Guasticchi "La Provincia avràun nuovo ruolo verso la caccia: forte e attivo e non più di mediazione e si muoveràcon una nuova cultura, investendo in informazione e formazione. Il cacciatore saràla vera sentinella dell'ambiente"
(Cittadino e Provincia – Perugia, 31 agosto ’09) - Saranno 28.569 i cacciatori che si muoveranno nella provincia di Perugia nei giorni della preapertura della caccia previsti per mercoledì 2 e domenica 6 settembre ’09. A questi si aggiungeranno inoltre 4.347 cacciatori (ulteriore ambito) e 2.348 (fuori regione). Lo ha annunciato in conferenza stampa nel Palazzo della Provincia stamane il Presidente Marco Vinicio Guasticchi in quale ha sottolineato che “la Provincia avrà un ruolo nuovo su questo fronte, non più di mediazione, ma forte e attivo, con un coordinamento sempre più stringente legato alla programmazione”. “Un approccio nuovo – ha detto Guasticchi – con un cambio di marcia. La Polizia Provinciale, che verso ottobre vanterà una nuova organizzazione, avrà il suo giusto ruolo nell’ambito del controllo venatorio e del controllo del territorio, accanto alle Guardie Volontarie”. “I dati sensibili di questa preapertura (l’apertura è prevista il 20 settembre) – ha annunciato il Presidente – riguardano 1359 appostamenti (659 per la forma di caccia ‘c’ e 700 per la forma di caccioa ‘b’). Gli appostamenti possono essere attuati per le seguenti specie: tortora (massimo 10 capi al giorno), colombaccio (5 capi), cornacchia grigia, ghiandaia, gazza, merlo, germano reale (10 capi), marzaiola (10 capi), alzavola (10 capi). E’ consentito abbattere giornalmente al massimo 20 capi di selvaggina migratoria. In merito ai ripopolamenti per l’ATC 1 si parla di 1227 lepri, 4985 fagiani riproduttori, 840 fagiani giovani, 1266 starne, 800 starne giovani, 660 esemplari di pernice rossa. Per l’ATC 2 si parla di 1133 lepri, 3516 fagiani riproduttori, 3540 fagiani giovani, 700 starne, 4340 starne giovani e 400 esemplari pernice rossa. Dei ripopolamenti dei due ATC, molti esemplari provengono da catture all’interno delle Zone di Ripopolamento e Cattura. A questi si aggiungono i capi prodotti presso il Centro di Produzione Fauna Selvatica di Torre Certalta di Umbertide (di proprietà della Provincia di Perugia), finalizzato alla ricostituzione di popolazioni autoriproducenti di 400 esemplari di lepre e 3300 di starna (prevalentemente all’interno delle ZRC). Si tratta di un Centro di grande importanza per allevamento di specie autoctone e per la qualificazione della selvaggina. Questo comparto vedrà il nostro aumentato impegno nei prossimi 5 anni. La particolare attenzione dell’Ente si è rivolta anche al contenimento degli squilibri faunistici in particolare della specie cinghiale per salvare le coltivazioni agricole. Gli ATC, nei casi di danni, avranno un ruolo di forte respiro: laddove non bastassero i soldi della Regione, saranno gli Ambiti ad intervenire con proprie risorse. Per evitare danni, comunque, vanno portate avanti seriamente le selezioni usando un doppio binario: applicare sanzioni laddove necessario e dare premialità. In merito ai cinghiali e ai caprioli, che rappresentato una nuova emergenza, è necessario muoversi chiaramente e rigorosamente: sarà opportuno mettere paletti drastici anche con la Polizia. Si sta lavorando, in collaborazione con la Regione dell’Umbria, anche per riaprire la caccia al fringuello e al passero. La caccia racchiude in sé tradizione, storia e ruolo legati all’ambiente: è il cacciatore la vera sentinella dell’ambiente. La Provincia vuole muoversi in questo terreno con una nuova cultura, investendo in informazione e formazione. Il controllo del territorio deve essere elemento di sostegno per l’attività sana del cacciatore”.
Il Comandante della Polizia Provinciale Michele Fiscella ha informato che circa 30 pattuglie saranno in servizio per garantire al vigilanza sul territorio dalle ore 6 alle ore 20 nei giorni di preapertura. I cittadini e i cacciatori potranno effettuare ogni segnalazione al n. 075/3681259.
