(Cittadino e Provincia) – Perugia 27 maggio 2013 – “Pur non potendo parteciparvi direttamente per impegni personali presi da tempo – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - mi dichiaro totalmente solidale con lo spirito e la sostanza della “ Marcia nazionale contro biogas e biomasse “ che si terrà domani, con partenza da Santa Maria degli Angeli. Il mio impegno e la mia coerenza su tale tema sono assolutamente incontrovertibili , pertanto sarebbe incomprensibile non aggiungere alle tante mozioni, interrogazioni e interpellanze presentate da me e da altri consiglieri ( vedi quelle sulle situazioni di Fossato di Vico, Costacciaro , Panicale, Massa Martana, Santa ecc.. ), alle azioni intraprese in merito in Provincia ( Ente che ha prerogative fondamentali rispetto alla partita in questione ), l’appoggio ad un evento che non solo condivido , ma che rimette al centro la partecipazione ed il protagonismo democratico delle comunità umbre. Non sono contrario a prescindere a tutti gli impianti a biomasse e a tutti gli impianti a biogas, come non lo è nessun cittadino : mi oppongo fermamente al fatto che, nove volte su dieci, e qualche volta dieci volte su dieci, nella nostra Provincia e nella nostra Regione ci sono in ballo progetti per impianti assolutamente sovradimensionati, non compatibili con le attività nelle quali sono inseriti, senza alcun rispetto per i principi della filiera corta e della sostenibilità ambientale . E’ questo tipo di progetti che deve vedere un freno , così come deve vedere un freno l’utilizzo troppo esteso, assolutamente sbagliato e distorsivo, di incentivi pubblici per biomasse e biogas che, lungi dal rappresentare un volano per lo sviluppo creano un’economia drogata e di tipo speculativo . E’ora di riportare l’asse della programmazione su impianti di piccoli calibro, complementari e non sostitutivi delle attività agricole, con l’assoluto rispetto del principio della filiera corta. Ciò per una ragione ambientale e anche etica, essendo l’uso troppo esteso delle biomasse ( checché se ne dica ! ) una delle cause del rincaro di certi generi alimentari assolutamente necessari alla vita dell’uomo sul pianeta. Annuncio pure che ho rilanciato in Provincia , con una Mozione, il tema delle distanze degli impianti dai centri abitati, chiedendo il ripristino del limite minimo dei 500 metri, inopportunamente tolto dalla Regione Umbria con il DGR 494 / 2012 ”.
Gc13236.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 27 maggio 2013 – “Pur non potendo parteciparvi direttamente per impegni personali presi da tempo – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - mi dichiaro totalmente solidale con lo spirito e la sostanza della “ Marcia nazionale contro biogas e biomasse “ che si terrà domani, con partenza da Santa Maria degli Angeli. Il mio impegno e la mia coerenza su tale tema sono assolutamente incontrovertibili , pertanto sarebbe incomprensibile non aggiungere alle tante mozioni, interrogazioni e interpellanze presentate da me e da altri consiglieri ( vedi quelle sulle situazioni di Fossato di Vico, Costacciaro , Panicale, Massa Martana, Santa ecc.. ), alle azioni intraprese in merito in Provincia ( Ente che ha prerogative fondamentali rispetto alla partita in questione ), l’appoggio ad un evento che non solo condivido , ma che rimette al centro la partecipazione ed il protagonismo democratico delle comunità umbre. Non sono contrario a prescindere a tutti gli impianti a biomasse e a tutti gli impianti a biogas, come non lo è nessun cittadino : mi oppongo fermamente al fatto che, nove volte su dieci, e qualche volta dieci volte su dieci, nella nostra Provincia e nella nostra Regione ci sono in ballo progetti per impianti assolutamente sovradimensionati, non compatibili con le attività nelle quali sono inseriti, senza alcun rispetto per i principi della filiera corta e della sostenibilità ambientale . E’ questo tipo di progetti che deve vedere un freno , così come deve vedere un freno l’utilizzo troppo esteso, assolutamente sbagliato e distorsivo, di incentivi pubblici per biomasse e biogas che, lungi dal rappresentare un volano per lo sviluppo creano un’economia drogata e di tipo speculativo . E’ora di riportare l’asse della programmazione su impianti di piccoli calibro, complementari e non sostitutivi delle attività agricole, con l’assoluto rispetto del principio della filiera corta. Ciò per una ragione ambientale e anche etica, essendo l’uso troppo esteso delle biomasse ( checché se ne dica ! ) una delle cause del rincaro di certi generi alimentari assolutamente necessari alla vita dell’uomo sul pianeta. Annuncio pure che ho rilanciato in Provincia , con una Mozione, il tema delle distanze degli impianti dai centri abitati, chiedendo il ripristino del limite minimo dei 500 metri, inopportunamente tolto dalla Regione Umbria con il DGR 494 / 2012 ”.
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