La terza Commissione consiliare della Provincia fa il punto con l'assessore alla cultura sullo stato dell'arte - "Servono esperti tecnico-scientifici"
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 17 maggio ’11 – Accelerare i tempi del progetto per la candidatura di Perugia e del suo territorio a capitale europea della cultura 2019. L’invito giunge dalla terza Commissione consiliare della Provincia di Perugia che, nei giorni scorsi, è tornata a riunirsi per conoscere lo stato dell’arte in merito alla partecipazione del nostro territorio a questa importante competizione internazionale. Alla riunione ha preso parte anche l’assessore provinciale alla cultura che ha riferito sugli ultimi sviluppi della vicenda, ovvero la presa in carica del coordinamento dei lavori da parte della Regione Umbria e la formalizzazione del Comitato promotore, di cui fanno parte le due Province e le città con popolazione superiore a 15.000 abitanti. A suo avviso, l’anno e mezzo che ci separa dalla preselezione delle candidature “rappresenta un tempo congruo per poter lavorare al progetto che, ricordiamo, interessa le città di Perugia e Assisi e il loro territorio circostante”. Ma, in particolare dalle fila dell’opposizione (i cui esponenti per primi hanno stimolato l’Ente provinciale a cogliere la sfida della “Capitale europea 2019”), sono stati manifestati malumori circa il ritardo a loro avviso accumulato dall’Umbria sul piano della progettazione. “Siamo in netto ritardo – è stato sostenuto da alcuni membri del Pdl -; occorre comprendere appieno l’importanza che riveste questa partita, in cui l’obiettivo da raggiungere è tanto importante quanto l’iter che accompagna la costruzione della candidatura. Da qui al 2019, se si sarà in grado di muoversi con intelligenza, si potranno muovere enormi interessi economici”. Ma a giudizio degli stessi esponenti del Pdl e di alcuni membri di maggioranza, sul soggetto che dovrà occuparsi della progettazione non dovrà gravare la burocrazia: “Serve un comitato snello – è stato detto in Commissione – composto da membri tecnico-scientifici di alta qualità, in grado di costruire una candidatura convincente ed efficace che faccia sentire i benefici sul territorio”. E a tale proposito è stata accolta con grande soddisfazione la notizia che nell’ambito di tale iniziativa, a giugno Assisi e Perugia ospiteranno un convegno con i più grandi architetti di fama mondiale. “Dobbiamo lavorare all’unisono – ha concluso il presidente della terza Commissione – nello spirito che fin dall’inizio ha contraddistinto la nostra idea di progetto, e come se fossimo già stati investiti del ruolo di Capitale europea. Occorre mettere a valore tutto il patrimonio storico, artistico, folklorico ed etno-antropologico proprio della nostra area vasta”. I lavori della Commissione si sono conclusi con l’impegno di fissare a breve un confronto con l’Assessorato regionale alla cultura.
CL11078.ET
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 17 maggio ’11 – Accelerare i tempi del progetto per la candidatura di Perugia e del suo territorio a capitale europea della cultura 2019. L’invito giunge dalla terza Commissione consiliare della Provincia di Perugia che, nei giorni scorsi, è tornata a riunirsi per conoscere lo stato dell’arte in merito alla partecipazione del nostro territorio a questa importante competizione internazionale. Alla riunione ha preso parte anche l’assessore provinciale alla cultura che ha riferito sugli ultimi sviluppi della vicenda, ovvero la presa in carica del coordinamento dei lavori da parte della Regione Umbria e la formalizzazione del Comitato promotore, di cui fanno parte le due Province e le città con popolazione superiore a 15.000 abitanti. A suo avviso, l’anno e mezzo che ci separa dalla preselezione delle candidature “rappresenta un tempo congruo per poter lavorare al progetto che, ricordiamo, interessa le città di Perugia e Assisi e il loro territorio circostante”. Ma, in particolare dalle fila dell’opposizione (i cui esponenti per primi hanno stimolato l’Ente provinciale a cogliere la sfida della “Capitale europea 2019”), sono stati manifestati malumori circa il ritardo a loro avviso accumulato dall’Umbria sul piano della progettazione. “Siamo in netto ritardo – è stato sostenuto da alcuni membri del Pdl -; occorre comprendere appieno l’importanza che riveste questa partita, in cui l’obiettivo da raggiungere è tanto importante quanto l’iter che accompagna la costruzione della candidatura. Da qui al 2019, se si sarà in grado di muoversi con intelligenza, si potranno muovere enormi interessi economici”. Ma a giudizio degli stessi esponenti del Pdl e di alcuni membri di maggioranza, sul soggetto che dovrà occuparsi della progettazione non dovrà gravare la burocrazia: “Serve un comitato snello – è stato detto in Commissione – composto da membri tecnico-scientifici di alta qualità, in grado di costruire una candidatura convincente ed efficace che faccia sentire i benefici sul territorio”. E a tale proposito è stata accolta con grande soddisfazione la notizia che nell’ambito di tale iniziativa, a giugno Assisi e Perugia ospiteranno un convegno con i più grandi architetti di fama mondiale. “Dobbiamo lavorare all’unisono – ha concluso il presidente della terza Commissione – nello spirito che fin dall’inizio ha contraddistinto la nostra idea di progetto, e come se fossimo già stati investiti del ruolo di Capitale europea. Occorre mettere a valore tutto il patrimonio storico, artistico, folklorico ed etno-antropologico proprio della nostra area vasta”. I lavori della Commissione si sono conclusi con l’impegno di fissare a breve un confronto con l’Assessorato regionale alla cultura.
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