(Cittadino e Provincia) Perugina 21 dicembre ’13 - Risparmi per i cittadini e rispetto dell’ambiente: è in somma sintesi il risultato più tangibile per le ricadute sulla collettività, del progetto messo a punto dai ricercatori dell’Università di Perugia (Dipartimento Ingegneria Civile e Ambientale) in collaborazione con la Valle Umbria Servizi. I risultati di questo studio sono stati presentati a Foligno presso il laboratorio “Viaria” (ubicato all’interno dell’Iti Leonardo da Vinci), durante il seminario “Gli interventi da recupero come risorsa per le opere civili” al quale hanno anche partecipato i membri della I Commissione consiliare permanente della Provincia presieduta da Massimiliano Capitani. Nel dare il benvenuto ai partecipanti, la preside del Leonardo da Vinci, Rosa Smacchi, ha auspicato sempre maggiori occasioni di collaborazione tra enti ed istituzioni del territorio di cui il seminario è stato un primo importante approccio in quanto “parlando di sperimentazione ha molto a che fare con la scuola”. Il direttore del Dipartimento Ingegneria Civile e Ambientale, Prof. Ing. Annibale Luigi Materazzi nell’introdurre il tema del seminario ha sottolineato l’attualità del tema proposto che va nella direzione dell’ingegneria verde non solo in termini di risparmio energetico, ma di sostenibilità in fatto di costruzioni e ristrutturazioni. Il presidente Capitani nel portare i saluti della Provincia ha evidenziato come dal riutilizzo dei materiali di risulta dell’edilizia tragga giovamento l’ambiente, ma anche sotto il profilo pratico si possa intervenire, ad esempio sulla viabilità e sulle nuove costruzioni a costi più bassi. Capitani ha quindi sottolineato come dalla studio Università-Vus sia emerso, tra l’altro, che i materiali di risulta potrebbero essere utilizzati per il consolidamento del margine di contenimento della discarica di Sant’Orsola producendo sull’investimento programmato di un milione di euro, un risparmio di 200mila euro tutto a vantaggio dei 22 Comuni della Vus e quindi dei cittadini essendo la Valle Umbra Servizi a intero capitale pubblico e quindi bene della collettività. Argomento ripreso dal presidente della Vus, Maurizio Salari che ha esplicitato l’urgenza di potenziare l’impianto di Sant’Orsola mettendo a disposizione del progetto l’ingente materiale di risulta stoccato all’impianto di Casone. “Il riutilizzo di questo materiale – ha detto Salari – non rappresenta unicamente un risparmio economico, ma anche un segnale di indirizzo complessivo alla pubblica amministrazione. Si tratta infatti di un lavoro intelligente che coniuga economicità e salvaguardia dell’ambiente. Il dottor Walter Rossi, direttore della Vus ha chiarito che il progetto è stato avviato nel 1997 con le demolizioni conseguenti al terremoto. “Oggi sappiamo – ha aggiunto – che il materiale stoccato a Casone risponde ai requisiti richiesti”. Il concetto è stato approfondito prima dall’ing. Gianluca Cerni (DICA Università di Perugia) il quale ha spiegato le verifiche sperimentali alle quali sono sottoposti i materiali da costruzione e demolizione dalle quali è risultato che in determinate condizioni sono addirittura migliori del materiale da cava. E’ quindi intervenuto l’Ing. Giuseppe Scasserra (di Ground Eng): “Lo studio effettuato ha dimostrato come l’impianto di Casone abbia stoccato il materiale inerte secondo le caratteristiche richieste anche per pavimentazioni ferroviarie, quelle che impongono i parametri più restrittivi”. “Il materiale riciclato è stato utilizzato dalla Provincia già per due interventi” ha dichiarato l’ingegner Giovanni Solinas, Dirigente del servizio Pianificazione stradale della Provincia di Perugia. Ricerca e tecnici evidenziano quindi che l'impiego di tali materiali è garantito e consente di raggiungere gli obiettivi di compatibilità economica e ambientale che le istituzioni, a partire dalla Provincia e da VUS, perseguono.
