All'insegna del "fitness ambientale". Presidente Guasticchi: "Stiamo dando voce alle tante anime del mondo venatorio"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 14 dicembre ’09 – Marceranno insieme d’ora in poi FIDASC (Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia) e Provincia di Perugia per tutta una serie di progetti venatori che presuppongo salvaguardia dell'ambiente, formazione e allenamento di coloro che praticano attività con le armi da caccia. Con la conferenza stampa di questa mattina a Perugia è stata ufficializzata la collaborazione (come peraltro con altre Associazioni) tra il Comitato regionale umbro e l’Amministrazione provinciale perugina, poiché vi è la volontà di compiere un cammino innovativo insieme sul terreno delle discipline rappresentate appunto dalla Fidasc. La Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia (il cui Comitato umbro è presieduto da Gianluigi Rosi) fondata nel 1999 e riconosciuta dal Coni nel 2002, è una realtà fondamentale per lo sviluppo delle attività legate al mondo venatorio ed al tempo stesso per la promozione dell'ambiente. “Con la Provincia di Perugia – ha esordito Rosi – avvieremo nuove forme di collaborazione su tematiche di comune interesse, tanto che a ciò lavorerà una specifica Commissione”. In particolare la Fidasc si propone di divenire un partner attivo, per supportare l’Ente nella formazione pratica dei numerosi cacciatori di selezione. “La Provincia di Perugia – ha sostenuto il presidente Marco Vinicio Guasticchi intervenendo in conferenza stampa – assegna molta attenzione al mondo e alla cultura venatoria, e si sta impegnando per restituire pari dignità alle molteplici realtà esistenti. Tra i nostri obiettivi – ha aggiunto – vi è quello di introdurre la Consulta provinciale della caccia, proprio per dare voce a tutte le associazioni venatorie e ricreare così quel clima pacifico di cui si sente la necessità”. Ciò che si propone in generale la Fidasc è promuovere il cosiddetto "fitness ambientale", momento di interazione tra l'individuo come atleta, il cane e la selvaggina, fruitrice ed abitante dell'ambiente, in sinergia con tutte le associazioni sportive, venatorie e coloro che sono vicino all'ambiente. “Le attività venatorie – sono ancora le parole di Rosi - svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo delle comunità rurali e nella tutela della attività di campagna (agriturismi, aziende faunistiche venatorie, strutture di tiro) ed in molte regioni italiane svolgono quella azione di spinta nel mantenimento delle tradizioni agresti”. A ricordare le prerogative principali della Federazione è intervenuto il presidente nazionale, Felice Buglione: “Abbiamo ereditato il testimone – ha spiegato – delle associazioni venatorie in ambito sportivo e le nostre attività sono tali da non prevedere abbattimento o sofferenza degli animali e sono ad impatto ambientale zero”. Buglione ha quindi riconosciuto che l’Umbria rappresenta la regione più importante in seno alla Federazione, soprattutto per quanto attiene alla cinofilia e ai percorsi di caccia itineranti. Il consigliere provinciale con delega alla caccia e all’ambiente Franco Granocchia ha sottolineato come l’Ente stia investendo molte energie sul fronte sportivo e ambientale come dimostrano i molteplici progetti realizzati o in fase di realizzazione (piste da sci, acquario Trasimeno, sport su fiume, qualificazione allevamento selvaggina Torre Certalta). Ha salutato con favore l’avvio di questa nuova collaborazione anche il rappresentante del Coni Domenico Ignozza per il quale la Fidasc coniuga bene sportività ed ecologia.
PF09038.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 14 dicembre ’09 – Marceranno insieme d’ora in poi FIDASC (Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia) e Provincia di Perugia per tutta una serie di progetti venatori che presuppongo salvaguardia dell'ambiente, formazione e allenamento di coloro che praticano attività con le armi da caccia. Con la conferenza stampa di questa mattina a Perugia è stata ufficializzata la collaborazione (come peraltro con altre Associazioni) tra il Comitato regionale umbro e l’Amministrazione provinciale perugina, poiché vi è la volontà di compiere un cammino innovativo insieme sul terreno delle discipline rappresentate appunto dalla Fidasc. La Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia (il cui Comitato umbro è presieduto da Gianluigi Rosi) fondata nel 1999 e riconosciuta dal Coni nel 2002, è una realtà fondamentale per lo sviluppo delle attività legate al mondo venatorio ed al tempo stesso per la promozione dell'ambiente. “Con la Provincia di Perugia – ha esordito Rosi – avvieremo nuove forme di collaborazione su tematiche di comune interesse, tanto che a ciò lavorerà una specifica Commissione”. In particolare la Fidasc si propone di divenire un partner attivo, per supportare l’Ente nella formazione pratica dei numerosi cacciatori di selezione. “La Provincia di Perugia – ha sostenuto il presidente Marco Vinicio Guasticchi intervenendo in conferenza stampa – assegna molta attenzione al mondo e alla cultura venatoria, e si sta impegnando per restituire pari dignità alle molteplici realtà esistenti. Tra i nostri obiettivi – ha aggiunto – vi è quello di introdurre la Consulta provinciale della caccia, proprio per dare voce a tutte le associazioni venatorie e ricreare così quel clima pacifico di cui si sente la necessità”. Ciò che si propone in generale la Fidasc è promuovere il cosiddetto "fitness ambientale", momento di interazione tra l'individuo come atleta, il cane e la selvaggina, fruitrice ed abitante dell'ambiente, in sinergia con tutte le associazioni sportive, venatorie e coloro che sono vicino all'ambiente. “Le attività venatorie – sono ancora le parole di Rosi - svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo delle comunità rurali e nella tutela della attività di campagna (agriturismi, aziende faunistiche venatorie, strutture di tiro) ed in molte regioni italiane svolgono quella azione di spinta nel mantenimento delle tradizioni agresti”. A ricordare le prerogative principali della Federazione è intervenuto il presidente nazionale, Felice Buglione: “Abbiamo ereditato il testimone – ha spiegato – delle associazioni venatorie in ambito sportivo e le nostre attività sono tali da non prevedere abbattimento o sofferenza degli animali e sono ad impatto ambientale zero”. Buglione ha quindi riconosciuto che l’Umbria rappresenta la regione più importante in seno alla Federazione, soprattutto per quanto attiene alla cinofilia e ai percorsi di caccia itineranti. Il consigliere provinciale con delega alla caccia e all’ambiente Franco Granocchia ha sottolineato come l’Ente stia investendo molte energie sul fronte sportivo e ambientale come dimostrano i molteplici progetti realizzati o in fase di realizzazione (piste da sci, acquario Trasimeno, sport su fiume, qualificazione allevamento selvaggina Torre Certalta). Ha salutato con favore l’avvio di questa nuova collaborazione anche il rappresentante del Coni Domenico Ignozza per il quale la Fidasc coniuga bene sportività ed ecologia.
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