(Cittadino e Provincia) – Perugia 1 settembre 2012 – “L’emergenza idrica - scrive in una nota il consigliere provinciale e capogruppo del Prc Luca Baldelli - è sicuramente uno dei principali problemi che attanagliano la Provincia e la Regione e con i quali le nostre collettività devono quotidianamente fare i conti. La Provincia, come ogni anno, ha fatto la sua parte, garantendo al massimo la tutela delle risorse idriche sul proprio territorio . Non solo : ha monitorato con grande attenzione la situazione delle dighe di Montedoglio e di Valfabbrica. Sulla prima presentai un’interrogazione urgente nel 2010, chiedendo la rapida realizzazione dei lavori di messa in sicurezza ; sulla seconda, pur avendo notevoli riserve, per non dire contrarietà, rispetto al percorso che la fece nascere trent’anni fa circa,ho più volte ribadito che la partita del consolidamento strutturale veniva e viene prima di ogni altro elemento di riflessione e di azione. Lo sblocco di oltre 40 milioni di fondi ministeriali, con l’avvio dei lavori di qui a qualche mese, rappresenta quindi per me un elemento di soddisfazione : la diga di Valfabbrica è un dato di fatto ormai, quindi la si trasformi da “ grande incompiuta “ a opera utile per i cittadini umbri e per l’agricoltura del bacino assisano – bastiolo – bettonese . La razionale e corretta della risorsa idrica non può che passare attraverso la riduzione dell’approvvigionamento da sorgenti, corsi d’acqua e pozzi, che sono le fonti più vulnerabili e di incerta sopravvivenza a medio – lungo termine. Questi principi sono tutti contenuti nei Piani generali degli acquedotti. Questo elemento, però, non può farci dimenticare la necessità di impostare una vertenza per chiedere che lo Stato doti gli Enti locali di risorse per far fronte all’avvio di un grande piano di riparazione delle reti idriche, di concerto con i soggetti gestori del ciclo delle acque, che se ne debbono sobbarcare in parte rilevante gli oneri : questo piano genererebbe occupazione e porterebbe al superamento dell’attuale, deprecabile situazione, per la quale più di 1 / 3 dell’acqua va disperso lungo la rete di distribuzione, non arrivando al cittadino. LA Provincia di impegni in questo senso, assieme alla Regione e ai Comuni”.
Gc12344.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 1 settembre 2012 – “L’emergenza idrica - scrive in una nota il consigliere provinciale e capogruppo del Prc Luca Baldelli - è sicuramente uno dei principali problemi che attanagliano la Provincia e la Regione e con i quali le nostre collettività devono quotidianamente fare i conti. La Provincia, come ogni anno, ha fatto la sua parte, garantendo al massimo la tutela delle risorse idriche sul proprio territorio . Non solo : ha monitorato con grande attenzione la situazione delle dighe di Montedoglio e di Valfabbrica. Sulla prima presentai un’interrogazione urgente nel 2010, chiedendo la rapida realizzazione dei lavori di messa in sicurezza ; sulla seconda, pur avendo notevoli riserve, per non dire contrarietà, rispetto al percorso che la fece nascere trent’anni fa circa,ho più volte ribadito che la partita del consolidamento strutturale veniva e viene prima di ogni altro elemento di riflessione e di azione. Lo sblocco di oltre 40 milioni di fondi ministeriali, con l’avvio dei lavori di qui a qualche mese, rappresenta quindi per me un elemento di soddisfazione : la diga di Valfabbrica è un dato di fatto ormai, quindi la si trasformi da “ grande incompiuta “ a opera utile per i cittadini umbri e per l’agricoltura del bacino assisano – bastiolo – bettonese . La razionale e corretta della risorsa idrica non può che passare attraverso la riduzione dell’approvvigionamento da sorgenti, corsi d’acqua e pozzi, che sono le fonti più vulnerabili e di incerta sopravvivenza a medio – lungo termine. Questi principi sono tutti contenuti nei Piani generali degli acquedotti. Questo elemento, però, non può farci dimenticare la necessità di impostare una vertenza per chiedere che lo Stato doti gli Enti locali di risorse per far fronte all’avvio di un grande piano di riparazione delle reti idriche, di concerto con i soggetti gestori del ciclo delle acque, che se ne debbono sobbarcare in parte rilevante gli oneri : questo piano genererebbe occupazione e porterebbe al superamento dell’attuale, deprecabile situazione, per la quale più di 1 / 3 dell’acqua va disperso lungo la rete di distribuzione, non arrivando al cittadino. LA Provincia di impegni in questo senso, assieme alla Regione e ai Comuni”.
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