Presentati i lavori del progetto avviato con 'La panchina rossa' dai Licei "Bernardino di Betto" e "A. Mariotti"
(Cittadino e Provincia) – Cascia, 19 marzo ’18 - Il laboratorio del Coraggio non si ferma e questa volta sbarca a Roma presso la Comunità Matteo 25 gestita dalle Suore della Oblate Sacra Famiglia.
Tutte le domeniche, la suore aprono le porte ad oltre 400 poveri che nel corso della mattinata possono fare colazione, ricevere abiti puliti, partecipare alla Santa Messa e pranzare tutti insieme seduti intorno a tavole apparecchiate con cura dai tanti volontari che mettono a disposizione il loro tempo e le loro competenze.
A raccontare questa esperienza è l' assessore comunale Monica Del Piano che accompagna una ventina di persone presso l'istituto delle Suore di Roma. "Ho già vissuto molte volte questa significativa esperienza – racconta Del Piano - quando come Capo SCOUT andavo con i miei ragazzi. Ho sempre creduto fortemente che il Volontariato sia un abito da indossare quotidianamente, perché le occasioni per rendere questo nostro mondo migliore ci sono sempre, basta saperle cogliere. Ieri con un fazzolettone al collo, oggi come amministratore, il mio pensiero non cambia. L' esperienza che ci vede vicini a chi è meno fortunato di noi è il punto di partenza per testimoniare alle nuove generazioni l' importanza di operare per il bene della società e per il rispetto della persona". "Abbiamo bisogno – aggiunge l’assessore - di persone che imparino a sporcarsi le mani a saper trovare il tempo per impegnarsi nella società e che abbiano il coraggio di salire sul palcoscenico della vita come protagonisti e non l’apatia di stare seduti a guardare".
Un ambizioso obiettivo che il Laboratorio del Coraggio ha fatto proprio, da questo nasce l'impegno di portare un aiuto e un sorriso a realtà sociali difficili.
A partecipare alla giornata di volontariato non solo donne ma anche bambini, perché è da loro e con loro che inizia il cambiamento. Ad accogliere il gruppo di Cascia è stata Madre Giulia. Una giornata importante iniziata all'alba su un treno per raggiungere Roma e ricca di emozioni. Incontri nuovi, storie da ascoltare, raccontare e condividere, tanta allegria e aiuto reciproco, questo il ricco bagaglio con il quale si torna a Cascia la sera.
Cascia18012.red
(Cittadino e Provincia) – Cascia, 19 marzo ’18 - Il laboratorio del Coraggio non si ferma e questa volta sbarca a Roma presso la Comunità Matteo 25 gestita dalle Suore della Oblate Sacra Famiglia.
Tutte le domeniche, la suore aprono le porte ad oltre 400 poveri che nel corso della mattinata possono fare colazione, ricevere abiti puliti, partecipare alla Santa Messa e pranzare tutti insieme seduti intorno a tavole apparecchiate con cura dai tanti volontari che mettono a disposizione il loro tempo e le loro competenze.
A raccontare questa esperienza è l' assessore comunale Monica Del Piano che accompagna una ventina di persone presso l'istituto delle Suore di Roma. "Ho già vissuto molte volte questa significativa esperienza – racconta Del Piano - quando come Capo SCOUT andavo con i miei ragazzi. Ho sempre creduto fortemente che il Volontariato sia un abito da indossare quotidianamente, perché le occasioni per rendere questo nostro mondo migliore ci sono sempre, basta saperle cogliere. Ieri con un fazzolettone al collo, oggi come amministratore, il mio pensiero non cambia. L' esperienza che ci vede vicini a chi è meno fortunato di noi è il punto di partenza per testimoniare alle nuove generazioni l' importanza di operare per il bene della società e per il rispetto della persona". "Abbiamo bisogno – aggiunge l’assessore - di persone che imparino a sporcarsi le mani a saper trovare il tempo per impegnarsi nella società e che abbiano il coraggio di salire sul palcoscenico della vita come protagonisti e non l’apatia di stare seduti a guardare".
Un ambizioso obiettivo che il Laboratorio del Coraggio ha fatto proprio, da questo nasce l'impegno di portare un aiuto e un sorriso a realtà sociali difficili.
A partecipare alla giornata di volontariato non solo donne ma anche bambini, perché è da loro e con loro che inizia il cambiamento. Ad accogliere il gruppo di Cascia è stata Madre Giulia. Una giornata importante iniziata all'alba su un treno per raggiungere Roma e ricca di emozioni. Incontri nuovi, storie da ascoltare, raccontare e condividere, tanta allegria e aiuto reciproco, questo il ricco bagaglio con il quale si torna a Cascia la sera.
Cascia18012.red