Manovra da 217 milioni con 31 milioni di investimenti
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 19 luglio ’13 – Con 17 voti favorevoli e 7 contrari il Consiglio provinciale di Perugia, nella seduta di ieri, ha approvato il Bilancio di previsione 2013. “Forse l’ultimo di questo Ente”, come ha sostenuto in apertura di seduta il presidente della Giunta Marco Vinicio Guasticchi, visto il “soffocamento finanziario a cui i burocrati del Governo centrale stanno riducendo le Province italiane, costringendole di fatto a chiudere i battenti”. Come precisato da Guasticchi, infatti, se per il prossimo anno intervenisse un ulteriore, seppur minimo, taglio, l’Amministrazione provinciale non sarebbe più in grado di erogare alcun servizio alla collettività. Ridotte al lumicino le risorse per la viabilità, solo risorse residuali per l’edilizia scolastica, interventi risoluti sul personale (causando anche qualche mal di pancia), recupero di ogni sorta di residuo non utilizzato in passato, razionalizzazione di tutte le spese: questa la strategia messa in atto dalla Provincia che, come sottolineato dal suo presidente, è così tra le poche Province italiane a chiudere, temporaneamente, il proprio Bilancio. “Giorno per giorno – sono ancora le sue parole – monitoreremo l’andamento di entrate e uscite, pronti ad intervenire se necessario attraverso il Fondo di riserva che ancora siamo in grado di accantonare”. Del resto, in quattro anni la Provincia di Perugia ha subito tagli sulla spesa corrente pari a 30 milioni di euro (di cui 13 milioni solo per il 2013). Come illustrato in aula dall’assessore Domenico De Marinis, il valore complessivo del Bilancio di previsione è di 217 milioni. “Per quanto possibile – ha spiegato - si è cercato di preservare le funzioni fondamentali (viabilità, edilizia e ambiente) che tuttavia hanno subito pesanti tagli. Inoltre sono state adottate misure di contenimento dei costi di funzionamento (energia, calore, carburante, telefonia, ecc…) per ottenere un risparmio stimato di 1,5 milioni e si è optato per una drastica riduzione delle spese non obbligatorie”. Il piano delle alienazioni, elemento portante del Bilancio, prevede vendite per oltre 25 milioni destinati per 5 agli investimenti e per 19 alla estinzione anticipata del debito. Il piano triennale degli investimenti prevede interventi per oltre 31 milioni di euro, così ripartiti: 19.785.000 per la viabilità, 6.993.000 per l’edilizia, 3.628.000 per l’ambiente e 1.014.000 per altri servizi. Dal Collegio dei revisori dei conti è giunta la sottolineatura del fatto che è la partita delle alienazioni a giocare un ruolo fondamentale all’interno del bilancio, i cui investimenti sono strettamente legati al buon esito di questa operazione.
Il dibattito
“Dobbiamo supportare il lavoro di Presidente e Giunta per garantire dignità a questo Ente a livello di servizio ai cittadini”. È quanto ha detto Giampiero Rasimelli capogruppo del PD intervenendo nel dibattito in consiglio Provinciale. “Permane l’idea sbagliata che il problema economico dell’Italia si risolve con la chiusura delle Province. Queste sono solo “beghe di quartiere”, quello che serve è una svolta politica di riorganizzazione delle Istituzioni. Faccio un appello all’opposizione per una collaborare costruttiva”. Alla fine del suo intervento il consigliere Rasimelli ha letto un documento, approvato verbalmente dalla Giunta, che si è impegnata a rispettare i consigli contenuti, nel quale i gruppi di maggioranza raccomandano alla Giunta, tra le altre cose, di evitare il degrado dell’Ente, mantenere il livello di sicurezza delle strutture di competenza e far fede al ruolo della Provincia di promozione del territorio. “Le strade assegnate dalla Regione alla Provincia – ha affermato Franco Asciutti (lista omonima) senza finanziamenti, vanno riconsegnate, a nulla servono il limiti di 30 km/ora. La rigidità del bilancio è dovuta alle spese del personale. Le amministrazioni passate hanno assunto personale rispondendo a logiche politiche. Per quanto riguarda le alienazione chiedo alla Giunta chiarezza su quali sono gli immobili monetizzabili. Speriamo che a settembre qualcosa si sia venduto altrimenti il bilancio avrà seri problemi”.
