(Cittadino e Provincia) – Cascia, 6 aprile ’20 - La terza edizione della “Fiera del Capo Lanuto” che si doveva svolgere a Cascia in questi giorni è stata annullata a causa del Covid-19. Il sindaco Mario De Carolis rivolge parole di incoraggiamento a tutte le realtà produttive e imprenditoriali del comune con un messaggio: “La Fiera del Capo Lanuto non si fermerà, è solo un arrivederci”.
“La mia vicinanza - prosegue il primo cittadino - va agli allevatori del nostro comune che si trovano ad affrontare un momento di grave difficoltà per la mancata vendita delle pecore nel periodo pasquale. L’intero commercio zootecnico, i ristoratori, gli albergatori, i commercianti, gli esercenti tutti, vivono un periodo difficile. La mia speranza è che presto ci siano gli aiuti necessari per rimarginare questa grande ferita umana ed economica e che si possa di nuovo ripartire più forti».
Erano i primi giorni di aprile del 2017, esattamente tre anni fa, quando un gruppo di pastori della Sardegna con uno slancio di solidarietà, atteggiamento di benevolenza scritto a chiare lettere nel Dna del popolo sardo, donarono 1000 pecore ai pastori del comune di Cascia, duramente danneggiato dalle scosse del sisma che colpì il Centro Italia.
Questa usanza è chiamata “Sa Paradura”. Praticata da sempre quando, per qualche causa naturale, un pastore perde le sue pecore e tutti gli altri “colleghi” corrono in suo aiuto per far ripartire l’attività di pastorizia che ha subito il danno.
“Un evento straordinario - ricorda il Sindaco Mario De Carolis - un gesto di grande solidarietà umana nei confronti di un comune colpito dal terremoto, una vicinanza nei confronti di 38 pastori di Cascia e frazioni. Ricordo con commozione l’arrivo dei Tir che trasportavano circa 1000 pecore. Il grande contributo dei tanti volontari, la vicinanza di Emilio Garau, Presidente della PROCIV ITALIA, che in seguito presentò la sua tesi di laurea proprio sulle attività manageriali applicate per la realizzazione di “Sa Paradura 1000 pecore per Cascia”.
La prima pecorella nata nella città Cascia fu chiamata Rita, proprio con il nome della Santa che rende famosa in tutto il mondo la piccola cittadina incastonata nel cuore dell’Umbria.
Nell’aprile del 2017, nei giorni della cerimonia di donazione delle 1000 pecore fu presente il gruppo musicale sardo Istantales, che con il suo leader Gigi Sanna nell’occasione presentò per la prima volta il singolo “A mani nude" realizzato in collaborazione con Roberto Vecchioni. Indimenticabile fu la presenza di Tullio De Piscopo, del Coro Amici del folklore di Nuoro, dei Mamutzones Antigos Samugheo e di tanti altri che portarono a Cascia folklore, solidarietà, musica e degustazioni di prodotti tipici sardi.
L’ aiuto è entrato nei cuori di tutti i casciani. Il gemellaggio con i pastori sardi infatti diede vita alla “Fiera del Capo Lanuto" che proprio in questi giorni, dicevamo, sarebbe giunta alla sua 3^ edizione ma che a causa dell’emergenza ha subito uno stop forzato. Ma è solo una pausa perché è nelle intenzioni dell’amministrazione di Cascia di proseguire sul percorso iniziato nel 2017.
“Una manifestazione – conclude De Carolis - che insieme agli amministratori, alla Pro loco di Cascia, al Comitato dei Pastori, siamo costretti a rinviare a causa dei drammatici eventi legati al Coronavirus. Veniamo da un terremoto che ci ha messo in ginocchio, ma dal quale ci siamo tutti insieme rialzati, ora faremo lo stesso. Cascia ritornerà a vivere”.
Cascia20008.RM
(Cittadino e Provincia) – Cascia, 6 aprile ’20 - La terza edizione della “Fiera del Capo Lanuto” che si doveva svolgere a Cascia in questi giorni è stata annullata a causa del Covid-19. Il sindaco Mario De Carolis rivolge parole di incoraggiamento a tutte le realtà produttive e imprenditoriali del comune con un messaggio: “La Fiera del Capo Lanuto non si fermerà, è solo un arrivederci”.
“La mia vicinanza - prosegue il primo cittadino - va agli allevatori del nostro comune che si trovano ad affrontare un momento di grave difficoltà per la mancata vendita delle pecore nel periodo pasquale. L’intero commercio zootecnico, i ristoratori, gli albergatori, i commercianti, gli esercenti tutti, vivono un periodo difficile. La mia speranza è che presto ci siano gli aiuti necessari per rimarginare questa grande ferita umana ed economica e che si possa di nuovo ripartire più forti».
Erano i primi giorni di aprile del 2017, esattamente tre anni fa, quando un gruppo di pastori della Sardegna con uno slancio di solidarietà, atteggiamento di benevolenza scritto a chiare lettere nel Dna del popolo sardo, donarono 1000 pecore ai pastori del comune di Cascia, duramente danneggiato dalle scosse del sisma che colpì il Centro Italia.
Questa usanza è chiamata “Sa Paradura”. Praticata da sempre quando, per qualche causa naturale, un pastore perde le sue pecore e tutti gli altri “colleghi” corrono in suo aiuto per far ripartire l’attività di pastorizia che ha subito il danno.
“Un evento straordinario - ricorda il Sindaco Mario De Carolis - un gesto di grande solidarietà umana nei confronti di un comune colpito dal terremoto, una vicinanza nei confronti di 38 pastori di Cascia e frazioni. Ricordo con commozione l’arrivo dei Tir che trasportavano circa 1000 pecore. Il grande contributo dei tanti volontari, la vicinanza di Emilio Garau, Presidente della PROCIV ITALIA, che in seguito presentò la sua tesi di laurea proprio sulle attività manageriali applicate per la realizzazione di “Sa Paradura 1000 pecore per Cascia”.
La prima pecorella nata nella città Cascia fu chiamata Rita, proprio con il nome della Santa che rende famosa in tutto il mondo la piccola cittadina incastonata nel cuore dell’Umbria.
Nell’aprile del 2017, nei giorni della cerimonia di donazione delle 1000 pecore fu presente il gruppo musicale sardo Istantales, che con il suo leader Gigi Sanna nell’occasione presentò per la prima volta il singolo “A mani nude" realizzato in collaborazione con Roberto Vecchioni. Indimenticabile fu la presenza di Tullio De Piscopo, del Coro Amici del folklore di Nuoro, dei Mamutzones Antigos Samugheo e di tanti altri che portarono a Cascia folklore, solidarietà, musica e degustazioni di prodotti tipici sardi.
L’ aiuto è entrato nei cuori di tutti i casciani. Il gemellaggio con i pastori sardi infatti diede vita alla “Fiera del Capo Lanuto" che proprio in questi giorni, dicevamo, sarebbe giunta alla sua 3^ edizione ma che a causa dell’emergenza ha subito uno stop forzato. Ma è solo una pausa perché è nelle intenzioni dell’amministrazione di Cascia di proseguire sul percorso iniziato nel 2017.
“Una manifestazione – conclude De Carolis - che insieme agli amministratori, alla Pro loco di Cascia, al Comitato dei Pastori, siamo costretti a rinviare a causa dei drammatici eventi legati al Coronavirus. Veniamo da un terremoto che ci ha messo in ginocchio, ma dal quale ci siamo tutti insieme rialzati, ora faremo lo stesso. Cascia ritornerà a vivere”.
Cascia20008.RM