(Cittadino e Provincia) – Perugia, 4 maggio 2013 – Una malattia misteriosa dalle molteplici forme che attualmente può contare solo su terapie farmacologiche capaci di curare e trattare il paziente, ma non di guarirlo in maniera definitiva. Di questo si è parlato stamattina in Provincia presso la Sala Falcone e Borsellino durante “L’Alzheimer si può curare?”, il seminario conclusivo del corso di formazione “Come prendersi cura del malato di Alzheimer”. L’iniziativa, promossa dalla Provincia di Perugia, AMATA Umbria, Azienda ospedaliera di Perugia, Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale (sezione di gerontologia e geriatria), attraverso diversi appuntamenti ha permesso a circa 70 partecipanti tra familiari, volontari e operatori, di approfondire i molteplici aspetti legati alla malattia. Al seminario, durante cui si è svolta anche la verifica e la valutazione finale del corso, sono intervenuti il vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, la presidente di AMATA Umbria Annalisa Longo, Patrizia Mecocci Direttore S.C. Geriatria e Scuola Specializzazione in Gerontologia e Geriatria, Università Studi Perugia, Ospedale S. Maria della Misericordia, Stefano Federici psicologo e professore di Psicologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione Università Studi Perugia e Francesco Delicati musico terapeuta ed arte-counselor. “Questo corso verte sulla sanità del futuro con sempre meno interventi clinici e sempre di più interventi di educazione sanitaria diretti alla conoscenza della malattia per supportare i malati e le famiglie nell’assistenza quotidiana – ha commentato il vice presidente Rossi – oggi la formazione è fondamentale per offrire risposte professionali pertinenti ed adeguate in un settore molto delicato dove non è possibile commettere errori. Per tale motivo stiamo sostenendo le attività seminariali dell’associazionismo socio-sanitario nella speranza che possa diventare parte integrante e strutturale dei servizi sanitari pubblici”. Durante il suo intervento la professoressa Mecocci nell’approfondire i vari aspetti della malattia, l’importanza della corretta alimentazione ricca di frutta e verdura per la prevenzione e le terapie farmacologiche attualmente a disposizione, ha rimarcato l’importanza della collaborazione in “un mondo complicato e complesso che richiede un impegno costante nella conoscenza dei cambiamenti, delle aspettative e delle attese di ciascun paziente”. L’efficacia e le potenzialità delle terapie non farmacologiche sono state invece sottolineate da Federici il quale ha parlato anche del ruolo del terapista in ogni operatore che lavora accanto al malato, mentre Delicati ha mostrato i filmati delle attività artistiche che AMATA Umbria propone per i malati di grado lieve e moderato presso i locali del Cesvol di Perugia e per i pazienti di grado avanzato ospiti dei Centri Diurni Alzheimer dell’Asl 2 di Perugia. Infine, la presidente Longo, nel concludere i lavori ha invitato tutti i partecipanti ad approfondire i temi discussi nel seminario “Sei tu che lavori dove vivo io 2013” in programma per venerdì 21 giugno presso la Residenza Fontenuovo. Alla verifica e valutazione finale del corso hanno partecipato Giuliana Casciani caposala, membro Cd AMATA Umbria e Gabriella Piselli caposala S.C. Geriatria, Ospedale S. Maria della Misericordia.
Ast13016.MD
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 4 maggio 2013 – Una malattia misteriosa dalle molteplici forme che attualmente può contare solo su terapie farmacologiche capaci di curare e trattare il paziente, ma non di guarirlo in maniera definitiva. Di questo si è parlato stamattina in Provincia presso la Sala Falcone e Borsellino durante “L’Alzheimer si può curare?”, il seminario conclusivo del corso di formazione “Come prendersi cura del malato di Alzheimer”. L’iniziativa, promossa dalla Provincia di Perugia, AMATA Umbria, Azienda ospedaliera di Perugia, Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale (sezione di gerontologia e geriatria), attraverso diversi appuntamenti ha permesso a circa 70 partecipanti tra familiari, volontari e operatori, di approfondire i molteplici aspetti legati alla malattia. Al seminario, durante cui si è svolta anche la verifica e la valutazione finale del corso, sono intervenuti il vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, la presidente di AMATA Umbria Annalisa Longo, Patrizia Mecocci Direttore S.C. Geriatria e Scuola Specializzazione in Gerontologia e Geriatria, Università Studi Perugia, Ospedale S. Maria della Misericordia, Stefano Federici psicologo e professore di Psicologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione Università Studi Perugia e Francesco Delicati musico terapeuta ed arte-counselor. “Questo corso verte sulla sanità del futuro con sempre meno interventi clinici e sempre di più interventi di educazione sanitaria diretti alla conoscenza della malattia per supportare i malati e le famiglie nell’assistenza quotidiana – ha commentato il vice presidente Rossi – oggi la formazione è fondamentale per offrire risposte professionali pertinenti ed adeguate in un settore molto delicato dove non è possibile commettere errori. Per tale motivo stiamo sostenendo le attività seminariali dell’associazionismo socio-sanitario nella speranza che possa diventare parte integrante e strutturale dei servizi sanitari pubblici”. Durante il suo intervento la professoressa Mecocci nell’approfondire i vari aspetti della malattia, l’importanza della corretta alimentazione ricca di frutta e verdura per la prevenzione e le terapie farmacologiche attualmente a disposizione, ha rimarcato l’importanza della collaborazione in “un mondo complicato e complesso che richiede un impegno costante nella conoscenza dei cambiamenti, delle aspettative e delle attese di ciascun paziente”. L’efficacia e le potenzialità delle terapie non farmacologiche sono state invece sottolineate da Federici il quale ha parlato anche del ruolo del terapista in ogni operatore che lavora accanto al malato, mentre Delicati ha mostrato i filmati delle attività artistiche che AMATA Umbria propone per i malati di grado lieve e moderato presso i locali del Cesvol di Perugia e per i pazienti di grado avanzato ospiti dei Centri Diurni Alzheimer dell’Asl 2 di Perugia. Infine, la presidente Longo, nel concludere i lavori ha invitato tutti i partecipanti ad approfondire i temi discussi nel seminario “Sei tu che lavori dove vivo io 2013” in programma per venerdì 21 giugno presso la Residenza Fontenuovo. Alla verifica e valutazione finale del corso hanno partecipato Giuliana Casciani caposala, membro Cd AMATA Umbria e Gabriella Piselli caposala S.C. Geriatria, Ospedale S. Maria della Misericordia.
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