(Cittadino e Provincia) – Perugia 10 aprile 2013 – “La vicenda del deragliamento del treno regionale Sansepolcro – Perugia richiama precise responsabilità. Non è infatti da oggi che la mia parte politica ed in particolare il sottoscritto denunciano una mancanza di programmazione rispetto alla manutenzione e la messa n sicurezza del territorio”. L’affermazione è del Consigliere Provinciale del Pdl Bruno Bagiotti . “Già dal 2005 denunciavo che tra le principali cause indirette dei dissesti provocati dal maltempo, c’era la mancata manutenzione delle sponde del Tevere e degli altri corsi d’acqua, trascurate da oltre 20 anni, e il perpetuarsi di scelte urbanistiche non idonee. Problemi a fronte dei quali si è risposto da parte delle amministrazioni governate dalla sinistra con uno stanziamento risibile di fondi per opere di mantenimento e la messa in sicurezza, rispetto alle necessità. Eppure l’esperienza del disastro del 2005 aveva ampiamente sottolineato la necessità di un monitoraggio costante della situazione idrogeologica del territorio anche in funzione delle politiche urbanistiche dei singoli Comuni, i quali spesso autorizzano costruzioni anche a ridosso dei nostri fiumi. Non si può più schercare. Ci vuole un piano operativo per scongiurare i percoli derivati dai rischi idrogeologici. Un piano naturalmente che preveda un’opera di prevenzione, per evitare catastrofi. Non si può più affidare al caso, come nel caso del deragliamento del treno di Umbertide, la responsabilità di evitare tragedie”
Gc13160.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 10 aprile 2013 – “La vicenda del deragliamento del treno regionale Sansepolcro – Perugia richiama precise responsabilità. Non è infatti da oggi che la mia parte politica ed in particolare il sottoscritto denunciano una mancanza di programmazione rispetto alla manutenzione e la messa n sicurezza del territorio”. L’affermazione è del Consigliere Provinciale del Pdl Bruno Bagiotti . “Già dal 2005 denunciavo che tra le principali cause indirette dei dissesti provocati dal maltempo, c’era la mancata manutenzione delle sponde del Tevere e degli altri corsi d’acqua, trascurate da oltre 20 anni, e il perpetuarsi di scelte urbanistiche non idonee. Problemi a fronte dei quali si è risposto da parte delle amministrazioni governate dalla sinistra con uno stanziamento risibile di fondi per opere di mantenimento e la messa in sicurezza, rispetto alle necessità. Eppure l’esperienza del disastro del 2005 aveva ampiamente sottolineato la necessità di un monitoraggio costante della situazione idrogeologica del territorio anche in funzione delle politiche urbanistiche dei singoli Comuni, i quali spesso autorizzano costruzioni anche a ridosso dei nostri fiumi. Non si può più schercare. Ci vuole un piano operativo per scongiurare i percoli derivati dai rischi idrogeologici. Un piano naturalmente che preveda un’opera di prevenzione, per evitare catastrofi. Non si può più affidare al caso, come nel caso del deragliamento del treno di Umbertide, la responsabilità di evitare tragedie”
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