(Cittadino e Provincia) – Perugia 6 maggio 2013 – “Ho discusso nella seduta del Consiglio provinciale del 2 maggio la seconda interrogazione riguardante la situazione dei cattivi odori che da tempo interessano la zona di Ghigiano / Casciano, nel Comune di Gubbio– afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli -. Alla prima interrogazione l’Assessore Bertini aveva risposto che, in seguito al mio documento, Provincia ed Arpa avevano stabilito un contatto e , in base a sopralluoghi e rilevazioni, era stato stabilito che, in misura nettamente prevalente, l’Azienda eugubina Colacem ( così era scritto , in sintesi , nella risposta alla mia prima sollecitazione ) era l’origine di quei fenomeni, determinati da fenomeni di inversione termica che agevolavano il diffondersi di quei miasmi . Forte di questa risposta, avevo sollecitato la Giunta a prendere una posizione netta e chiara, con la richiesta di maggiori controlli e sistemi di rilevazioni migliori da mettere in atto con uno sforzo congiunto, sinergico, tra Istituzioni . Non notando alcuno sviluppo in questo senso, avevo presentato una seconda interrogazione ( quella discussa, appunto , il 2 maggio ) sollecitando di nuovo l’Istituzione Provincia, l’ARPA, tutti i soggetti competenti, a mettere in atto ogni misura utile a garantire la fine di tutti i fenomeni da me evidenziati. In particolare, ho chiesto di potenziare il sistema di rilevazione delle emissioni, con un più ampio spettro di sostanze monitorate e una migliore dislocazione delle centraline , tale da garantire rilevazioni il più possibile precise . La risposta dell’Assessore Bertini mi ha lasciato solo parzialmente soddisfatto : l’Assessore ha riferito che, in base alle informazioni dell’ARPA, nel mese di marzo del 2013 è giunta un’unica segnalazione e nel giorno della stessa ed anche in quelli precedenti il forno del cemento grigio del cementificio Colacem era spento , mentre risultava acceso solo il forno del cemento bianco . Rispetto alla possibile presenza di Acido solfidrico, che spesso si riscontra in situazioni di utilizzo di pet coke, è stato specificato che tale inquinante non è stato mai evidenziato nel corso dei sopralluoghi . Ho colto un elemento di novità importante, il quale però, come ho detto nella replica, è tutto da vedere e da monitorare rispetto alla sua effettiva attuazione : è in fase sperimentale, non ancora a regime, un nuovo sistema di rilevazione che preleverà automaticamente e nello stesso momento, in apposite bombole, sia i fumi emessi dai forni che l’aria in località Ghigiano . Le bombole verranno poi portate presso presso i laboratori ARPA al fine di verificare la composizione dell’aria contenuta nelle stesse. Il tutto a partire da messaggi diffusi tramite cellulari. Tale sistema entrerà in funzione per tutti e due i cementifici eugubini. Bene che il monitoraggio sia condotto a 360 gradi e su tutti gli impianti : ciò è fondamentale e non ho mancato di rilevarlo . La novità, come ho detto, andrà monitorata rispetto alla sua effettiva attuazione, ma un problema rimane aperto : quali sostanze vengono monitorate ? Lo spettro deve essere il più completo possibile, altrimenti può darsi il caso di situazioni di agenti inquinanti presenti ma non rilevati dalle strumentazioni solo perché queste non sono atte a rilevarli. Tale situazione non può essere tollerata, in nome del principio di precauzione che deve ispirare l’azione di tutti , delle Istituzioni come degli operatori economici. Una cosa è certa : la mia battaglia per la vigilanza sulle questioni ambientali continuerà imperterrita, e senza guardare in faccia a nessuno . Massimo rispetto per chi produce e crea lavoro , ma l’economia non è e non può essere ( e questo vale per tutti, a Gubbio e fuori ) una variabile indipendente rispetto alla dignità umana e al diritto di ognuno alla salute e ad un ambiente salubre, nella trasparenza e nella completezza di tutte le informazioni utili”.
