Commissioni avviano esame documento. Il 23 aprile l'approvazione in Consiglio
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 17 aprile ’13 - Ente virtuoso, in linea con gli obiettivi fissati dal Patto di Stabilità che, nonostante i drastici tagli centrali, specie attraverso la cosiddetta “spending review” della scorsa estate, è tra le pochissime Province ad aver estinto i debiti 2012, pari a 5 milioni di euro, nei confronti delle aziende fornitrici. Questa la fotografia che emerge dall’analisi del Conto consuntivo 2012 della Provincia di Perugia. Esame avviato dalle tre Commissioni consiliari, riunite in forma congiunta, per ascoltare la relazione del dirigente dell’Area risorse finanziarie Alberto Orvietani. I lavori termineranno il prossimo 23 aprile, quando il documento, dopo un ulteriore passaggio in II Commissione, approderà in Consiglio per l’approvazione finale. Il Rendiconto di gestione 2012 evidenzia un avanzo di amministrazione di 23.620.696,37 euro, composto per lo più (20.352.279,39 euro) da fondi vincolati che fanno sì che, tolti i 1.868.416,98 euro degli investimenti, l’avanzo cosiddetto “libero” ammonti a 1.400.000 euro. La voce più importante dei fondi vincolati è rappresentata dal fondo svalutazione crediti, destinato a far fronte ad eventuali crediti inesigibili. “Nel 2012 – ha argomentato Orvietani – due i fattori che hanno messo a dura prova l’Ente: i vincoli stringenti del Patto di Stabilità e i tagli della Spending review, a cui si è fatto fronte con la riduzione delle spese correnti e utilizzando l’avanzo libero di bilancio. Nonostante ciò, sono stati rispettati tutti gli 8 ‘parametri di deficitarietà strutturali’ fissati dal Ministero dell’Interno e possiamo vantare un rendiconto di gestione positivo”. Analizzando più da vicino il documento, si deduce che al 31 dicembre ‘12 il fondo cassa ammontava a 23.620.696 euro, di poco diverso da quanto risultava in cassa un anno prima (23.724.341,64 euro). La consistenza è rimasta quasi invariata “e questo denota – sono le parole di Orvietani - una buona capacità di gestione”. Una sostanziale tenuta si evidenzia per quanto attiene le entrate correnti (tributi, trasferimenti, entrate extratributarie). Sul fronte delle entrate tributarie si è registrato un decremento del 3,71% rispetto al 2011, nonostante l’aumento dell’addizionale nettezza urbana, un aumento dell’imposta su RCA dovuta all’entrata a regime delle nuove aliquote, un aumento dell’imposta provinciale trascrizione veicoli al PRA. Sul fronte dei trasferimenti si registra un aumento complessivo di 2.738.553,00, di cui 2.321.121,00 provenienti dallo Stato e che ricomprende al suo interno il contributo di 1.057.000,00 concesso per l’estinzione anticipata di mutui operata nel 2012, 844.864,00 per il contributo ex sviluppo investimenti, un incremento del contributo per la vendita fotovoltaica, ecc… A proposito dei trasferimenti regionali, che già in sede di bilancio di previsione scontavano un taglio di 1,8 milioni, si registra un incremento per circa 336.571,00 di quelli correnti e per 107.850,00 per lo svolgimento di funzioni delegate come pure per quelli provenienti da altri enti del settore pubblico per euro 55.088,00, mentre dagli organi comunitari si registra un decremento di circa 82.077,00 euro. Le spese correnti, pari a 129.750.000 euro e assorbite per 41.000.000 dal personale, risultano essere in netta diminuzione, seguendo un trend che parte dal 2010. Relativamente agli investimenti, l’Ente ha realizzato spese per 12.565.338 euro, ripartite tra viabilità, edilizia scolastica, patrimonio, ambiente e servizi vari. Infine, sul versante della gestione del debito, si è passati da un residuo di 133.719.313 del 2011 a 128.114.265 del 2012. Una decremento di oltre 5 milioni dovuto soprattutto all’estinzione anticipata di nuovi mutui. “Comprendiamo gli sforzi compiuti dall’Ente – ha commentato Bruno Biagiotti (Pdl) – ma non saremo disposti ad approvare questo documento, perché non ne condividiamo l’impostazione politica”. D’altro avviso Luca Baldelli (Prc) secondo il quale si tratta di “un documento ‘da manuale’, espressione di grande saggezza e capacità amministrative, tanto più in evidenza in un periodo come questo di enormi difficoltà”. A suo giudizio particolare valore riveste la rapidità con cui si è provveduto a sanare i debiti verso le aziende. Per Enrico Bastioli (Socialisti e Riformisti) il conto consuntivo evidenzia una impostazione corretta e molto positiva, come anche per Franco Granocchia (Italia dei Valori) che ha parlato di un “grande lavoro” a fronte di una situazione drammatica degli enti locali. Infine Massimiliano Capitani (Pd) ha fatto notare come, pur essendo un ente virtuoso, si rischia di non avere le risorse per stilare il prossimo bilancio previsionale.