“Siamo un Ente virtuoso – ha detto Enrico Bastiloli (Socialisti Riformisti) - che non ha debiti, ma questa linea non paga perché veniamo considerati al pari di chi non ha chiuso neanche il bilancio. In 3 anni sono stati tagliati dal governo 24 milioni di euro, il progetto è quello di chiudere le Province per asfissia perché in queste condizioni non si possono fare investimenti”. “In questo momento di incertezza – ha spiegato Franco Granocchia (Idv) - sul destino delle Province, serve collaborazione stretta tra consiglieri e giunta. Se non si riescono a manutenere le strade regionali perché non vengono assegnate risorse, allora restituiamole alla Regione. “Ormai il disegno del Governo è chiaro – ha affermato Luca Baldelli (Rifondazione Comunista) - far morire le province per asfissia così che non possano dare servizi, quindi chiuderle nei fatti. Serve una vertenza istituzionale e intraprendere una lotta serrata sull’allentamento del patto di stabilità. Per quanto riguarda l’organizzazione interna del nostro Ente, credo che sia ora di chiedere sacrifici alla dirigenza eliminando i buoni pasto per queste figure che hanno stipendi molto alti”. “Questo sarà l’ultimo bilancio dell’Ente in qualità di Ente politico – ha sottolineato Bruno Biagiotti (Pdl) - Ci stiamo muovendo malamente a livello Nazionale mentre a livello locale serve un atto di coraggio nei confronti della Regione, restituendo le deleghe relative alle strade regionale che ci sono state assegnate senza trasferimenti di fondi. Questo è un bilancio ingessato, basato sulle alienazioni, che non permette di fare alcun tipo di investimento per il futuro”. “Non trovo niente in questo bilancio – ha spiegato Giampiero Panfili (Pdl) - che possa accomunare noi dell’opposizione con voi della maggioranza. Quella che traspare è una sudditanza politica nei confronti della Regione. A livello interno concordo sulla eliminazione dei buoni pasto ai dirigenti che già prendono stipendi di lusso”. Laura Zampa (Pd) ha dichiarato che: “La politica deve fare scelte coraggiose oggi più che mai e definire le priorità in particolare sulla partecipazione a istituzioni culturali. Il nostro Ente ha l’obbligo di mantenere il livello di sicurezza delle strutture di competenza come scuole e patrimonio. Chiedo inoltre alla Giunta – continua Zampa – che sia risolta la situazione della ristrutturazione, ancora a metà, dell’alberghiero di Spoleto e la possibilità di realizzare, il prossimo anno, un progetto di inclusione a favore dei diritti dei bambini disabili”. “Questo è un bilancio preventivo rigido – ha detto Piero Sorcini (Pdl) - direi che è un rendiconto, visto che non ci sono investimenti da fare. Noi dell’opposizione dal 2009 già consigliavamo l’amministrazione di prevedere percorsi formativi per la valorizzazione dei dipendenti. Oggi questo aggiornamento sarebbe stato prezioso per le eventuali ricollocazioni. A settembre spero che la giunta ci tenga informati sulle alienazioni che sono il fondamento di questo bilancio di Previsione”. “Questo bilancio mi sembra una mera sommatoria di capitoli economici non finanziari – ha detto Massimiliano Capitani (PD) - tutto lo sforzo fatto dall’amministrazione va verso un abbattimento del debito. Se non intervengono trasferimenti da altri enti o alienazioni di beni da qui a 3 anni non si potranno erogare servizi ai cittadini. Quello che serve è una griglia di priorità anche sulle questione della società partecipate dalla Provincia per riuscire a fere scelte di razionalizzazione viste le poche risorse”. In chiusura Giampiero Fugnanesi (CI) ha ringraziato la Giunta per il lavoro svolto mettendo in evidenza le difficoltà in cui si è trovata a lavorare.
