(Cittadino e Provincia) – Perugia 16 aprile 2012 – “Il ricovero e la detenzione di animali di affezione, - afferma in una nota il gruppo dei socialisti riformisti della Provincia di Perugia - cani da caccia e non, sono regolamentati da tutta una serie di leggi, regolamenti veterinari, igienico-sanitari, edilizi, regionali e comunali. Tale intreccio normativo comporta una difficile applicazione delle stesse norme, nonché il complicato rispetto delle stesse da parte dei cittadini che devono districarsi tra numerose disposizioni, spesso contrastanti tra loro. Le associazioni venatorie hanno portato questa problematica all’attenzione della Regione Umbria con una nota nella quale hanno ricordato che a seguito dei controlli effettuati dagli organismi preposti sono emersi numerosi casi sanzionati per violazione delle prescrizioni di legge, violazione il più delle volte frutto della mancata chiarezza nella complessa regolamentazione dell’argomento. Il più delle volte le sanzioni comminate riguardavano il non rispetto di norme urbanistiche comunali, spesso contrastanti con norme di grado superiore, e che in pochissimi casi sono stati riscontrati comportamenti ascrivibili all’incuria igienica e sanitaria degli animali. A tal proposito, le associazioni venatorie hanno chiesto alla Regione Umbria di esprimersi con provvedimento vincolante, riepilogativo delle disposizioni vigenti, affinché si abbia un’interpretazione omogenea ed univoca sulla materia. La Provincia di Perugia ha sempre dimostrato la propria sensibilità rispetto alla cura degli animali e alla definizione di norme che garantissero la sicurezza e la salute pubblica, con preciso riferimento al problema del randagismo e dell’organizzazione dei ricoveri per cani. E’ necessaria in materia, una chiara e ben dettagliata normativa che regoli il ricovero degli animali da affezione e cani da caccia e non, senza che questa regolamentazione diventi vessatoria e di difficile applicazione nei confronti dei privati cittadini e dei cacciatori” Per questo il gruppo dei socialisti riformisti della Provincia invitano il Presidente e la Giunta “ Ad attivarsi con le istituzioni regionali e tutti gli enti preposti, affinché si dipani la difficile matassa regolamentare in materia venendo così incontro anche alle legittime sollecitazioni espresse dalle associazioni venatorie regionali”.
Gc12133.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia 16 aprile 2012 – “Il ricovero e la detenzione di animali di affezione, - afferma in una nota il gruppo dei socialisti riformisti della Provincia di Perugia - cani da caccia e non, sono regolamentati da tutta una serie di leggi, regolamenti veterinari, igienico-sanitari, edilizi, regionali e comunali. Tale intreccio normativo comporta una difficile applicazione delle stesse norme, nonché il complicato rispetto delle stesse da parte dei cittadini che devono districarsi tra numerose disposizioni, spesso contrastanti tra loro. Le associazioni venatorie hanno portato questa problematica all’attenzione della Regione Umbria con una nota nella quale hanno ricordato che a seguito dei controlli effettuati dagli organismi preposti sono emersi numerosi casi sanzionati per violazione delle prescrizioni di legge, violazione il più delle volte frutto della mancata chiarezza nella complessa regolamentazione dell’argomento. Il più delle volte le sanzioni comminate riguardavano il non rispetto di norme urbanistiche comunali, spesso contrastanti con norme di grado superiore, e che in pochissimi casi sono stati riscontrati comportamenti ascrivibili all’incuria igienica e sanitaria degli animali. A tal proposito, le associazioni venatorie hanno chiesto alla Regione Umbria di esprimersi con provvedimento vincolante, riepilogativo delle disposizioni vigenti, affinché si abbia un’interpretazione omogenea ed univoca sulla materia. La Provincia di Perugia ha sempre dimostrato la propria sensibilità rispetto alla cura degli animali e alla definizione di norme che garantissero la sicurezza e la salute pubblica, con preciso riferimento al problema del randagismo e dell’organizzazione dei ricoveri per cani. E’ necessaria in materia, una chiara e ben dettagliata normativa che regoli il ricovero degli animali da affezione e cani da caccia e non, senza che questa regolamentazione diventi vessatoria e di difficile applicazione nei confronti dei privati cittadini e dei cacciatori” Per questo il gruppo dei socialisti riformisti della Provincia invitano il Presidente e la Giunta “ Ad attivarsi con le istituzioni regionali e tutti gli enti preposti, affinché si dipani la difficile matassa regolamentare in materia venendo così incontro anche alle legittime sollecitazioni espresse dalle associazioni venatorie regionali”.
Gc12133.red