(Cittadino e Provincia) – Perugia, 2 aprile 2014 - “La Regione Umbria e la Provincia di Perugia continuano a sottostare alla spada di Damocle della costruzione del gasdotto Brindisi – Minerbio, opera inutile e anzi dannosa, concepita da “Snam Rete Gas”, che nelle ipotesi progettuali interesserebbe, col suo passaggio, vaste porzioni dei nostri territori, devastando soprattutto il paesaggio appenninico e ponendo seri interrogativi, ineludibili e insormontabili, in ordine alle problematiche della sicurezza e dell’assetto idrogeologico – Si afferma in una interrogazione del gruppo provinciale del PRC – La Provincia di Perugia, come ricordato e sottolineato ripetutamente in precedenti documenti da me prodotti, ha sempre manifestato una posizione di netta contrarietà all’opera, con ricorsi presentati in sede nazionale ed europea, manifestazioni pubbliche alla presenza di associazioni ed Enti locali, prese di posizione chiare ed inequivocabili da parte della Giunta. La Regione Umbria, nonostante una posizione più “ sfumata “ e non certo priva di contraddizioni, ha comunque sostenuto una posizione improntata alla cautela , con un documento approvato anche in Consiglio regionale. L' 11 marzo, si è tenuto un importante incontro tra i rappresentanti marchigiani del Comitato “ NO – TUBO “ e il Presidente della Regione Marche Spacca, al termine del quale la massima autorità regionale ha ribadito la posizione propria e della Giunta tutta, ossia la contrarietà alla realizzazione dell’opera, con l’impegno di confermare tale opzione in sede ministeriale, qualora la Regione Marche sia chiamata a fornire un parere, e di negare anche l’intesa Stato – Regione, se necessario, per bloccare ogni avvio dell’infrastruttura” Per questo e “tenuto conto, in maniera prioritaria, degli interessi dei cittadini umbri, in particolare delle comunità delle zone appenniniche, nonché delle supreme esigenze di tutela dell’ambiente, dell’economia tradizionale, agricola, turistica e agrituristica”, il gruppo del PRC – SE interrga la Giunta Provinciale per sapere : “Se non sia il caso, alla luce degli ultimi fatti prodotti, di prendere contatti con la Regione Marche, assieme alla Regione Umbria, per portare avanti una linea comune volta a bloccare l’opera in questione, con particolare riguardo ai momenti istituzionalmente rilevanti, decisivi per le sorti della stessa, che si avranno nelle settimane e nei mesi a venire in sede parlamentare e ministeriale “.
Gc14133.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 2 aprile 2014 - “La Regione Umbria e la Provincia di Perugia continuano a sottostare alla spada di Damocle della costruzione del gasdotto Brindisi – Minerbio, opera inutile e anzi dannosa, concepita da “Snam Rete Gas”, che nelle ipotesi progettuali interesserebbe, col suo passaggio, vaste porzioni dei nostri territori, devastando soprattutto il paesaggio appenninico e ponendo seri interrogativi, ineludibili e insormontabili, in ordine alle problematiche della sicurezza e dell’assetto idrogeologico – Si afferma in una interrogazione del gruppo provinciale del PRC – La Provincia di Perugia, come ricordato e sottolineato ripetutamente in precedenti documenti da me prodotti, ha sempre manifestato una posizione di netta contrarietà all’opera, con ricorsi presentati in sede nazionale ed europea, manifestazioni pubbliche alla presenza di associazioni ed Enti locali, prese di posizione chiare ed inequivocabili da parte della Giunta. La Regione Umbria, nonostante una posizione più “ sfumata “ e non certo priva di contraddizioni, ha comunque sostenuto una posizione improntata alla cautela , con un documento approvato anche in Consiglio regionale. L' 11 marzo, si è tenuto un importante incontro tra i rappresentanti marchigiani del Comitato “ NO – TUBO “ e il Presidente della Regione Marche Spacca, al termine del quale la massima autorità regionale ha ribadito la posizione propria e della Giunta tutta, ossia la contrarietà alla realizzazione dell’opera, con l’impegno di confermare tale opzione in sede ministeriale, qualora la Regione Marche sia chiamata a fornire un parere, e di negare anche l’intesa Stato – Regione, se necessario, per bloccare ogni avvio dell’infrastruttura” Per questo e “tenuto conto, in maniera prioritaria, degli interessi dei cittadini umbri, in particolare delle comunità delle zone appenniniche, nonché delle supreme esigenze di tutela dell’ambiente, dell’economia tradizionale, agricola, turistica e agrituristica”, il gruppo del PRC – SE interrga la Giunta Provinciale per sapere : “Se non sia il caso, alla luce degli ultimi fatti prodotti, di prendere contatti con la Regione Marche, assieme alla Regione Umbria, per portare avanti una linea comune volta a bloccare l’opera in questione, con particolare riguardo ai momenti istituzionalmente rilevanti, decisivi per le sorti della stessa, che si avranno nelle settimane e nei mesi a venire in sede parlamentare e ministeriale “.
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