(Cittadino e Provincia) – Perugia 12 aprile 2013 – “ Dopo aver esaminato due documenti di maggioranza sulla “Questione della concessione mineraria per marna da cemento Il Cavaliere Piazza in territorio eugubino. Problematiche inerenti la tutela dell’ambiente e del paesaggio e la viabilità” e sulla ”questione della , in territorio eugubino. Problematiche inerenti la tutela dell’ambiente e del paesaggio e la viabilità” e una Mozione, sempre di maggioranza, sulla “Questione della concessione mineraria per marna da cemento Il Cavaliere Piazza in territorio eugubino“; con la partecipazione di tutti i soggetti pubblici e privati interessati alla vicenda la Prima Commissione Consiliare della Provincia di Perugia, Preso atto del ritiro da parte dei componenti di questi documenti “per favorire un più ampio ed unitario dibattito”, ha elaborato una sua proposta in merito “ Il territorio eugubino – afferma il nuovo documento - paga da sempre un forte tributo alla presenza di attività estrattive che, se da un lato hanno contribuito indubbiamente all’accrescimento del benessere generale della popolazione, creando posti di lavoro, dall’altro hanno rappresentato anche un elemento altrettanto indubbio di criticità dal punto di vista della tutela ambientale e del paesaggio, per intrinseche ed insuperabili caratteristiche del processo produttivo. In questo quadro, si fa un gran parlare dell’attivazione pratica della Concessione mineraria per marna da cemento “ Il Cavaliere – Piazza “, in capo alla “Società COLACEM SPA“, che va ad incidere in profondità, per vari aspetti, su uno dei luoghi più pregevoli dal punto di vista ambientale, con floride attività agricole e turistico – ricettive, nonché con livelli di antropizzazione a tratti assai elevati. La Provincia di Perugia ha giocato e gioca un ruolo importante nel quadro della predisposizione di atti e documenti necessari all’avvio di questo genere di attività economiche. Relativamente al caso evidenziato, si sono registrati alcuni passaggi, in tal modo riassumibili :
· 15/12/2010, prima seduta della Conferenza di VIA, dalla quale scaturiva il parere interlocutorio della Provincia di Perugia, che andava ad aggiungersi ai pareri regionali del Servizio Geologico e Sismico (parere interlocutorio con richiesta di integrazioni), del Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio, tecnologie dell’informazione, promozione e coordinamento dei progetti comunitari (parere favorevole), del Servizio Infrastrutture per la mobilità (parere interlocutorio con richiesta di integrazioni), del Servizio Qualità dell’Ambiente, Gestione rifiuti e Attività estrattive (parere interlocutorio con richiesta di integrazioni), del Comune di Gubbio (parere favorevole alla proposta di rinnovo della concessione mineraria, con richiesta di integrazioni), della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria (parere interlocutorio con richiesta di integrazioni), di ARPA Umbria ( parere interlocutorio con richiesta di integrazioni);
· 14 / 6 / 2011, seconda e ultima seduta della Conferenza di VIA, con la formulazione di pareri , da parte dei diversi Enti interessati, favorevoli o favorevoli con prescrizioni ;
Sottolineato che la Determinazione dirigenziale regionale n. 6987 del 29/09/2011, nel recepire i suddetti pareri, formulava un giudizio favorevole in ordine alla compatibilità ambientale del progetto per il rinnovo della concessione mineraria , giudizio subordinato al rispetto di varie prescrizioni relative a: ambiente idrico; vegetazione, fauna ed ecosistemi; paesaggio; suolo, sottosuolo, gestione rifiuti, terre e rocce da scavo; atmosfera; rumore e vibrazioni; aspetti archeologici; viabilità; monitoraggio e controlli e vari altri aspetti. Le popolazioni delle frazioni e degli abitati di Mocaiana, Loreto/Piazza, Petazzano, Monteleto, direttamente interessate dagli sviluppi dell’attività, si sono mobilitate in massa, con tanto di formazione di un Comitato e raccolta di firme nel quadro di una petizione popolare contro il “ Progetto preliminare definitivo “ della nuova viabilità di collegamento tra la SS 219 e la miniera “Cavaliere - Piazza “, facendo sentire la loro voce anche in sede di Conferenza dei Servizi, in data 19 / 10 / 2012, presso gli uffici comunali della Città di Gubbio e minacciando ricorso al TAR. La Provincia di Perugia, in occasione delle convocazioni di due distinte sedute di Conferenza dei Servizi, ha espresso, relativamente alle esigenze della nuova viabilità, pareri che contemplano prescrizioni soprattutto per quanto concerne l’adeguamento del ponte esistente in corrispondenza dell’attraversamento del Torrente Assino e l’adeguamento dei tornanti ricompresi tra il ponte stesso e l’accesso all’area di cava. Precedenti prescrizioni, riaffermate in sede di Conferenza dei Servizi, riguardano limiti ai livelli di traffico veicolare pesante, ma appaiono troppo “larghe“, a giudizio del sottoscritto, dal