Guasticchi: "sinergia con la Polizia Provinciale per il controllo del territorio"
(Cittadino e Provincia – 5 giugno 2012) – Durante un incontro della prima commissione consiliare permanente della Provincia è stato affrontato il problema della crisi idrica. Hanno partecipato il presidente della Cia Domenico Brugnoni, Paolo Alunni Rossetti della Confagricoltura e Mario Paolucci della Coldiretti. Prima degli interventi l’ingegnere provinciale Gianluca Paggi, dirigente del servizio difesa e gestione idraulica, ha delineato i tratti principali della situazione idrica nel nostro territorio: “La Regione Umbria ha chiesto lo stato di calamità naturale per l’emergenza idrica. Con le ultime piogge siamo un po’ migliorati e i vincoli della ordinanza ora sono quelli ordinari. E’attivo un tavolo permanente tra Regione, Provincia e associazioni di categoria intorno a questo importante argomento”. “Ecco la situazione idrica. Montedoglio: dopo l’incidente c’è stato un drastico calo delle riserve impegnate ed è stata creata una ‘cabina di regia’ che segua passo per passo la situazione. E’stato diminuito il contributo degli afflussi sul Tevere per poter invasare l’acqua sufficiente. Sono disponibili 50milioni di metri cubi. Comunque le ultime piogge non sono state risolutive. Tutte le reti della diga saranno gestite. Lago Trasimeno: Buone notizie. Si sta procedendo all’allaccio della zona sud con Montedoglio, che è in grado di fornire il supporto all’irrigazione. Ci sarà qualche problema per chi attinge dal Tevere (abbiamo visto sopra perché), principalmente nel tratto che va da Pierantonio e la diga sul Chiascio). Questo fiume è in buone condizioni”: “Sarà comunque una stagione difficile per tutte le attività che sono sul lago e che non sono allacciate alle reti di Montedoglio. Per finire, il Nestore è in una crisi incredibile e di recente c’è stato anche un problema di inquinamento”. Per Brugnoni della Confederazione italiana agricoltori il settore da lui rappresentato usa l’acqua ma non la consuma: “Siamo a monte di una filiera importante e virtuosa concentrata soprattutto sulle coltivazioni del tabacco e del settore ortofrutticolo. L’Umbria non può fare a meno di un’agricoltura specializzata. Abbiamo fatto in tanti dei sacrifici per convertire i nostri impianti con quelli a goccia più orientati verso il risparmio idrico. Siamo infatti per un uso accorto del patrimonio acque e non per lo spreco. Il tavolo permanente è molto utile e va assolutamente mantenuto”. Anche per Rossetti gli agricoltori hanno sempre fatto la loro parte: “Abbiamo modulato le nostre colture in modo da consumare meno acqua, emblematico è l’esempio del mais. Per noi andrebbe sfruttato l’invaso di Pietrafitta per gli attingimenti, in zona ci sono parecchie aziende agrarie che hanno bisogno di quell’acqua”. Paolucci ha spiegato che l’Umbria ha imprenditori agricoli professionali e che se vogliamo mantenere alti livelli di colture l’acqua è fondamentale: purtroppo in questo momento siamo in condizioni di criticità. Nel suo intervento il consigliere Enrico Bastioli, capogruppo dei socialisti riformisti ha aggiunto: “Purtroppo la situazioni climatica sta cambiando, ma noi come politici dobbiamo semplificare e stare vicino a chi si trova in difficoltà”. In questa sede si è anche parlato del problema dell’Imu per gli agricoltori. Il presidente della prima commissione Massimiliano Capitani ha spiegato che questa tassa sarebbe stata molto più devastante se non fossero scese in campo le associazioni di categoria. “Gli agricoltori hanno detto sì all’Imu per la prima casa, come tutti i lavoratori, e un deciso no alla tassa sui volumi usati per l’agricoltura, che sono beni strumentali indispensabili” ha spiegato Brugnoni. Per il consigliere Franco Granocchia il settore agricolo è in grave sofferenza e bisogna cercare di aiutarlo in tutti i modi, anche lavorando a livello europeo. In conclusione l’assessore all’Agricoltura Roberto Bertini ha spiegato che oggi la Provincia ha ruolo diverso, in questo ambito, di coordinamento e di sostegno al mondo agricolo. Ora uno dei nostri lavori più importanti è fare sì che, vista la crisi idrica, si possa lavorare per far avere a più agricoltori possibili i contributi per l’irrigazione goccia a goccia.
