(Cittadino e Provincia) – Perugia, 4 gennaio 2014 - “Gli appelli lanciati dall’Assessore regionale Stefano Vinti e dall’ Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve, Monsignor Bassetti , volti a sensibilizzare i proprietari di immobili rispetto alla necessità di mettere a disposizione, a canoni accessibili, vani abitativi, rappresentano gesti di profonda valenza etica e sociale – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - Non sono certo “aria fritta” né petizioni di principio , ma appelli che promanano da prestigiose Istituzioni e che seguono diverse iniziative politiche, istituzionali e sociali di spessore, come il bando per le case sfitte emanato dalla Giunta regionale per iniziativa dell’Assessore Regionale Stefano Vinti . Viviamo un momento nel quale la crisi morde ormai le carni vive dell’economia reale, quella delle famiglie, dei lavoratori, delle piccole e piccolissime imprese artigiane e commerciali, quella di chi ogni giorno vede allontanarsi ogni reale e solida prospettiva di ripresa. Una crisi che , per molti , significa impossibilità di onorare il pagamento delle pigioni e di continuare ad avere un tetto sopra la testa, con livelli di emergenza sociale mai visti in tutto il Paese . Ogni giorno leggiamo di persone che si tolgono la vita disperate o che addirittura muoiono di freddo in alloggi in cui persino l’erogazione del calore è stata interrotta per morosità . Prestare cuore ed orecchio a questa sofferenza implorante è doveroso, per chiunque, autorità civile o religiosa che sia, voglia dare un contributo fattivo alla risoluzione di un problema che intacca gli stessi livelli di civiltà sanciti dalla Costituzione e conquistati con decenni di lotte democratiche e progressiste . Occorre che tutti gli Enti pubblici compiano una ricognizione del loro patrimonio immobiliare per individuare ogni possibilità di riconvertirlo a fini abitativi a vantaggio delle famiglie bisognose , a prezzi calmierati . Nonostante la crisi e la depressione della domanda, infatti, il livello degli affitti è rimasto in molti casi insostenibile, svincolato completamente dalla domanda reale e legato solo a logiche speculative che occorre combattere con ogni mezzo, checché ne dicano stime assolutamente inattendibili o parziali circolate in taluni ambienti . Il Governo Letta va messo con le spalle al muro da un’ampia mobilitazione popolare : il suo rifiuto di bloccare gli sfratti per morosità incolpevole ( i quali rappresentano il 90 % della casistica esistente ) determinerà una crisi sociale ancora più forte, in assenza di strumenti che facciano da argine al problema, dal momento che le uniche misure varate riguardano il blocco degli sfratti per finita locazione fino al 30 giugno 2014 e per le famiglie con reddito annuo lordo inferiore a 21.000 euro . Come dire : solo il 10 % scarso degli sfrattati potrà avere un beneficio , oltretutto limitato e temporaneo . Ben altre sono le politiche da esigere, con iniziative nelle piazze e nelle Istituzioni : riconversione e valorizzazione degli immobili di proprietà degli Enti locali e dello Stato, ripristino dell’equo canone, rilancio dell’edilizia economica popolare , incentivi corposi per mettere sul mercato degli affitti alloggi disponibili e requisizione delle case da tempo sfitte, a beneficio delle famiglie che ne hanno bisogno . O si percorrerà questa strada con decisione e fermezza, oppure i mesi che ci attendono saranno quanto mai caldi e contraddistinti sempre più da precarietà, povertà e disperazione”.
Gc1314001.red
(Cittadino e Provincia) – Perugia, 4 gennaio 2014 - “Gli appelli lanciati dall’Assessore regionale Stefano Vinti e dall’ Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve, Monsignor Bassetti , volti a sensibilizzare i proprietari di immobili rispetto alla necessità di mettere a disposizione, a canoni accessibili, vani abitativi, rappresentano gesti di profonda valenza etica e sociale – afferma in una nota il capogruppo provinciale PRC, Luca Baldelli - Non sono certo “aria fritta” né petizioni di principio , ma appelli che promanano da prestigiose Istituzioni e che seguono diverse iniziative politiche, istituzionali e sociali di spessore, come il bando per le case sfitte emanato dalla Giunta regionale per iniziativa dell’Assessore Regionale Stefano Vinti . Viviamo un momento nel quale la crisi morde ormai le carni vive dell’economia reale, quella delle famiglie, dei lavoratori, delle piccole e piccolissime imprese artigiane e commerciali, quella di chi ogni giorno vede allontanarsi ogni reale e solida prospettiva di ripresa. Una crisi che , per molti , significa impossibilità di onorare il pagamento delle pigioni e di continuare ad avere un tetto sopra la testa, con livelli di emergenza sociale mai visti in tutto il Paese . Ogni giorno leggiamo di persone che si tolgono la vita disperate o che addirittura muoiono di freddo in alloggi in cui persino l’erogazione del calore è stata interrotta per morosità . Prestare cuore ed orecchio a questa sofferenza implorante è doveroso, per chiunque, autorità civile o religiosa che sia, voglia dare un contributo fattivo alla risoluzione di un problema che intacca gli stessi livelli di civiltà sanciti dalla Costituzione e conquistati con decenni di lotte democratiche e progressiste . Occorre che tutti gli Enti pubblici compiano una ricognizione del loro patrimonio immobiliare per individuare ogni possibilità di riconvertirlo a fini abitativi a vantaggio delle famiglie bisognose , a prezzi calmierati . Nonostante la crisi e la depressione della domanda, infatti, il livello degli affitti è rimasto in molti casi insostenibile, svincolato completamente dalla domanda reale e legato solo a logiche speculative che occorre combattere con ogni mezzo, checché ne dicano stime assolutamente inattendibili o parziali circolate in taluni ambienti . Il Governo Letta va messo con le spalle al muro da un’ampia mobilitazione popolare : il suo rifiuto di bloccare gli sfratti per morosità incolpevole ( i quali rappresentano il 90 % della casistica esistente ) determinerà una crisi sociale ancora più forte, in assenza di strumenti che facciano da argine al problema, dal momento che le uniche misure varate riguardano il blocco degli sfratti per finita locazione fino al 30 giugno 2014 e per le famiglie con reddito annuo lordo inferiore a 21.000 euro . Come dire : solo il 10 % scarso degli sfrattati potrà avere un beneficio , oltretutto limitato e temporaneo . Ben altre sono le politiche da esigere, con iniziative nelle piazze e nelle Istituzioni : riconversione e valorizzazione degli immobili di proprietà degli Enti locali e dello Stato, ripristino dell’equo canone, rilancio dell’edilizia economica popolare , incentivi corposi per mettere sul mercato degli affitti alloggi disponibili e requisizione delle case da tempo sfitte, a beneficio delle famiglie che ne hanno bisogno . O si percorrerà questa strada con decisione e fermezza, oppure i mesi che ci attendono saranno quanto mai caldi e contraddistinti sempre più da precarietà, povertà e disperazione”.
Gc1314001.red