punto di vista della sostenibilità ambientale complessiva. Oltre agli aspetti inerenti la questione della viabilità , c’è tutta la partita non certo eludibile, dei criteri, delle modalità e dei limiti dell’attività estrattiva stessa, la quale non può in alcun modo pregiudicare alcuni capisaldi fondamentali, attinenti la tutela del paesaggio (quello in questione è uno dei più suggestivi esistenti), in modo particolare dei crinali montani, dei terreni agricoli e boschivi (vera e propria risorsa per fette consistenti della popolazione, specie in un contesto di crisi economica). I passaggi verificatisi in sede di Prima Commissione Consiliare, con approfondimenti alla presenza della Giunta, dell’apparato tecnico della Provincia, del Comune di Gubbio, del Comitato, della Regione, se hanno consentito di chiarire alcuni aspetti di forte rilevanza e considerevole impatto, hanno comunque mantenuto intatte perplessità, riserve e preoccupazioni in ordine alla sostenibilità complessiva del progetto, verso il quale restano fuori luogo sia atteggiamenti di veto preventivo e incondizionato, sia posizioni improntate al permissivismo e alla sottovalutazione dei problemi esistenti sul campo. Nell’anno 2013 è terminato l’iter autorizzativo riguardo all’attività in questione, con pubblicazione dell’autorizzazione all’interno del BUR del 31/07/2013, autorizzazione vincolata al rispetto stringente di un quadro prescrittivo formulato ed esposto nella Determina dirigenziale n. 4931 dell’ 8/07/2013”. Per tutto questo si chide al Consiglio Provinciale di IMPEGNARE il Presidente della Provincia e la Giunta a: “risolvere rapidamente e bene, attraverso una fase partecipativa reale e concreta, il problema della viabilità, con specifico riferimento alla SP 207 di Caicambiucci, prendendo in considerazione anche l’ipotesi alternativa di una viabilità di servizio indirizzata verso la SS della Contessa, attraverso uno studio comparato, elaborato alla luce delle proposte presentate dal Comitato, che mostri con chiarezza e imparzialità vantaggi e svantaggi delle diverse soluzioni prospettate; prendere in considerazione, di concerto con la Regione Umbria e con tutti i livelli istituzionali interessati, le più opportune prescrizioni volte a garantire le modalità meno impattanti dal punto di vista della coltivazione della miniera, coniugando così in maniera ottimale le necessità dell’economia con quelle della tutela ambientale” .
Gc14150.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 12 aprile 2013 – “ Dopo aver esaminato due documenti di maggioranza sulla “Questione della concessione mineraria per marna da cemento Il Cavaliere Piazza in territorio eugubino. Problematiche inerenti la tutela dell’ambiente e del paesaggio e la viabilità” e sulla ”questione della , in territorio eugubino. Problematiche inerenti la tutela dell’ambiente e del paesaggio e la viabilità” e una Mozione, sempre di maggioranza, sulla “Questione della concessione mineraria per marna da cemento Il Cavaliere Piazza in territorio eugubino“; con la partecipazione di tutti i soggetti pubblici e privati interessati alla vicenda la Prima Commissione Consiliare della Provincia di Perugia, Preso atto del ritiro da parte dei componenti di questi documenti “per favorire un più ampio ed unitario dibattito”, ha elaborato una sua proposta in merito “ Il territorio eugubino – afferma il nuovo documento - paga da sempre un forte tributo alla presenza di attività estrattive che, se da un lato hanno contribuito indubbiamente all’accrescimento del benessere generale della popolazione, creando posti di lavoro, dall’altro hanno rappresentato anche un elemento altrettanto indubbio di criticità dal punto di vista della tutela ambientale e del paesaggio, per intrinseche ed insuperabili caratteristiche del processo produttivo. In questo quadro, si fa un gran parlare dell’attivazione pratica della Concessione mineraria per marna da cemento “ Il Cavaliere – Piazza “, in capo alla “Società COLACEM SPA“, che va ad incidere in profondità, per vari aspetti, su uno dei luoghi più pregevoli dal punto di vista ambientale, con floride attività agricole e turistico – ricettive, nonché con livelli di antropizzazione a tratti assai elevati. La Provincia di Perugia ha giocato e gioca un ruolo importante nel quadro della predisposizione di atti e documenti necessari all’avvio di questo genere di attività economiche. Relativamente al caso evidenziato, si sono registrati alcuni passaggi, in tal modo riassumibili :