Oi12333.MLF
(Cittadino e Provincia – 5 giugno 2012) – Durante un incontro della prima commissione consiliare permanente della Provincia è stato affrontato il problema della crisi idrica. Hanno partecipato il presidente della Cia Domenico Brugnoni, Paolo Alunni Rossetti della Confagricoltura e Mario Paolucci della Coldiretti. Prima degli interventi l’ingegnere provinciale Gianluca Paggi, dirigente del servizio difesa e gestione idraulica, ha delineato i tratti principali della situazione idrica nel nostro territorio: “La Regione Umbria ha chiesto lo stato di calamità naturale per l’emergenza idrica. Con le ultime piogge siamo un po’ migliorati e i vincoli della ordinanza ora sono quelli ordinari. E’attivo un tavolo permanente tra Regione, Provincia e associazioni di categoria intorno a questo importante argomento”. “Ecco la situazione idrica. Montedoglio: dopo l’incidente c’è stato un drastico calo delle riserve impegnate ed è stata creata una ‘cabina di regia’ che segua passo per passo la situazione. E’stato diminuito il contributo degli afflussi sul Tevere per poter invasare l’acqua sufficiente. Sono disponibili 50milioni di metri cubi. Comunque le ultime piogge non sono state risolutive. Tutte le reti della diga saranno gestite. Lago Trasimeno: Buone notizie. Si sta procedendo all’allaccio della zona sud con Montedoglio, che è in grado di fornire il supporto all’irrigazione. Ci sarà qualche problema per chi attinge dal Tevere (abbiamo visto sopra perché), principalmente nel tratto che va da Pierantonio e la diga sul Chiascio). Questo fiume è in buone condizioni”: “Sarà comunque una stagione difficile per tutte le attività che sono sul lago e che non sono allacciate alle reti di Montedoglio. Per finire, il Nestore è in una crisi incredibile e di recente c’è stato anche un problema di inquinamento”. Per Brugnoni della Confederazione italiana agricoltori il settore da lui rappresentato usa l’acqua ma non la consuma: “Siamo a monte di una filiera importante e virtuosa concentrata soprattutto sulle coltivazioni del tabacco e del settore ortofrutticolo. L’Umbria non può fare a meno di un’agricoltura specializzata. Abbiamo fatto in tanti dei sacrifici per convertire i nostri impianti con quelli a goccia più orientati verso il risparmio idrico. Siamo infatti per un uso accorto del patrimonio acque e non per lo spreco. Il tavolo permanente è molto utile e va assolutamente mantenuto”. Anche per Rossetti gli agricoltori hanno sempre fatto la loro parte: “Abbiamo modulato le nostre colture in modo da consumare meno acqua, emblematico è l’esempio del mais. Per noi andrebbe sfruttato l’invaso di Pietrafitta per gli attingimenti, in zona ci sono parecchie aziende agrarie che hanno bisogno di quell’acqua”. Paolucci ha spiegato che l’Umbria ha imprenditori agricoli professionali e che se vogliamo mantenere alti livelli di colture l’acqua è fondamentale: purtroppo in questo momento siamo in condizioni di criticità. Nel suo intervento il consigliere Enrico Bastioli, capogruppo dei socialisti riformisti ha aggiunto: “Purtroppo la situazioni climatica sta cambiando, ma noi come politici dobbiamo semplificare e stare vicino a chi si trova in difficoltà”. In questa sede si è anche parlato del problema dell’Imu per gli agricoltori. Il presidente della prima commissione Massimiliano Capitani ha spiegato che questa tassa sarebbe stata molto più devastante se non fossero scese in campo le associazioni di categoria. “Gli agricoltori hanno detto sì all’Imu per la prima casa, come tutti i lavoratori, e un deciso no alla tassa sui volumi usati per l’agricoltura, che sono beni strumentali indispensabili” ha spiegato Brugnoni. Per il consigliere Franco Granocchia il settore agricolo è in grave sofferenza e bisogna cercare di aiutarlo in tutti i modi, anche lavorando a livello europeo. In conclusione l’assessore all’Agricoltura Roberto Bertini ha spiegato che oggi la Provincia ha ruolo diverso, in questo ambito, di coordinamento e di sostegno al mondo agricolo. Ora uno dei nostri lavori più importanti è fare sì che, vista la crisi idrica, si possa lavorare per far avere a più agricoltori possibili i contributi per l’irrigazione goccia a goccia.
Oi12333.MLF