ECO13009.ET/DB
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 19 luglio ’13 – Con 17 voti favorevoli e 7 contrari il Consiglio provinciale di Perugia, nella seduta di ieri, ha approvato il Bilancio di previsione 2013. “Forse l’ultimo di questo Ente”, come ha sostenuto in apertura di seduta il presidente della Giunta Marco Vinicio Guasticchi, visto il “soffocamento finanziario a cui i burocrati del Governo centrale stanno riducendo le Province italiane, costringendole di fatto a chiudere i battenti”. Come precisato da Guasticchi, infatti, se per il prossimo anno intervenisse un ulteriore, seppur minimo, taglio, l’Amministrazione provinciale non sarebbe più in grado di erogare alcun servizio alla collettività. Ridotte al lumicino le risorse per la viabilità, solo risorse residuali per l’edilizia scolastica, interventi risoluti sul personale (causando anche qualche mal di pancia), recupero di ogni sorta di residuo non utilizzato in passato, razionalizzazione di tutte le spese: questa la strategia messa in atto dalla Provincia che, come sottolineato dal suo presidente, è così tra le poche Province italiane a chiudere, temporaneamente, il proprio Bilancio. “Giorno per giorno – sono ancora le sue parole – monitoreremo l’andamento di entrate e uscite, pronti ad intervenire se necessario attraverso il Fondo di riserva che ancora siamo in grado di accantonare”. Del resto, in quattro anni la Provincia di Perugia ha subito tagli sulla spesa corrente pari a 30 milioni di euro (di cui 13 milioni solo per il 2013). Come illustrato in aula dall’assessore Domenico De Marinis, il valore complessivo del Bilancio di previsione è di 217 milioni. “Per quanto possibile – ha spiegato - si è cercato di preservare le funzioni fondamentali (viabilità, edilizia e ambiente) che tuttavia hanno subito pesanti tagli. Inoltre sono state adottate misure di contenimento dei costi di funzionamento (energia, calore, carburante, telefonia, ecc…) per ottenere un risparmio stimato di 1,5 milioni e si è optato per una drastica riduzione delle spese non obbligatorie”. Il piano delle alienazioni, elemento portante del Bilancio, prevede vendite per oltre 25 milioni destinati per 5 agli investimenti e per 19 alla estinzione anticipata del debito. Il piano triennale degli investimenti prevede interventi per oltre 31 milioni di euro, così ripartiti: 19.785.000 per la viabilità, 6.993.000 per l’edilizia, 3.628.000 per l’ambiente e 1.014.000 per altri servizi. Dal Collegio dei revisori dei conti è giunta la sottolineatura del fatto che è la partita delle alienazioni a giocare un ruolo fondamentale all’interno del bilancio, i cui investimenti sono strettamente legati al buon esito di questa operazione.
Il dibattito
“Dobbiamo supportare il lavoro di Presidente e Giunta per garantire dignità a questo Ente a livello di servizio ai cittadini”. È quanto ha detto Giampiero Rasimelli capogruppo del PD intervenendo nel dibattito in consiglio Provinciale. “Permane l’idea sbagliata che il problema economico dell’Italia si risolve con la chiusura delle Province. Queste sono solo “beghe di quartiere”, quello che serve è una svolta politica di riorganizzazione delle Istituzioni. Faccio un appello all’opposizione per una collaborare costruttiva”. Alla fine del suo intervento il consigliere Rasimelli ha letto un documento, approvato verbalmente dalla Giunta, che si è impegnata a rispettare i consigli contenuti, nel quale i gruppi di maggioranza raccomandano alla Giunta, tra le altre cose, di evitare il degrado dell’Ente, mantenere il livello di sicurezza delle strutture di competenza e far fede al ruolo della Provincia di promozione del territorio. “Le strade assegnate dalla Regione alla Provincia – ha affermato Franco Asciutti (lista omonima) senza finanziamenti, vanno riconsegnate, a nulla servono il limiti di 30 km/ora. La rigidità del bilancio è dovuta alle spese del personale. Le amministrazioni passate hanno assunto personale rispondendo a logiche politiche. Per quanto riguarda le alienazione chiedo alla Giunta chiarezza su quali sono gli immobili monetizzabili. Speriamo che a settembre qualcosa si sia venduto altrimenti il bilancio avrà seri problemi”.