ECO13002.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 17 aprile ’13 - Ente virtuoso, in linea con gli obiettivi fissati dal Patto di Stabilità che, nonostante i drastici tagli centrali, specie attraverso la cosiddetta “spending review” della scorsa estate, è tra le pochissime Province ad aver estinto i debiti 2012, pari a 5 milioni di euro, nei confronti delle aziende fornitrici. Questa la fotografia che emerge dall’analisi del Conto consuntivo 2012 della Provincia di Perugia. Esame avviato dalle tre Commissioni consiliari, riunite in forma congiunta, per ascoltare la relazione del dirigente dell’Area risorse finanziarie Alberto Orvietani. I lavori termineranno il prossimo 23 aprile, quando il documento, dopo un ulteriore passaggio in II Commissione, approderà in Consiglio per l’approvazione finale. Il Rendiconto di gestione 2012 evidenzia un avanzo di amministrazione di 23.620.696,37 euro, composto per lo più (20.352.279,39 euro) da fondi vincolati che fanno sì che, tolti i 1.868.416,98 euro degli investimenti, l’avanzo cosiddetto “libero” ammonti a 1.400.000 euro. La voce più importante dei fondi vincolati è rappresentata dal fondo svalutazione crediti, destinato a far fronte ad eventuali crediti inesigibili. “Nel 2012 – ha argomentato Orvietani – due i fattori che hanno messo a dura prova l’Ente: i vincoli stringenti del Patto di Stabilità e i tagli della Spending review, a cui si è fatto fronte con la riduzione delle spese correnti e utilizzando l’avanzo libero di bilancio. Nonostante ciò, sono stati rispettati tutti gli 8 ‘parametri di deficitarietà strutturali’ fissati dal Ministero dell’Interno e possiamo vantare un rendiconto di gestione positivo”. Analizzando più da vicino il documento, si deduce che al 31 dicembre ‘12 il fondo cassa ammontava a 23.620.696 euro, di poco diverso da quanto risultava in cassa un anno prima (23.724.341,64 euro). La consistenza è rimasta quasi invariata “e questo denota – sono le parole di Orvietani - una buona capacità di gestione”. Una sostanziale tenuta si evidenzia per quanto attiene le entrate correnti (tributi, trasferimenti, entrate extratributarie). Sul fronte delle entrate tributarie si è registrato un decremento del 3,71% rispetto al 2011, nonostante l’aumento dell’addizionale nettezza urbana, un aumento dell’imposta su RCA dovuta all’entrata a regime delle nuove aliquote, un aumento dell’imposta provinciale trascrizione veicoli al PRA. Sul fronte dei trasferimenti si registra un aumento complessivo di 2.738.553,00, di cui 2.321.121,00 provenienti dallo Stato e che ricomprende al suo interno il contributo di 1.057.000,00 concesso per l’estinzione anticipata di mutui operata nel 2012, 844.864,00 per il contributo ex sviluppo investimenti, un incremento del contributo per la vendita fotovoltaica, ecc… A proposito dei trasferimenti regionali, che già in sede di bilancio di previsione scontavano un taglio di 1,8 milioni, si registra un incremento per circa 336.571,00 di quelli correnti e per 107.850,00 per lo svolgimento di funzioni delegate come pure per quelli provenienti da altri enti del settore pubblico per euro 55.088,00, mentre dagli organi comunitari si registra un decremento di circa 82.077,00 euro. Le spese correnti, pari a 129.750.000 euro e assorbite per 41.000.000 dal personale, risultano essere in netta diminuzione, seguendo un trend che parte dal 2010. Relativamente agli investimenti, l’Ente ha realizzato spese per 12.565.338 euro, ripartite tra viabilità, edilizia scolastica, patrimonio, ambiente e servizi vari. Infine, sul versante della gestione del debito, si è passati da un residuo di 133.719.313 del 2011 a 128.114.265 del 2012. Una decremento di oltre 5 milioni dovuto soprattutto all’estinzione anticipata di nuovi mutui. “Comprendiamo gli sforzi compiuti dall’Ente – ha commentato Bruno Biagiotti (Pdl) – ma non saremo disposti ad approvare questo documento, perché non ne condividiamo l’impostazione politica”. D’altro avviso Luca Baldelli (Prc) secondo il quale si tratta di “un documento ‘da manuale’, espressione di grande saggezza e capacità amministrative, tanto più in evidenza in un periodo come questo di enormi difficoltà”. A suo giudizio particolare valore riveste la rapidità con cui si è provveduto a sanare i debiti verso le aziende. Per Enrico Bastioli (Socialisti e Riformisti) il conto consuntivo evidenzia una impostazione corretta e molto positiva, come anche per Franco Granocchia (Italia dei Valori) che ha parlato di un “grande lavoro” a fronte di una situazione drammatica degli enti locali. Infine Massimiliano Capitani (Pd) ha fatto notare come, pur essendo un ente virtuoso, si rischia di non avere le risorse per stilare il prossimo bilancio previsionale.
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