(Cittadino e Provincia) – Perugia, 5 marzo 2014 - “Ringraziando i colleghi commissari per l’attenzione e l’impegno rivolto a tema, sono orgoglioso di annunciare che a breve la Provincia di Perugia licenzierà il Piano faunistico venatorio, secondo le indicazioni espresse dalla Commissione più volte – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli – Queste le risultanze emerse dalla riunione della Commissione svoltasi venerdì scorso, alla presenza dei tecnici e dirigenti dell’ente. La Provincia, grazie al lavoro dei tecnici, della III Commissione tutta, del Consigliere delegato Franco Granocchia, del Presidente della Provincia, si doterà pertanto di uno strumento di pianificazione e intervento che offrirà una risposta di qualità, organica, complessiva, senza più “ spezzatini “ di competenze e logiche emergenziali di corto respiro, alle necessità del mondo agricolo, dei comuni cittadini, del mondo venatorio . La proliferazione di specie opportuniste provoca infatti danni all’agricoltura ai quali Provincia, Regione e ATC non possono più far fronte ; numerosi imprenditori agricoli sono ormai sull’orlo del collasso a causa dell’eccessiva presenza di queste specie . Assieme a tale aspetto, si andrà alla ridefinizione delle Zone di ripopolamento e cattura, delle Aziende agrituristico – venatorie e faunistico – venatorie, al complessivo ridisegno delle aree protette. La Commissione da me presieduta ha più volte sottolineato come le realtà imprenditoriali e gestionali che funzionano e danno frutti vanno sostenute e incentivate, mentre quelle che non danno risultati vanno chiuse e il territorio riaperto alla caccia o alla formazione di itinerari naturalistici di pregio . Questi argomenti, con i quali per troppo tempo ci si è riempiti la bocca, stanno per diventare, grazie alla Provincia, una realtà. Il cronoprogramma vouto dalla Commissione è stato pienamente rispettato : era nostro intento fare presto ma, soprattutto, fare bene e l’obiettivo del completamento del Piano verrà centrato nelle prossime settimane, con la presentazione del Piano stesso . Successivamente, la Regione attiverà il tavolo della VAS e partirà quindi, con la supervisione della Regione stessa, la fase attuativa . Molti i soggetti chiamati alla fase partecipativa , elemento questo senza dubbio positivo , anche se da parte di alcuni, in verità, si è proseguito in un comodo atteggiamento di polemica senza proposte serie e solide , anzi strumentale per coprire il vuoto di proposte e di iniziativa . La gran parte del mondo venatorio , agricolo, imprenditoriale e ambientalista, però, ha risposto con vivo interesse ed è a questa parte seria, collaborativa, propositiva, che dobbiamo guardare per dare le risposte che la collettività si aspetta . In questi anni la Provincia, mancando un quadro organico di riferimento, si è fortemente battuta per l’incremento dei prelievi selettivi, ottenendo il contenimento della fauna, sia pure in maniera parziale ( ci si è dovuti limitare ai cinghiali ). Analogamente, sono state varate misure per la prevenzione degli incidenti derivanti dalla fauna selvatica e si sono attuate azioni abbastanza efficaci in campi analoghi. Sono stati raggiunti risultati importanti su questo fronte, ma sempre in un clima di emergenza e di episodicità. Ora si comporrà , finalmente, un mosaico generale e i risultati ottenuti nel corso degli anni verranno centuplicati grazie alla pianificazione generale. Un appuntamento importante, quindi , che rappresenta un altro obiettivo centrato in pieno dalla Provincia . Chi verrà dopo di noi ed erediterà le nostre competenze e attribuzioni partirà non da zero, ma dalle primissime posizioni in materia venatoria” .
Gc14087.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 5 marzo 2014 - “Ringraziando i colleghi commissari per l’attenzione e l’impegno rivolto a tema, sono orgoglioso di annunciare che a breve la Provincia di Perugia licenzierà il Piano faunistico venatorio, secondo le indicazioni espresse dalla Commissione più volte – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli – Queste le risultanze emerse dalla riunione della Commissione svoltasi venerdì scorso, alla presenza dei tecnici e dirigenti dell’ente. La Provincia, grazie al lavoro dei tecnici, della III Commissione tutta, del Consigliere delegato Franco Granocchia, del Presidente della Provincia, si doterà pertanto di uno strumento di pianificazione e intervento che offrirà una risposta di qualità, organica, complessiva, senza più “ spezzatini “ di competenze e logiche emergenziali di corto respiro, alle necessità del mondo agricolo, dei comuni cittadini, del mondo venatorio . La proliferazione di specie opportuniste provoca infatti danni all’agricoltura ai quali Provincia, Regione e ATC non possono più far fronte ; numerosi imprenditori agricoli sono ormai sull’orlo del collasso a causa dell’eccessiva presenza di queste specie . Assieme a tale aspetto, si andrà alla ridefinizione delle Zone di ripopolamento e cattura, delle Aziende agrituristico – venatorie e faunistico – venatorie, al complessivo ridisegno delle aree protette. La Commissione da me presieduta ha più volte sottolineato come le realtà imprenditoriali e gestionali che funzionano e danno frutti vanno sostenute e incentivate, mentre quelle che non danno risultati vanno chiuse e il territorio riaperto alla caccia o alla formazione di itinerari naturalistici di pregio . Questi argomenti, con i quali per troppo tempo ci si è riempiti la bocca, stanno per diventare, grazie alla Provincia, una realtà. Il cronoprogramma vouto dalla Commissione è stato pienamente rispettato : era nostro intento fare presto ma, soprattutto, fare bene e l’obiettivo del completamento del Piano verrà centrato nelle prossime settimane, con la presentazione del Piano stesso . Successivamente, la Regione attiverà il tavolo della VAS e partirà quindi, con la supervisione della Regione stessa, la fase attuativa . Molti i soggetti chiamati alla fase partecipativa , elemento questo senza dubbio positivo , anche se da parte di alcuni, in verità, si è proseguito in un comodo atteggiamento di polemica senza proposte serie e solide , anzi strumentale per coprire il vuoto di proposte e di iniziativa . La gran parte del mondo venatorio , agricolo, imprenditoriale e ambientalista, però, ha risposto con vivo interesse ed è a questa parte seria, collaborativa, propositiva, che dobbiamo guardare per dare le risposte che la collettività si aspetta . In questi anni la Provincia, mancando un quadro organico di riferimento, si è fortemente battuta per l’incremento dei prelievi selettivi, ottenendo il contenimento della fauna, sia pure in maniera parziale ( ci si è dovuti limitare ai cinghiali ). Analogamente, sono state varate misure per la prevenzione degli incidenti derivanti dalla fauna selvatica e si sono attuate azioni abbastanza efficaci in campi analoghi. Sono stati raggiunti risultati importanti su questo fronte, ma sempre in un clima di emergenza e di episodicità. Ora si comporrà , finalmente, un mosaico generale e i risultati ottenuti nel corso degli anni verranno centuplicati grazie alla pianificazione generale. Un appuntamento importante, quindi , che rappresenta un altro obiettivo centrato in pieno dalla Provincia . Chi verrà dopo di noi ed erediterà le nostre competenze e attribuzioni partirà non da zero, ma dalle primissime posizioni in materia venatoria” .
Gc14087.red