Amb13040.RoMa
(Cittadino e Provincia) Perugina 21 dicembre ’13 - Risparmi per i cittadini e rispetto dell’ambiente: è in somma sintesi il risultato più tangibile per le ricadute sulla collettività, del progetto messo a punto dai ricercatori dell’Università di Perugia (Dipartimento Ingegneria Civile e Ambientale) in collaborazione con la Valle Umbria Servizi. I risultati di questo studio sono stati presentati a Foligno presso il laboratorio “Viaria” (ubicato all’interno dell’Iti Leonardo da Vinci), durante il seminario “Gli interventi da recupero come risorsa per le opere civili” al quale hanno anche partecipato i membri della I Commissione consiliare permanente della Provincia presieduta da Massimiliano Capitani. Nel dare il benvenuto ai partecipanti, la preside del Leonardo da Vinci, Rosa Smacchi, ha auspicato sempre maggiori occasioni di collaborazione tra enti ed istituzioni del territorio di cui il seminario è stato un primo importante approccio in quanto “parlando di sperimentazione ha molto a che fare con la scuola”. Il direttore del Dipartimento Ingegneria Civile e Ambientale, Prof. Ing. Annibale Luigi Materazzi nell’introdurre il tema del seminario ha sottolineato l’attualità del tema proposto che va nella direzione dell’ingegneria verde non solo in termini di risparmio energetico, ma di sostenibilità in fatto di costruzioni e ristrutturazioni. Il presidente Capitani nel portare i saluti della Provincia ha evidenziato come dal riutilizzo dei materiali di risulta dell’edilizia tragga giovamento l’ambiente, ma anche sotto il profilo pratico si possa intervenire, ad esempio sulla viabilità e sulle nuove costruzioni a costi più bassi. Capitani ha quindi sottolineato come dalla studio Università-Vus sia emerso, tra l’altro, che i materiali di risulta potrebbero essere utilizzati per il consolidamento del margine di contenimento della discarica di Sant’Orsola producendo sull’investimento programmato di un milione di euro, un risparmio di 200mila euro tutto a vantaggio dei 22 Comuni della Vus e quindi dei cittadini essendo la Valle Umbra Servizi a intero capitale pubblico e quindi bene della collettività. Argomento ripreso dal presidente della Vus, Maurizio Salari che ha esplicitato l’urgenza di potenziare l’impianto di Sant’Orsola mettendo a disposizione del progetto l’ingente materiale di risulta stoccato all’impianto di Casone. “Il riutilizzo di questo materiale – ha detto Salari – non rappresenta unicamente un risparmio economico, ma anche un segnale di indirizzo complessivo alla pubblica amministrazione. Si tratta infatti di un lavoro intelligente che coniuga economicità e salvaguardia dell’ambiente. Il dottor Walter Rossi, direttore della Vus ha chiarito che il progetto è stato avviato nel 1997 con le demolizioni conseguenti al terremoto. “Oggi sappiamo – ha aggiunto – che il materiale stoccato a Casone risponde ai requisiti richiesti”. Il concetto è stato approfondito prima dall’ing. Gianluca Cerni (DICA Università di Perugia) il quale ha spiegato le verifiche sperimentali alle quali sono sottoposti i materiali da costruzione e demolizione dalle quali è risultato che in determinate condizioni sono addirittura migliori del materiale da cava. E’ quindi intervenuto l’Ing. Giuseppe Scasserra (di Ground Eng): “Lo studio effettuato ha dimostrato come l’impianto di Casone abbia stoccato il materiale inerte secondo le caratteristiche richieste anche per pavimentazioni ferroviarie, quelle che impongono i parametri più restrittivi”. “Il materiale riciclato è stato utilizzato dalla Provincia già per due interventi” ha dichiarato l’ingegner Giovanni Solinas, Dirigente del servizio Pianificazione stradale della Provincia di Perugia. Ricerca e tecnici evidenziano quindi che l'impiego di tali materiali è garantito e consente di raggiungere gli obiettivi di compatibilità economica e ambientale che le istituzioni, a partire dalla Provincia e da VUS, perseguono.
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