(Cittadino e Provincia) – Castiglione del Lago, 26 ottobre ‘21 – DiVinando: passato, presente, passione, azione e attenzione per il territorio. Dietro un concetto mille sfaccettature, come quelle del Lago Trasimeno, zona vocata sin dagli Etruschi alla coltivazione della vite. In questi due anni, tra attese e ripartenze, questo angolo d’Umbria ha preso coscienza e lavorato per dare lustro alla propria anima e giusto credito alla qualità e alla varietà della propria produzione enologica.
Partendo da qui, nella giornata del 23 ottobre, la Strada del Vino Colli del Trasimeno, in collaborazione con le Guide de La Repubblica, ha organizzato un evento dedicato alla stampa e agli addetti del settore dove protagoniste sono state le cantine e la guida edita di recente dal gruppo editoriale Gedi. La presidente della Strada, Sabina Cantarelli, ha avuto il piacere d’ospitare al tavolo dell’appuntamento il direttore delle guide Giuseppe Cerasa, il sindaco di Castiglione del Lago e assessore al Turismo dell’Unione dei Comuni, Matteo Burico e il direttore del GAL Trasimeno-Orvietano Francesca Caproni.
Il dott. Cerasa ha sottolineato il successo della guida dedicata al Trasimeno, sperando in un futuro prossimo di vederla tradotta anche in inglese. I testimonial della guida, Colin Firth, Luca Argentero e Diana Bacosi, hanno saputo esaltare la bellezza e la varietà del territorio con semplicità. Una semplicità che conquista, giorno dopo giorno.
“Sono state vendute più copie della guida del Trasimeno, rispetto a quella dell’Umbria generale, ha dichiarato Giuseppe Cerasa. Avete un assetto unico da sfruttare, la bellezza del territorio è indubbia, la qualità dei vini è interessante ed è il risultato molto probabilmente del lavoro di una comunità che si riflette anche nella Strada del Vino. Ci sono tanti laghi in Italia, ma se tu al Trasimeno trovi un’accoglienza di un certo tipo, i vini, i personaggi, le storie, i
ristoranti, il pesce di lago cucinato secondo tradizione, questi sono elementi che valgono più di un viaggio”. Il Trasimeno, come ho scritto nell’introduzione della guida, è uno di quei (pochi posti) dove tu vai, poi torni, una volta stai un po’ di più e poi ti viene voglia di viverci”. Seguendo quindi la strada tracciata dal dott. Cerasa, DiVinando è anche un gioco di parole: cercando di predire il futuro (con un po’ di orgoglio), diventando, creando, andando con passo di-vino, per capire e apprezzare la ricchezza che un territorio variegato come quello del lago, con un microclima variabile a zone, terreni completamente diversi e lavorazioni in cantina che hanno prodotto etichette molto interessanti.
“Vederci tutti riflessi nella guida del Trasimeno ci ha fatto piacere - ha dichiarato Sabina Cantarelli - perché ci ha fatto capire ancora di più che c’è una vera forza qui. Noi siamo un territorio costellato di cantine medio-piccole, tutte diverse tra loro, ma è proprio questo il nostro punto di forza e per chi vuole scoprire il territorio, le produzioni, ma soprattutto i produttori che sono prima di tutto degli appassionati. Sono tante le esperienze legate al vino che si possono fare lungo la Strada Colli del Trasimeno e le restrizioni legate al Covid hanno spronato le cantine a creare un programma variegato di esperienze tra cantina e vigna. Essere uniti, tutti insieme, nella guida è quindi motivo d’orgoglio.