Gc13205.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 6 maggio 2013 – “Ho discusso nella seduta del Consiglio provinciale del 2 maggio la seconda interrogazione riguardante la situazione dei cattivi odori che da tempo interessano la zona di Ghigiano / Casciano, nel Comune di Gubbio– afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli -. Alla prima interrogazione l’Assessore Bertini aveva risposto che, in seguito al mio documento, Provincia ed Arpa avevano stabilito un contatto e , in base a sopralluoghi e rilevazioni, era stato stabilito che, in misura nettamente prevalente, l’Azienda eugubina Colacem ( così era scritto , in sintesi , nella risposta alla mia prima sollecitazione ) era l’origine di quei fenomeni, determinati da fenomeni di inversione termica che agevolavano il diffondersi di quei miasmi . Forte di questa risposta, avevo sollecitato la Giunta a prendere una posizione netta e chiara, con la richiesta di maggiori controlli e sistemi di rilevazioni migliori da mettere in atto con uno sforzo congiunto, sinergico, tra Istituzioni . Non notando alcuno sviluppo in questo senso, avevo presentato una seconda interrogazione ( quella discussa, appunto , il 2 maggio ) sollecitando di nuovo l’Istituzione Provincia, l’ARPA, tutti i soggetti competenti, a mettere in atto ogni misura utile a garantire la fine di tutti i fenomeni da me evidenziati. In particolare, ho chiesto di potenziare il sistema di rilevazione delle emissioni, con un più ampio spettro di sostanze monitorate e una migliore dislocazione delle centraline , tale da garantire rilevazioni il più possibile precise . La risposta dell’Assessore Bertini mi ha lasciato solo parzialmente soddisfatto : l’Assessore ha riferito che, in base alle informazioni dell’ARPA, nel mese di marzo del 2013 è giunta un’unica segnalazione e nel giorno della stessa ed anche in quelli precedenti il forno del cemento grigio del cementificio Colacem era spento , mentre risultava acceso solo il forno del cemento bianco . Rispetto alla possibile presenza di Acido solfidrico, che spesso si riscontra in situazioni di utilizzo di pet coke, è stato specificato che tale inquinante non è stato mai evidenziato nel corso dei sopralluoghi . Ho colto un elemento di novità importante, il quale però, come ho detto nella replica, è tutto da vedere e da monitorare rispetto alla sua effettiva attuazione : è in fase sperimentale, non ancora a regime, un nuovo sistema di rilevazione che preleverà automaticamente e nello stesso momento, in apposite bombole, sia i fumi emessi dai forni che l’aria in località Ghigiano . Le bombole verranno poi portate presso presso i laboratori ARPA al fine di verificare la composizione dell’aria contenuta nelle stesse. Il tutto a partire da messaggi diffusi tramite cellulari. Tale sistema entrerà in funzione per tutti e due i cementifici eugubini. Bene che il monitoraggio sia condotto a 360 gradi e su tutti gli impianti : ciò è fondamentale e non ho mancato di rilevarlo . La novità, come ho detto, andrà monitorata rispetto alla sua effettiva attuazione, ma un problema rimane aperto : quali sostanze vengono monitorate ? Lo spettro deve essere il più completo possibile, altrimenti può darsi il caso di situazioni di agenti inquinanti presenti ma non rilevati dalle strumentazioni solo perché queste non sono atte a rilevarli. Tale situazione non può essere tollerata, in nome del principio di precauzione che deve ispirare l’azione di tutti , delle Istituzioni come degli operatori economici. Una cosa è certa : la mia battaglia per la vigilanza sulle questioni ambientali continuerà imperterrita, e senza guardare in faccia a nessuno . Massimo rispetto per chi produce e crea lavoro , ma l’economia non è e non può essere ( e questo vale per tutti, a Gubbio e fuori ) una variabile indipendente rispetto alla dignità umana e al diritto di ognuno alla salute e ad un ambiente salubre, nella trasparenza e nella completezza di tutte le informazioni utili”.
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