· 15/12/2010, prima seduta della Conferenza di VIA, dalla quale scaturiva il parere interlocutorio della Provincia di Perugia, che andava ad aggiungersi ai pareri regionali del Servizio Geologico e Sismico (parere interlocutorio con richiesta di integrazioni), del Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio, tecnologie dell’informazione, promozione e coordinamento dei progetti comunitari (parere favorevole), del Servizio Infrastrutture per la mobilità (parere interlocutorio con richiesta di integrazioni), del Servizio Qualità dell’Ambiente, Gestione rifiuti e Attività estrattive (parere interlocutorio con richiesta di integrazioni), del Comune di Gubbio (parere favorevole alla proposta di rinnovo della concessione mineraria, con richiesta di integrazioni), della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria (parere interlocutorio con richiesta di integrazioni), di ARPA Umbria ( parere interlocutorio con richiesta di integrazioni);
· 14 / 6 / 2011, seconda e ultima seduta della Conferenza di VIA, con la formulazione di pareri , da parte dei diversi Enti interessati, favorevoli o favorevoli con prescrizioni ;
Sottolineato che la Determinazione dirigenziale regionale n. 6987 del 29/09/2011, nel recepire i suddetti pareri, formulava un giudizio favorevole in ordine alla compatibilità ambientale del progetto per il rinnovo della concessione mineraria , giudizio subordinato al rispetto di varie prescrizioni relative a: ambiente idrico; vegetazione, fauna ed ecosistemi; paesaggio; suolo, sottosuolo, gestione rifiuti, terre e rocce da scavo; atmosfera; rumore e vibrazioni; aspetti archeologici; viabilità; monitoraggio e controlli e vari altri aspetti. Le popolazioni delle frazioni e degli abitati di Mocaiana, Loreto/Piazza, Petazzano, Monteleto, direttamente interessate dagli sviluppi dell’attività, si sono mobilitate in massa, con tanto di formazione di un Comitato e raccolta di firme nel quadro di una petizione popolare contro il “ Progetto preliminare definitivo “ della nuova viabilità di collegamento tra la SS 219 e la miniera “Cavaliere - Piazza “, facendo sentire la loro voce anche in sede di Conferenza dei Servizi, in data 19 / 10 / 2012, presso gli uffici comunali della Città di Gubbio e minacciando ricorso al TAR. La Provincia di Perugia, in occasione delle convocazioni di due distinte sedute di Conferenza dei Servizi, ha espresso, relativamente alle esigenze della nuova viabilità, pareri che contemplano prescrizioni soprattutto per quanto concerne l’adeguamento del ponte esistente in corrispondenza dell’attraversamento del Torrente Assino e l’adeguamento dei tornanti ricompresi tra il ponte stesso e l’accesso all’area di cava. Precedenti prescrizioni, riaffermate in sede di Conferenza dei Servizi, riguardano limiti ai livelli di traffico veicolare pesante, ma appaiono troppo “larghe“, a giudizio del sottoscritto, dal punto di vista della sostenibilità ambientale complessiva. Oltre agli aspetti inerenti la questione della viabilità , c’è tutta la partita non certo eludibile, dei criteri, delle modalità e dei limiti dell’attività estrattiva stessa, la quale non può in alcun modo pregiudicare alcuni capisaldi fondamentali, attinenti la tutela del paesaggio (quello in questione è uno dei più suggestivi esistenti), in modo particolare dei crinali montani, dei terreni agricoli e boschivi (vera e propria risorsa per fette consistenti della popolazione, specie in un contesto di crisi economica). I passaggi verificatisi in sede di Prima Commissione Consiliare, con approfondimenti alla presenza della Giunta, dell’apparato tecnico della Provincia, del Comune di Gubbio, del Comitato, della Regione, se hanno consentito di chiarire alcuni aspetti di forte rilevanza e considerevole impatto, hanno comunque mantenuto intatte perplessità, riserve e preoccupazioni in ordine alla sostenibilità complessiva del progetto, verso il quale restano fuori luogo sia atteggiamenti di veto preventivo e incondizionato, sia posizioni improntate al permissivismo e alla sottovalutazione dei problemi esistenti sul campo. Nell’anno 2013 è terminato l’iter autorizzativo riguardo all’attività in questione, con pubblicazione dell’autorizzazione all’interno del BUR del 31/07/2013, autorizzazione vincolata al rispetto stringente di un quadro prescrittivo formulato ed esposto nella Determina dirigenziale n. 4931 dell’ 8/07/2013”. Per tutto questo si chide al Consiglio Provinciale di IMPEGNARE il Presidente della Provincia e la Giunta a: “risolvere rapidamente e bene, attraverso una fase partecipativa reale e concreta, il problema della viabilità, con specifico riferimento alla SP 207 di Caicambiucci, prendendo in considerazione anche l’ipotesi alternativa di una viabilità di servizio indirizzata verso la SS della Contessa, attraverso uno studio comparato, elaborato alla luce delle proposte presentate dal Comitato, che mostri con chiarezza e imparzialità vantaggi e svantaggi delle diverse soluzioni prospettate; prendere in considerazione, di concerto con la Regione Umbria e con tutti i livelli istituzionali interessati, le più opportune prescrizioni volte a garantire le modalità meno impattanti dal punto di vista della coltivazione della miniera, coniugando così in maniera ottimale le necessità dell’economia con quelle della tutela ambientale” .
Gc14150.red