“Siamo un Ente virtuoso – ha detto Enrico Bastiloli (Socialisti Riformisti) - che non ha debiti, ma questa linea non paga perché veniamo considerati al pari di chi non ha chiuso neanche il bilancio. In 3 anni sono stati tagliati dal governo 24 milioni di euro, il progetto è quello di chiudere le Province per asfissia perché in queste condizioni non si possono fare investimenti”. “In questo momento di incertezza – ha spiegato Franco Granocchia (Idv) - sul destino delle Province, serve collaborazione stretta tra consiglieri e giunta. Se non si riescono a manutenere le strade regionali perché non vengono assegnate risorse, allora restituiamole alla Regione. “Ormai il disegno del Governo è chiaro – ha affermato Luca Baldelli (Rifondazione Comunista) - far morire le province per asfissia così che non possano dare servizi, quindi chiuderle nei fatti. Serve una vertenza istituzionale e intraprendere una lotta serrata sull’allentamento del patto di stabilità. Per quanto riguarda l’organizzazione interna del nostro Ente, credo che sia ora di chiedere sacrifici alla dirigenza eliminando i buoni pasto per queste figure che hanno stipendi molto alti”. “Questo sarà l’ultimo bilancio dell’Ente in qualità di Ente politico – ha sottolineato Bruno Biagiotti (Pdl) - Ci stiamo muovendo malamente a livello Nazionale mentre a livello locale serve un atto di coraggio nei confronti della Regione, restituendo le deleghe relative alle strade regionale che ci sono state assegnate senza trasferimenti di fondi. Questo è un bilancio ingessato, basato sulle alienazioni, che non permette di fare alcun tipo di investimento per il futuro”. “Non trovo niente in questo bilancio – ha spiegato Giampiero Panfili (Pdl) - che possa accomunare noi dell’opposizione con voi della maggioranza. Quella che traspare è una sudditanza politica nei confronti della Regione. A livello interno concordo sulla eliminazione dei buoni pasto ai dirigenti che già prendono stipendi di lusso”. Laura Zampa (Pd) ha dichiarato che: “La politica deve fare scelte coraggiose oggi più che mai e definire le priorità in particolare sulla partecipazione a istituzioni culturali. Il nostro Ente ha l’obbligo di mantenere il livello di sicurezza delle strutture di competenza come scuole e patrimonio. Chiedo inoltre alla Giunta – continua Zampa – che sia risolta la situazione della ristrutturazione, ancora a metà, dell’alberghiero di Spoleto e la possibilità di realizzare, il prossimo anno, un progetto di inclusione a favore dei diritti dei bambini disabili”. “Questo è un bilancio preventivo rigido – ha detto Piero Sorcini (Pdl) - direi che è un rendiconto, visto che non ci sono investimenti da fare. Noi dell’opposizione dal 2009 già consigliavamo l’amministrazione di prevedere percorsi formativi per la valorizzazione dei dipendenti. Oggi questo aggiornamento sarebbe stato prezioso per le eventuali ricollocazioni. A settembre spero che la giunta ci tenga informati sulle alienazioni che sono il fondamento di questo bilancio di Previsione”. “Questo bilancio mi sembra una mera sommatoria di capitoli economici non finanziari – ha detto Massimiliano Capitani (PD) - tutto lo sforzo fatto dall’amministrazione va verso un abbattimento del debito. Se non intervengono trasferimenti da altri enti o alienazioni di beni da qui a 3 anni non si potranno erogare servizi ai cittadini. Quello che serve è una griglia di priorità anche sulle questione della società partecipate dalla Provincia per riuscire a fere scelte di razionalizzazione viste le poche risorse”. In chiusura Giampiero Fugnanesi (CI) ha ringraziato la Giunta per il lavoro svolto mettendo in evidenza le difficoltà in cui si è trovata a lavorare.
ECO13009.ET/DB