Guasticchi "L'Arma deve sentire intorno a sé l'entusiasmo con cui le Istituzioni la circondano sempre più. A lei il riconoscimento dell'Istituzione Provincia e del territorio provinciale'
(Cittadino e Provincia – Perugia, 5 giugno ’10) - “Vicina ormai al compimento del suo secondo secolo di vita, l’Arma dei Carabinieri deve sentire intorno a sé l’entusiasmo con cui le istituzioni la circondano sempre più”. Questa l’affermazione del Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi in occasione della celebrazione in tutta Italia del 196° Annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri che a Perugia, in Piazza della Repubblica viene ricordato con una cerimonia solenne a cui partecipano le autorità istituzionali, civili, ecclesiastiche e militari del nostro territorio. “Il grande afflato verso l’Arma, che è insieme sentimento popolare e vera e propria coscienza istituzionale, - prosegue Guasticchi - arriva anche attraverso le mie parole di Presidente della Provincia di Perugia, che posso circostanziare con infiniti esempi di eroismo provenienti dal nostro territorio la riconoscenza verso la presenza dei carabinieri. Come non ricordare la figura del tenente colonnello Valerio Gildoni, di Città di Castello, ucciso un anno fa a Vicenza mentre compiva un atto di coraggio e di dedizione di fronte a un anziano armato? Essere carabiniere oggi, in una società disorientata rispetto ai valori e alle culture, al concetto di ‘servizio’ utile sia in termini di pace che di guerra, rappresenta un fattore di equilibrio e di crescita, è un esempio che si può portare ai giovani e ai meno giovani. La ‘divisa’, infatti, è sempre più un elemento rassicurante e di protezione per la società nel suo insieme, sia che la vediamo pattugliare le nostre strade sia che l’incontriamo negli uffici delle caserme per qualunque necessità, sia che la vediamo nei servizi televisivi, sia che compaia nelle fiction rese celebri da grandi attori. In ogni caso, sentiamo in maniera palpabile ed evidente quanto l’Arma sia cambiata, quanto sia al passo con i tempi, quanto prefiguri, con l’accrescimento culturale e professionale, la società di domani. Molti militi esprimono lontano da casa, in dure missioni di pace, il ‘servizio’ che noi siamo abituati a vedere intorno a noi: a loro va un riconoscimento del tutto particolare per la grande sensibilità umana che riescono a esprimere vivendo situazioni di una drammaticità che spesso non riusciamo a immaginare”. “Giunga, perciò, attraverso questo mio messaggio, - conclude il Presidente della Provincia di Perugia - il riconoscimento dell’istituzione Provincia e del territorio provinciale all’Arma dei Carabinieri. I carabinieri sono più che mai la garanzia che, rispetto al lavoro di ognuno di noi, altri concittadini, in divisa, vigilano sugli snodi fondamentali della nostra articolazione sociale e dell’intera vita democratica. Altri concittadini, in divisa, appartenenti al Corpo della Polizia provinciale, lavorano nella stessa direzione e, per quanto di loro competenza, sono sempre pronti a integrare la loro azione con quella dei carabinieri. Da queste integrazioni e da queste intese fra cittadini, istituzioni e territorio l’Arma riceverà ogni possibile sostegno e un consenso senza limiti”.
Oi10256.GC/PORT.GG
(Cittadino e Provincia – Perugia, 5 giugno ’10) - “Vicina ormai al compimento del suo secondo secolo di vita, l’Arma dei Carabinieri deve sentire intorno a sé l’entusiasmo con cui le istituzioni la circondano sempre più”. Questa l’affermazione del Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi in occasione della celebrazione in tutta Italia del 196° Annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri che a Perugia, in Piazza della Repubblica viene ricordato con una cerimonia solenne a cui partecipano le autorità istituzionali, civili, ecclesiastiche e militari del nostro territorio. “Il grande afflato verso l’Arma, che è insieme sentimento popolare e vera e propria coscienza istituzionale, - prosegue Guasticchi - arriva anche attraverso le mie parole di Presidente della Provincia di Perugia, che posso circostanziare con infiniti esempi di eroismo provenienti dal nostro territorio la riconoscenza verso la presenza dei carabinieri. Come non ricordare la figura del tenente colonnello Valerio Gildoni, di Città di Castello, ucciso un anno fa a Vicenza mentre compiva un atto di coraggio e di dedizione di fronte a un anziano armato? Essere carabiniere oggi, in una società disorientata rispetto ai valori e alle culture, al concetto di ‘servizio’ utile sia in termini di pace che di guerra, rappresenta un fattore di equilibrio e di crescita, è un esempio che si può portare ai giovani e ai meno giovani. La ‘divisa’, infatti, è sempre più un elemento rassicurante e di protezione per la società nel suo insieme, sia che la vediamo pattugliare le nostre strade sia che l’incontriamo negli uffici delle caserme per qualunque necessità, sia che la vediamo nei servizi televisivi, sia che compaia nelle fiction rese celebri da grandi attori. In ogni caso, sentiamo in maniera palpabile ed evidente quanto l’Arma sia cambiata, quanto sia al passo con i tempi, quanto prefiguri, con l’accrescimento culturale e professionale, la società di domani. Molti militi esprimono lontano da casa, in dure missioni di pace, il ‘servizio’ che noi siamo abituati a vedere intorno a noi: a loro va un riconoscimento del tutto particolare per la grande sensibilità umana che riescono a esprimere vivendo situazioni di una drammaticità che spesso non riusciamo a immaginare”. “Giunga, perciò, attraverso questo mio messaggio, - conclude il Presidente della Provincia di Perugia - il riconoscimento dell’istituzione Provincia e del territorio provinciale all’Arma dei Carabinieri. I carabinieri sono più che mai la garanzia che, rispetto al lavoro di ognuno di noi, altri concittadini, in divisa, vigilano sugli snodi fondamentali della nostra articolazione sociale e dell’intera vita democratica. Altri concittadini, in divisa, appartenenti al Corpo della Polizia provinciale, lavorano nella stessa direzione e, per quanto di loro competenza, sono sempre pronti a integrare la loro azione con quella dei carabinieri. Da queste integrazioni e da queste intese fra cittadini, istituzioni e territorio l’Arma riceverà ogni possibile sostegno e un consenso senza limiti”.
Oi10256.GC/PORT.GG