(Cittadino e Provincia) – Perugia 28 marzo 2013 – “Esprimiamo la più netta contrarietà – affermano in una nota i capogruppo del Prc e del Pdci in Consiglio Provinciale Luca Baldelli e Giampiero Fugnanesi - alla posizione del Gruppo regionale del PDL, illustrata nei giorni scorsi, rispetto alla politica economica e alle scelte generali della Regione Umbria e in maniera specifica relativamente alla problematica della gestione dei rifiuti. Il PDL sostiene che bruciare i rifiuti nei cementifici sia una scelta auspicabile per la Regione, per il suo sistema economico, per i cittadini. Ciò è semplicemente inaccettabile : abbiamo condotto con coerenza e fermezza un’ampia campagna contro il Decreto Clini, firmato dal Ministro in “ zona Cesarini “, nonostante il parere contrario della Camera dei Deputati; abbiamo proposto e portato in votazione, con esito positivo, documenti di opposizione al Decreto del Ministro Clini ; continueremo a dire no ad ogni ipotesi di incenerimento degli CSS e di altri rifiuti comunque denominati, in nome della tutela della salute ambientale e di quella dei cittadini. Le lobbies che parlano per interposti Partiti e schieramenti, anche su base locale, sappiano fin da adesso che si troveranno contro i cittadini di tutti i territori interessati, qualora penseranno di sfruttare le opportunità offerte da dispositivi di legge permissivi per trasformare in impianti di termovalorizzazione i cementifici . Su questo è bene che la Regione si pronunci, perché nelle prossime settimane e nei prossimi mesi avrà un ruolo centrale nella definizione di questa partita e non potrà essere un ruolo di appoggio alle spinte delle lobbies dell’incenerimento , pena l’automatica ridiscussione di alleanze e compagini di governo . Le attività cementiere debbono continuare ad essere quello che sono, senza acquisire il ruolo di terminali del ciclo dei rifiuti : semmai, debbono riconvertire investimenti e progettualità verso produzioni ad alto valore aggiunto, capaci di rilanciare l’economia invertendone il trand negativo . D’altro canto, le Istituzioni debbono incentivare e potenziare in ogni modo la raccolta differenziata, attuare strategie efficaci e risolutive di riduzione degli imballaggi a monte, investire nella tracciabilità dei rifiuti. La fase critica che tutti viviamo richiede coraggio e spirito d’innovazione da parte di tutti : dall’impasse economico e sociale si esce in avanti, non con ricette vecchie, tipicamente di destra, che portano denari pubblici nelle tasche di potentati privati , danni ai cittadini e nessun beneficio all’economia generale “.
Gc13129.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 28 marzo 2013 – “Esprimiamo la più netta contrarietà – affermano in una nota i capogruppo del Prc e del Pdci in Consiglio Provinciale Luca Baldelli e Giampiero Fugnanesi - alla posizione del Gruppo regionale del PDL, illustrata nei giorni scorsi, rispetto alla politica economica e alle scelte generali della Regione Umbria e in maniera specifica relativamente alla problematica della gestione dei rifiuti. Il PDL sostiene che bruciare i rifiuti nei cementifici sia una scelta auspicabile per la Regione, per il suo sistema economico, per i cittadini. Ciò è semplicemente inaccettabile : abbiamo condotto con coerenza e fermezza un’ampia campagna contro il Decreto Clini, firmato dal Ministro in “ zona Cesarini “, nonostante il parere contrario della Camera dei Deputati; abbiamo proposto e portato in votazione, con esito positivo, documenti di opposizione al Decreto del Ministro Clini ; continueremo a dire no ad ogni ipotesi di incenerimento degli CSS e di altri rifiuti comunque denominati, in nome della tutela della salute ambientale e di quella dei cittadini. Le lobbies che parlano per interposti Partiti e schieramenti, anche su base locale, sappiano fin da adesso che si troveranno contro i cittadini di tutti i territori interessati, qualora penseranno di sfruttare le opportunità offerte da dispositivi di legge permissivi per trasformare in impianti di termovalorizzazione i cementifici . Su questo è bene che la Regione si pronunci, perché nelle prossime settimane e nei prossimi mesi avrà un ruolo centrale nella definizione di questa partita e non potrà essere un ruolo di appoggio alle spinte delle lobbies dell’incenerimento , pena l’automatica ridiscussione di alleanze e compagini di governo . Le attività cementiere debbono continuare ad essere quello che sono, senza acquisire il ruolo di terminali del ciclo dei rifiuti : semmai, debbono riconvertire investimenti e progettualità verso produzioni ad alto valore aggiunto, capaci di rilanciare l’economia invertendone il trand negativo . D’altro canto, le Istituzioni debbono incentivare e potenziare in ogni modo la raccolta differenziata, attuare strategie efficaci e risolutive di riduzione degli imballaggi a monte, investire nella tracciabilità dei rifiuti. La fase critica che tutti viviamo richiede coraggio e spirito d’innovazione da parte di tutti : dall’impasse economico e sociale si esce in avanti, non con ricette vecchie, tipicamente di destra, che portano denari pubblici nelle tasche di potentati privati , danni ai cittadini e nessun beneficio all’economia generale “.
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