sforzi economici privati e pubblici fino ad oggi accordati. Intorno allo scalo perugino – recita ancora il documento - possono e devono svilupparsi contestualmente il settore stradale e quello ferroviario cominciando finalmente a ragionare in termini di sviluppo dell'intero sistema”. Numerosi gli interventi che hanno preceduto l’approvazione del documento, a partire da Gianfranco Becchetti (Pd) per il quale occorre fare chiarezza sulle responsabilità in gioco rispetto ai problemi dello scalo perugino. “Nel nostro paese – è il pensiero di Claudio Fallarino (Pd) – manca una vera politica infrastrutturale, soprattutto aerea”. Per Luca Secondi (Pd) la forza del documento sta nell’impegnare direttamente il Governo, mentre Enrico Bastioli (SL) ha proposto di lanciare un appello anche ai parlamentari umbri affinché si prendano a cuore il problema. “Sant’Egidio – ha precisato Luca Baldelli (Prc) – deve essere l’unico aeroporto umbro: non c’è spazio per altri”. Edoardo Alunni (Pdl) ha invece auspicato la compattezza del Consiglio al momento in cui voterà questo ordine del giorno, mentre anche per Giacomo Leonelli (Pd) i parlamentari umbri dovrebbero occuparsi della problematica con un’apposita mozione. Un ok al documento è giunto anche da Giampiero Panfili (Pdl) e Valerio Bazzoffia (Fli) per il quale “un ragionamento sull’aeroporto non può prescindere da uno più ampio sulle condizioni del sistema infrastrutturale regionale”. Della centralità dello scalo perugino ha infine parlato Laura Zampa (Pd). Alla seduta di commissione ha preso parte anche l’assessore al bilancio Ornella Bellini. Quest’ultima ha fatto presente che dal 2011 i Comuni sotto i 30.000 abitanti non potranno entrare a far parte delle partecipate. “Questo significa – ha precisato – che il prossimo anno sarà ridisegnata la compagine societaria della Sase e saranno messe sul mercato alcune sue quote”. L’ordine del giorno passerà ora al vaglio del Consiglio provinciale.
TRA10076.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 13 novembre ’10 – Un documento che impegna il Presidente della Provincia e la Giunta a farsi promotori di iniziative nei confronti del Ministero dei Trasporti e dell'Enac affinchè sia data priorità assoluta al rilancio ed al potenziamento dell'aeroporto di Sant'Egidio e nei confronti dei parlamentari umbri e la Giunta regionale dell'Umbria affinché attraverso ogni strumento a loro disposizione si adoperino a proporre un progetto infrastrutturale strategico per l'intera regione. E’ l’ordine del giorno licenziato all’unanimità dalla prima Commissione consiliare permanente della Provincia di Perugia, presentato dal presidente della stessa, Massimiliano Capitani, e integrato con i contributi degli altri commissari. Nel documento, che fa seguito alla visita che la I Commissione ha compiuto a Sant’Egidio lo scorso 30 settembre, prende le mosse dallo studio che l'Enac ha commissionato a Nomisma, dal quale emerge che dei tanti scali presenti sul territorio nazionale, soltanto 14 vengono ritenuti strategici, mentre almeno 24 sono stati giudicati al di fuori dei target minimo di traffico per giustificarne l’attività. “Il rilancio dell'economia regionale – si legge nell’o.d.g. - passa necessariamente per il superamento dell'attuale gap infrastrutturale che esclude l'Umbria dal circuito della competitività nazionale e mondiale: non è assolutamente pensabile arrivare in ritardo all'appuntamento con l'incremento del traffico aereo previsto per gli anni a venire”. Per i membri della I Commissione “escludere l'aeroporto di Sant'Egidio dalle realtà da potenziare decretandone l'inutilità, significa in primo luogo condannare l'Umbria ad una situazione di perenne subalternità rispetto alle altre regioni italiane e nello stesso tempo vanificare gli sforzi economici privati e pubblici fino ad oggi accordati. Intorno allo scalo perugino – recita ancora il documento - possono e devono svilupparsi contestualmente il settore stradale e quello ferroviario cominciando finalmente a ragionare in termini di sviluppo dell'intero sistema”. Numerosi gli interventi che hanno preceduto l’approvazione del documento, a partire da Gianfranco Becchetti (Pd) per il quale occorre fare chiarezza sulle responsabilità in gioco rispetto ai problemi dello scalo perugino. “Nel nostro paese – è il pensiero di Claudio Fallarino (Pd) – manca una vera politica infrastrutturale, soprattutto aerea”. Per Luca Secondi (Pd) la forza del documento sta nell’impegnare direttamente il Governo, mentre Enrico Bastioli (SL) ha proposto di lanciare un appello anche ai parlamentari umbri affinché si prendano a cuore il problema. “Sant’Egidio – ha precisato Luca Baldelli (Prc) – deve essere l’unico aeroporto umbro: non c’è spazio per altri”. Edoardo Alunni (Pdl) ha invece auspicato la compattezza del Consiglio al momento in cui voterà questo ordine del giorno, mentre anche per Giacomo Leonelli (Pd) i parlamentari umbri dovrebbero occuparsi della problematica con un’apposita mozione. Un ok al documento è giunto anche da Giampiero Panfili (Pdl) e Valerio Bazzoffia (Fli) per il quale “un ragionamento sull’aeroporto non può prescindere da uno più ampio sulle condizioni del sistema infrastrutturale regionale”. Della centralità dello scalo perugino ha infine parlato Laura Zampa (Pd). Alla seduta di commissione ha preso parte anche l’assessore al bilancio Ornella Bellini. Quest’ultima ha fatto presente che dal 2011 i Comuni sotto i 30.000 abitanti non potranno entrare a far parte delle partecipate. “Questo significa – ha precisato – che il prossimo anno sarà ridisegnata la compagine societaria della Sase e saranno messe sul mercato alcune sue quote”. L’ordine del giorno passerà ora al vaglio del Consiglio provinciale.
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