(Cittadino e Provincia) – Cascia, 13 ottobre ‘22 - “Il domani è vostro. Non il mio! Il vostro": in queste parole pronunciate dal Cavalier Giovanni Arvedi, proprietario del grande gruppo siderurgico che porta il suo cognome nonché Presidente della Cremonese, che è racchiuso il messaggio rivolto agli studenti in occasione di un incontro con alcuni classi delle scuole superiori di Cascia, Roccaporena e Norcia.
Un imprenditore che ha fatto della sua umanità, della sua fede, del suo sogno, della sua determinazione, il suo marchio di fabbrica.
Una testimonianza, la sua, che ha fatto breccia nel cuore e nelle menti degli studenti: il Cavaliere, dialogando con loro e rispondendo alle loro domande, ha raccontato come ha iniziato, come ha portato il suo sogno, spesso andando contro chi lo scoraggiava. Ha raccontato come spesso incontra i dipendenti per confrontarsi con loro, ricevere il loro contributo di riflessioni, punti di vista, criticità.
Ha incoraggiato i ragazzi a portare avanti i propri sogni, non importa quanti sacrifici si dovranno affrontare.
Ha usato più volte la parola umiltà come caratteristica fondamentale che cerca nei suoi futuri collaboratori, insieme a determinazione, capacità di ascolto e senso del dovere.
Ha ricordato la sua grande fede in Dio, l'unico vero "grande operaio" che tutto ha creato. Ha motivato i ragazzi a lavorare non solo per se stessi ma anche e soprattutto gli altri: quando si lavora per gli altri si è molto più felici di quando si lavora per se stessi.
Infine, ha invitato i giovani ad accantonare il più possibile lo "strumento" come lo chiama lui, tirando fuori il suo telefono, e tornare al confronto e al dialogo.
Un intervento dallo spessore elevato che ha arricchito i ragazzi, e tutti i presenti, di tanti spunti di riflessione.
Cascia22017.red/RB
(Cittadino e Provincia) – Cascia, 13 ottobre ‘22 - “Il domani è vostro. Non il mio! Il vostro": in queste parole pronunciate dal Cavalier Giovanni Arvedi, proprietario del grande gruppo siderurgico che porta il suo cognome nonché Presidente della Cremonese, che è racchiuso il messaggio rivolto agli studenti in occasione di un incontro con alcuni classi delle scuole superiori di Cascia, Roccaporena e Norcia.
Un imprenditore che ha fatto della sua umanità, della sua fede, del suo sogno, della sua determinazione, il suo marchio di fabbrica.
Una testimonianza, la sua, che ha fatto breccia nel cuore e nelle menti degli studenti: il Cavaliere, dialogando con loro e rispondendo alle loro domande, ha raccontato come ha iniziato, come ha portato il suo sogno, spesso andando contro chi lo scoraggiava. Ha raccontato come spesso incontra i dipendenti per confrontarsi con loro, ricevere il loro contributo di riflessioni, punti di vista, criticità.
Ha incoraggiato i ragazzi a portare avanti i propri sogni, non importa quanti sacrifici si dovranno affrontare.
Ha usato più volte la parola umiltà come caratteristica fondamentale che cerca nei suoi futuri collaboratori, insieme a determinazione, capacità di ascolto e senso del dovere.
Ha ricordato la sua grande fede in Dio, l'unico vero "grande operaio" che tutto ha creato. Ha motivato i ragazzi a lavorare non solo per se stessi ma anche e soprattutto gli altri: quando si lavora per gli altri si è molto più felici di quando si lavora per se stessi.
Infine, ha invitato i giovani ad accantonare il più possibile lo "strumento" come lo chiama lui, tirando fuori il suo telefono, e tornare al confronto e al dialogo.
Un intervento dallo spessore elevato che ha arricchito i ragazzi, e tutti i presenti, di tanti spunti di riflessione.
Cascia22017.red/RB