PF09024.GC
(Cittadino e Provincia – Perugia, 31 agosto ’09) - Saranno 28.569 i cacciatori che si muoveranno nella provincia di Perugia nei giorni della preapertura della caccia previsti per mercoledì 2 e domenica 6 settembre ’09. A questi si aggiungeranno inoltre 4.347 cacciatori (ulteriore ambito) e 2.348 (fuori regione). Lo ha annunciato in conferenza stampa nel Palazzo della Provincia stamane il Presidente Marco Vinicio Guasticchi in quale ha sottolineato che “la Provincia avrà un ruolo nuovo su questo fronte, non più di mediazione, ma forte e attivo, con un coordinamento sempre più stringente legato alla programmazione”. “Un approccio nuovo – ha detto Guasticchi – con un cambio di marcia. La Polizia Provinciale, che verso ottobre vanterà una nuova organizzazione, avrà il suo giusto ruolo nell’ambito del controllo venatorio e del controllo del territorio, accanto alle Guardie Volontarie”. “I dati sensibili di questa preapertura (l’apertura è prevista il 20 settembre) – ha annunciato il Presidente – riguardano 1359 appostamenti (659 per la forma di caccia ‘c’ e 700 per la forma di caccioa ‘b’). Gli appostamenti possono essere attuati per le seguenti specie: tortora (massimo 10 capi al giorno), colombaccio (5 capi), cornacchia grigia, ghiandaia, gazza, merlo, germano reale (10 capi), marzaiola (10 capi), alzavola (10 capi). E’ consentito abbattere giornalmente al massimo 20 capi di selvaggina migratoria. In merito ai ripopolamenti per l’ATC 1 si parla di 1227 lepri, 4985 fagiani riproduttori, 840 fagiani giovani, 1266 starne, 800 starne giovani, 660 esemplari di pernice rossa. Per l’ATC 2 si parla di 1133 lepri, 3516 fagiani riproduttori, 3540 fagiani giovani, 700 starne, 4340 starne giovani e 400 esemplari pernice rossa. Dei ripopolamenti dei due ATC, molti esemplari provengono da catture all’interno delle Zone di Ripopolamento e Cattura. A questi si aggiungono i capi prodotti presso il Centro di Produzione Fauna Selvatica di Torre Certalta di Umbertide (di proprietà della Provincia di Perugia), finalizzato alla ricostituzione di popolazioni autoriproducenti di 400 esemplari di lepre e 3300 di starna (prevalentemente all’interno delle ZRC). Si tratta di un Centro di grande importanza per allevamento di specie autoctone e per la qualificazione della selvaggina. Questo comparto vedrà il nostro aumentato impegno nei prossimi 5 anni. La particolare attenzione dell’Ente si è rivolta anche al contenimento degli squilibri faunistici in particolare della specie cinghiale per salvare le coltivazioni agricole. Gli ATC, nei casi di danni, avranno un ruolo di forte respiro: laddove non bastassero i soldi della Regione, saranno gli Ambiti ad intervenire con proprie risorse. Per evitare danni, comunque, vanno portate avanti seriamente le selezioni usando un doppio binario: applicare sanzioni laddove necessario e dare premialità. In merito ai cinghiali e ai caprioli, che rappresentato una nuova emergenza, è necessario muoversi chiaramente e rigorosamente: sarà opportuno mettere paletti drastici anche con la Polizia. Si sta lavorando, in collaborazione con la Regione dell’Umbria, anche per riaprire la caccia al fringuello e al passero. La caccia racchiude in sé tradizione, storia e ruolo legati all’ambiente: è il cacciatore la vera sentinella dell’ambiente. La Provincia vuole muoversi in questo terreno con una nuova cultura, investendo in informazione e formazione. Il controllo del territorio deve essere elemento di sostegno per l’attività sana del cacciatore”.
Il Comandante della Polizia Provinciale Michele Fiscella ha informato che circa 30 pattuglie saranno in servizio per garantire al vigilanza sul territorio dalle ore 6 alle ore 20 nei giorni di preapertura. I cittadini e i cacciatori potranno effettuare ogni segnalazione al n. 075/3681259.
PF09024.GC