“Risultati largamente positivi. Con il segno più gli esercizi di tutte le partecipate”
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 16 settembre ‘24 – “Largamente positivo il Bilancio consolidato 2023 della Provincia di Perugia”.
L’assemblea di Piazza Italia, nella seduta di lunedì, ha approvato con sette voti favorevoli e sei di astensione, il documento contabile che tiene conto dei valori economici e patrimoniali delle società partecipate, insieme all’ente capogruppo che è la Provincia stessa.
Un risultato giudicato dalla consigliera provinciale delegata molto positivo, ottenuto grazie al fatto che nessuno tra le società ed enti partecipati presenta risultati negativi e grazie al buon risultato sul rendiconto da parte dell’Amministrazione provinciale.
A comporre il “perimetro di consolidamento” della Provincia di Perugia, oltre allo stesso ente capogruppo, concorrono le seguenti società partecipate: Agenzia per l’Energia e l’Ambiente (100%), Umbria T.P.L. e Mobilità (28,85%), PuntoZero (5,01%), Sviluppumbria (0,99%), Consorzio Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica (15%), Accademia Belle Arti “Pietro Vannucci” (14,29%), Fondazione I.T.S. Umbria Made in Italy – Innovazione Tecnologia e Sviluppo (9,09%).
Il Bilancio consolidato 2023, come illustrato dalla consigliera provinciale delegata, si chiude con un utile di 3.488.605 milioni.
Per quanto riguarda il conto economico i ricavi della gestione passano da 131 milioni del 2022 a 134 milioni del 2023. Per i costi si passa da 129 a 126 milioni. Una evidente differenza emerge per la parte straordinaria degli oneri in quanto l’esercizio 2022 ha beneficiato della plusvalenza che la Provincia ha realizzato con l’accordo con la Regione, che aveva generato un avanzo di amministrazione di circa 17 milioni. Pertanto il totale proventi straordinari passa da 16,19 a 2,640 milioni. E questo si ripercuote sul risultato di esercizio che da 15,4 si assesta appunto sui 3,5 milioni.
Per quanto riguarda lo stato patrimoniale (rispetto al quale il consolidato dell’Ente pesa per circa il 95%), il totale immobilizzazioni immateriali passa da 48 a 55 milioni; quelle materiali da 331 a 360 milioni; le immobilizzazioni finanziarie da 4,524 a 1,356 milioni. Da evidenziare la riduzione significativa dei debiti, pari a circa 22 milioni con un generale miglioramento della situazione.
Il documento ha ottenuto parere favorevole da parte dell’Organo di revisione.
OI24068.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 16 settembre ‘24 – “Largamente positivo il Bilancio consolidato 2023 della Provincia di Perugia”.
L’assemblea di Piazza Italia, nella seduta di lunedì, ha approvato con sette voti favorevoli e sei di astensione, il documento contabile che tiene conto dei valori economici e patrimoniali delle società partecipate, insieme all’ente capogruppo che è la Provincia stessa.
Un risultato giudicato dalla consigliera provinciale delegata molto positivo, ottenuto grazie al fatto che nessuno tra le società ed enti partecipati presenta risultati negativi e grazie al buon risultato sul rendiconto da parte dell’Amministrazione provinciale.
A comporre il “perimetro di consolidamento” della Provincia di Perugia, oltre allo stesso ente capogruppo, concorrono le seguenti società partecipate: Agenzia per l’Energia e l’Ambiente (100%), Umbria T.P.L. e Mobilità (28,85%), PuntoZero (5,01%), Sviluppumbria (0,99%), Consorzio Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica (15%), Accademia Belle Arti “Pietro Vannucci” (14,29%), Fondazione I.T.S. Umbria Made in Italy – Innovazione Tecnologia e Sviluppo (9,09%).
Il Bilancio consolidato 2023, come illustrato dalla consigliera provinciale delegata, si chiude con un utile di 3.488.605 milioni.
Per quanto riguarda il conto economico i ricavi della gestione passano da 131 milioni del 2022 a 134 milioni del 2023. Per i costi si passa da 129 a 126 milioni. Una evidente differenza emerge per la parte straordinaria degli oneri in quanto l’esercizio 2022 ha beneficiato della plusvalenza che la Provincia ha realizzato con l’accordo con la Regione, che aveva generato un avanzo di amministrazione di circa 17 milioni. Pertanto il totale proventi straordinari passa da 16,19 a 2,640 milioni. E questo si ripercuote sul risultato di esercizio che da 15,4 si assesta appunto sui 3,5 milioni.
Per quanto riguarda lo stato patrimoniale (rispetto al quale il consolidato dell’Ente pesa per circa il 95%), il totale immobilizzazioni immateriali passa da 48 a 55 milioni; quelle materiali da 331 a 360 milioni; le immobilizzazioni finanziarie da 4,524 a 1,356 milioni. Da evidenziare la riduzione significativa dei debiti, pari a circa 22 milioni con un generale miglioramento della situazione.
Il documento ha ottenuto parere favorevole da parte dell’Organo di revisione.
OI24068.ET