(Cittadino e Provincia) – Perugia 27 febbraio 2013 – In Consiglio provinciale il capogruppo del Prc Luca Baldelli ha presentato un’interrogazione sul possibile utilizzo dei cassintegrati e disoccupati per lavori di pubblica utilità e di prevenzione del dissesto idrogeologico. “La prevenzione delle catastrofi dovrebbe essere la principale strategia da perseguire – ha spiegato – e visto che in Italia, per la congiuntura in atto, ci sono 500mila cassintegrati, propongo che questi siano affiancati all’opera di tutela del territorio svolta all’interno di un piano nazionale per il risanamento del dissesto idrogeologico”. “E’ questa una cosa capace – ha concluso Baldelli – sia di creare posti di lavoro (con una piccola integrazione al reddito dei cassintegrati) sia di soddisfare i bisogni di cura dell’ambiente e del territorio”. La risposta è stata data dal vicepresidente della Provincia Aviano Rossi, che ha spiegato: “Condivido la necessità di stare sempre più all’erta nella prevenzione, il clima sta cambiando e noi come Ente abbiamo cercato di convogliare nell’ambito ambientale ogni risorsa possibile. Purtroppo i cassintegrati non possono essere considerati come dei disoccupati, è utile che facciano percorsi di riqualificazione e di aumento della loro professionalità. Possiamo a tutt’oggi usufruire solamente, per attività in campo ambientale, di persone che hanno commesso reati nel codice della strada. Sono comunque disponibile a continuare a lavorare in questo percorso che possa creare idee alternative”. Nella sua replica Baldelli ha aggiunto: “Questo paese non permette di fare cose giuste per la collettività”.
Gc13073.MLF
(Cittadino e Provincia) – Perugia 27 febbraio 2013 – In Consiglio provinciale il capogruppo del Prc Luca Baldelli ha presentato un’interrogazione sul possibile utilizzo dei cassintegrati e disoccupati per lavori di pubblica utilità e di prevenzione del dissesto idrogeologico. “La prevenzione delle catastrofi dovrebbe essere la principale strategia da perseguire – ha spiegato – e visto che in Italia, per la congiuntura in atto, ci sono 500mila cassintegrati, propongo che questi siano affiancati all’opera di tutela del territorio svolta all’interno di un piano nazionale per il risanamento del dissesto idrogeologico”. “E’ questa una cosa capace – ha concluso Baldelli – sia di creare posti di lavoro (con una piccola integrazione al reddito dei cassintegrati) sia di soddisfare i bisogni di cura dell’ambiente e del territorio”. La risposta è stata data dal vicepresidente della Provincia Aviano Rossi, che ha spiegato: “Condivido la necessità di stare sempre più all’erta nella prevenzione, il clima sta cambiando e noi come Ente abbiamo cercato di convogliare nell’ambito ambientale ogni risorsa possibile. Purtroppo i cassintegrati non possono essere considerati come dei disoccupati, è utile che facciano percorsi di riqualificazione e di aumento della loro professionalità. Possiamo a tutt’oggi usufruire solamente, per attività in campo ambientale, di persone che hanno commesso reati nel codice della strada. Sono comunque disponibile a continuare a lavorare in questo percorso che possa creare idee alternative”. Nella sua replica Baldelli ha aggiunto: “Questo paese non permette di fare cose giuste per la collettività”.
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