(Cittadino e Provincia) – Perugia 17 dicembre 2012 – “Nel rispetto delle decisioni che ogni Ente è chiamato a prendere per suo proprio conto e della sovranità di ogni Istituzione – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - giudico un errore foriero di potenziali problemi, di non poco conto, il rinnovo delle cariche dirigenziali degli ATC oltre la scadenza naturale dei mandati ( 27 gennaio 2013), rinnovo effettuato dalla III Commissione consiliare della Regione Umbria con 4 voti a favore, 3 contrari e un astenuto . Questa decisione ha rappresentato, a mio giudizio, un colpo inferto ai principi di democrazia e partecipazione, dal momento che la maggioranza dei soggetti che hanno a che fare col mondo istituzionale ( in primis la Provincia di Perugia ,) venatorio, agricolo e imprenditoriale, i quali avevano espresso contrarietà ad ogni idea di proroga, è rimasta inascoltata e anzi si è proceduto in senso contrario a quanto da essa auspicato. Se la democrazia si regge, come ci si insegna da eminentissime cattedre, sul principio di maggioranza, quel principio è stato quantomeno violato da parte della Regione Umbria. Il fatto grave è che la decisione, soprattutto per quanto concerne l’ATC 2 ( senza con ciò voler entrare nel merito tecnico delle questioni ) , viene dopo un aspro confronto sul tema del bilancio consuntivo 2011, in merito al quale il Collegio dei Revisori dei Conti ha espresso parere contrario nel corso della seduta del 27 / 09 / 2012. In quell’occasione, anche il rappresentante della Provincia di Perugia ha espresso parere negativo . Senza voler ergermi a giudice di nessuno, ma non potendo non prendere atto, in scienza e coscienza, di una situazione già solo per questo aspetto anomala, ritengo che il “ fermare le bocce “ e il ripartire da zero sarebbe stata la scelta migliore, con un rinnovo delle cariche e il rispetto dei termini di scadenza dei mandati. Andare oltre significa che qualcuno sta cercando di prendere tempo per scelte da far passare con la scusa dell’emergenza ? O significa, più semplicemente, che già si sta vendendo la pelle dell’orso senza prima averlo abbattuto, cioè fuor di metafora si sta cercando di esautorare la Provincia di Perugia da ogni ruolo scommettendo su un suo smantellamento che non è dato vedere, nemmeno rispetto alle competenze in ambito di caccia ? Ricordo a tutti che la Legge regionale ( e sottolineo regionale !! ) 6 del 2008 su questo punto è chiara e inequivocabile. Comunque sia, da consigliere e da Presidente di Commissione, come ho sempre fatto, esigerò chiarezza su tutta la partita, con audizioni e processi partecipativi che nessuno può anche solo tentare di sabotare oppure impedire”.
Gc12523.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 17 dicembre 2012 – “Nel rispetto delle decisioni che ogni Ente è chiamato a prendere per suo proprio conto e della sovranità di ogni Istituzione – afferma in una nota il capogruppo del Prc in Consiglio Provinciale Luca Baldelli - giudico un errore foriero di potenziali problemi, di non poco conto, il rinnovo delle cariche dirigenziali degli ATC oltre la scadenza naturale dei mandati ( 27 gennaio 2013), rinnovo effettuato dalla III Commissione consiliare della Regione Umbria con 4 voti a favore, 3 contrari e un astenuto . Questa decisione ha rappresentato, a mio giudizio, un colpo inferto ai principi di democrazia e partecipazione, dal momento che la maggioranza dei soggetti che hanno a che fare col mondo istituzionale ( in primis la Provincia di Perugia ,) venatorio, agricolo e imprenditoriale, i quali avevano espresso contrarietà ad ogni idea di proroga, è rimasta inascoltata e anzi si è proceduto in senso contrario a quanto da essa auspicato. Se la democrazia si regge, come ci si insegna da eminentissime cattedre, sul principio di maggioranza, quel principio è stato quantomeno violato da parte della Regione Umbria. Il fatto grave è che la decisione, soprattutto per quanto concerne l’ATC 2 ( senza con ciò voler entrare nel merito tecnico delle questioni ) , viene dopo un aspro confronto sul tema del bilancio consuntivo 2011, in merito al quale il Collegio dei Revisori dei Conti ha espresso parere contrario nel corso della seduta del 27 / 09 / 2012. In quell’occasione, anche il rappresentante della Provincia di Perugia ha espresso parere negativo . Senza voler ergermi a giudice di nessuno, ma non potendo non prendere atto, in scienza e coscienza, di una situazione già solo per questo aspetto anomala, ritengo che il “ fermare le bocce “ e il ripartire da zero sarebbe stata la scelta migliore, con un rinnovo delle cariche e il rispetto dei termini di scadenza dei mandati. Andare oltre significa che qualcuno sta cercando di prendere tempo per scelte da far passare con la scusa dell’emergenza ? O significa, più semplicemente, che già si sta vendendo la pelle dell’orso senza prima averlo abbattuto, cioè fuor di metafora si sta cercando di esautorare la Provincia di Perugia da ogni ruolo scommettendo su un suo smantellamento che non è dato vedere, nemmeno rispetto alle competenze in ambito di caccia ? Ricordo a tutti che la Legge regionale ( e sottolineo regionale !! ) 6 del 2008 su questo punto è chiara e inequivocabile. Comunque sia, da consigliere e da Presidente di Commissione, come ho sempre fatto, esigerò chiarezza su tutta la partita, con audizioni e processi partecipativi che nessuno può anche solo tentare di sabotare oppure impedire”.
Gc12523.red